A Madrid l’IBA assegna l’europeo piuma al bulgaro-cubano Ibanez.

Pubblicato il 6 maggio 2024 alle 15:05
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

 

A Madrid l’IBA assegna l’europeo piuma al bulgaro-cubano Ibanez.

Mouhiidine gioca contro Smajli. Reyes rischia con Abdullaev. Milioni a pioggia tra 2024 e il 2028, ma Gazprom perde 6.44 miliardi di euro nel 2023

di Giuliano Orlando

Il comitato esecutivo dell’IBA (International Boxing Association), si è riunito a Madrid, dove ha fatto conoscere il calendario del prossimo quadriennio (2024-2028), in abbinamento ai lauti premi che verranno assegnati ai pugili nei vari appuntamenti agonistici. L’investimento preventivato è di ottanta milioni di dollari, cifra notevole, anche se inferiore a quanto aveva indicato lo scorso anno. Per i mondiali, a cadenza biennale, stanziati 10,4 milioni, sempre di dollari, per quelli maschili e poco meno della metà (4,8) per i femminili che hanno una categoria in meno: 13 per i primi, 12 per le seconde. La prima rassegna, quella femminile è stata fissata ad Almaty (Kazakistan) dal 21 settembre al 6 ottobre, ma deve trovare conferma in modo definitivo, avendo la nazione subito danni notevoli nella zona per le intemperie, tanto da aver rinunciato alla tappa del motomondiale a maggio. Tra l’altro, nel calendario dell’IBA la città indicata è Astana l’attuale capitale. Il mondiale maschile verrà allestito nella seconda parte di aprile e la prima di maggio del 2025, con sede da definire. Ai recenti europei elitè svoltisi a Belgrado nella capitale serba, premi uguali sia per i maschi che per le femmine: 15.000 dollari al campione, 10.000 al vice e 5000 per i due bronzi. Oltre a 1000 dollari cash ai quattro atleti battuti nei quarti. Nel caso dell’Italia, 5000 dollari a Giovanna Marchese, Remo Salvati e Vincenzo Lizzi, 1000 a Tommaso Sciacca e Giuseppe Canonico. Per i campionati del mondo della categoria youth (17-18 anni), lo stanziamento totale è di un milione di dollari, equamente suddiviso tra maschi e femmine. Ben sette milioni per gli eventi definiti “Champions' Night” come quello di Madrid, dove ha combattuto anche il nostro Aziz Mouhiidine, 25 anni, (58+ 15-) che ha svolto una seduta di allenamento, nulla più, contro il kosovaro Uke Smajli, 31 anni (20+ 25-), che ha preso parte agli europei, sotto bandiera svizzera. A Belgrado, Uke aveva disputato un ottimo match contro il magiaro Feher, dato ingiustamente vincitore. Di fronte all’italiano non è praticamente esistito, anche se il due volte argento mondiale, moralmente il vero iridato, non era certo al top della condizione, che deve raggiungere quando disputerà i Giochi a Parigi. Comunque un ottimo allenamento, ben pagato (10.000 dollari) e senza rischi. Per la soddisfazione del responsabile degli azzurri, Emanuele Renzini all’angolo del campione, con altri tecnici. A margine del sempre munifico sponsor dell’IBA, va segnalata la notizia, riportata dal quotidiano on line QN nel settore economico che riporta come Gazprom nel 2023, ha perduto 6.44 miliardi di euro, non accadeva dal 2014. Un segnale che potrebbe far riflettere anche l’IBA. Senza dimenticare che l’anno prossimo, il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), ha confermato che tutte le Federazioni Nazionali del pugilato, dovranno far conoscere la scelta di restare con l'IBA e quindi fuori dai Giochi olimpici o di uscirne, risolvendo nel contempo, il riconoscimento di un’associazione accettata dal CIO che lo sostituisca, anche giuridicamente. Problema al momento non secondario da risolvere.                                                                                                                                               

 L’altra sera nel vasto impianto dell’Arena di Madrid, con un migliaio di spettatori, si è svolta la riunione allestita dall’IBA, targata “Champions' Night” con l’assegnazione dell’europeo piuma IBA, trasmesso sul canale night.iba.sport, in diretta streaming, con ottimi effetti scenici. Sei incontri di buon livello e tutti equilibrati a beneficio dello spettacolo. La Spagna ha messo sul ring alcuni dei suoi pugili migliori, com’era d’obbligo, a cominciare dal gigante Emmanuel Reyes Play, 92 kg. 31 anni, cubano di nascita, già qualificato per Parigi nella preolimpica di Busto Arsizio, dopo aver fallito il primo tentativo a Cracovia in Polonia nello scorso luglio, battuto in semifinale dall’irlandese Jack Marley, che finirà sconfitto in finale dal nostro Mouhiidine 5-0. L’avversario è il giovane uzbeko Mahammad Abdullaev, 21 anni, campione nazionale 2022 tra gli 86 kg., mentre l’anno prima a 18 anni, coglieva il bronzo tra i +92, cedendo a Zokirov che lo sovrastava in esperienza. Nonostante la struttura fisica inferiore, l’asiatico ha dato parecchio filo da torcere all’idolo di casa, che ha visto le streghe nel quarto tempo, salvandosi col mestiere, costretto a tirare fuori il meglio nei round finali per aggiudicarsi la vittoria di stretta misura. Impeccabile l’arbitraggio dell’italiano Luca Vadilonga. L’apertura della serata ha premiato l’indiano Deepak Bhoria (34+ 9-), 29 anni, campione nazionale 2021, nei confronti del locale Martin Molina Salvador (72+32-) 29 anni, generoso ma meno preciso del più alto avversario, abile nei rientri e nell’uscire indenne dalle repliche tentate dal campione spagnolo mosca.  Nei 71 kg. si battono i due campioni nazionali in carica, l’iberico Sergio Martinez, 21 anni, dalla struttura imponente e il moldovo Davron Bozorov, 23 anni. Match tutto sulla media distanza, cercando di fiaccare la resistenza altrui. In questo scambio continuo è Martinez a ottenere i migliori risultati, fiaccando alla lunga distanza le repliche sempre meno efficaci del moldovo, comunque mai domo.  Molto seguita la sfida tra il pluricampione nazionale Gabriel Escobar Mascunano, 27 anni, dalla boxe fantasiosa e spettacolare, opposto al professionista Franck Stevie Mombey (6) del Gabon, dalla muscolatura impressionante. Sei round seguiti dal pubblico con grande interesse, tra un tecnico dotato di velocità e fantasia e un rivale dalla boxe lineare e potente, che ha cercato fino all’ultimo di tenere botta, cercando la soluzione di forza, unica alternativa allo spessore tecnico dell’ex europeo europeo 2019 ai Giochi di Minsk in Bielorussia. Vittoria allo spagnolo e meritati applausi ad entrambi. Il clou era riservato all’europeo piuma, tra Josè Quiley, beniamino di casa e Javier Ibanez Diaz, reduce dagli europei dilettanti elitè disputati a Belgrado in Serbia, terminati lunedì 29 aprile, battuto per l’oro dal russo Eduard Savvin, sui tre round. I due si conoscevano bene essendosi affrontati lo scorso luglio nella finale preolimpica di Cracovia in Polonia, in quell’occasione Ibanez ebbe nettamente la meglio. L’opportunità della rivincita e nel contempo arricchirla con la cintura europea IBA, era troppo ghiotta per rinunciare. Tanto più che l’avversario arrivava in Spagna, dopo la fatica di Belgrado, dove era stato impegnato per due settimane. Il clan spagnolo sperava appunto sulla difficoltà del recupero atletico e mentale del rivale. Il sogno è durato nella prima parte del confronto, con Quiley che anticipava Ibanez, colpendo ed evitando le repliche, aggiudicandosi i primi tre tempi. Dall’angolo del bulgaro non apparivano preoccupati e avevano ragione. Dalla quarta ripresa iniziava la rimonta, che si concludeva al termine dell’ottava, premiata dalla giuria che all’unanimità assegnava vittoria ed europeo al bulgaro di facciata, che ha fatto valere quella continuità offensiva mancata in avvio.  Si è trattato di una festa cubana, col pugile e i due tecnici nati nell’isola caraibica, straferitisi in Bulgaria, portando al paese ospitante anche altri atleti, che hanno trovato facile nazionalizzazione e il posto in squadra. Per l’occasione era a Madrid, il presidente della Federazione bulgara. Il trofeo a livello assoluto non ha alcun valore reale, essendo stato assegnato su iniziativa di un’associazione ignorata a livello professionistico. L’aspetto più positivo per il campione è il guadagno di 15.000 euro, borsa impensabile nei campionati dell’EBU.

Giuliano Orlando