VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI LUOGHI DEL MONDIALE: AZERBAIGIAN

Pubblicato il 27 aprile 2019 alle 19:57:36
Categoria: Pit Lane
Autore: Redazione Datasport

La torre che si erge dal maestoso castello medievale della città vecchia di Baku sovrasta lo spettacolare circuito cittadino costruito lungo le strade della capitale azera.

Circuito cittadino, sì, ma sui generis. Il rettilineo principale, lungo più di 2 km, e la larghissima sede stradale fanno di esso il circuito cittadino più veloce al mondo, con velocità massime che toccano i 360 km/h.

Spettacolare, indubbiamente. Il tracciato sempre dato vita a gare pazze con episodi memorabili. Alcuni esempi in ordine sparso: il primo e finora unico podio di Stroll, il tamponamento fra Verstappen e Ricciardo, la foratura di Bottas a tre giri dal termine e la famosa ruotata di Vettel ad Hamilton. I precedenti sportivi, da soli, potrebbero bastare per accendere l’interesse sul prossimo Gran Premio di Azerbaigian, ma è anche la cornice in cui è immerso il Baku City Circuit ad affascinare gli spettatori.

La “città dove soffia il vento”, questo letteralmente il significato del nome, giace sulle sponde  occidentali del Mar Caspio, e si affaccia su un golfo che molti ritengono simile a quello di Napoli (le due città per questo sono anche gemellate). Lungo il tracciato spicca la Baku Eye, l’ormai immancabile ruota panoramica presente in sempre più circuiti, e viene messa in mostra tutta l’eterogeneità di Baku. Dalla già citata città vecchia, patrimonio dell’Unesco risalente al XII secolo, dove i gatti sono i veri padroni di casa (e hanno anche un monumento a loro dedicato), alla parte costruita in epoca sovietica, la quale si sta trasformando, negli ultimi anni, in un hub commerciale con grattaceli ed edifici moderni. Fra questi svettano le Flames Towers, grattacieli a forma di fiamma dalle quali si può scorgere tutto il panorama della città, che sono simbolo della “Terra del fuoco”. Questo il soprannome dell’Azerbaigian, dove il fuoco è persino venerato: sono diversi i luoghi (diventati sacri) nello stato caucasico dove il fuoco arde ininterrottamente a causa della fuoriuscita di gas dal terreno. Lo stesso gas naturale che insieme al petrolio è alla base dell’economia del paese. Sono ormai lontani i tempi in cui la maggiore fonte di reddito dei locali era la produzione dei tradizionali tappeti di lana. Ma potete ancora ammirarli, visitando il Museo del Tappeto, dedicato a quelli che in Azerbaigian sono considerati delle vere e proprie opere d’arte. O comprarvene direttamente uno, passeggiando fra i mercati della città (non provate a contrattare sul prezzo…).

La cosmopolita città è una vera e propria fusione tra Oriente ed Occidente, e tutto il paese è in continua evoluzione. Radicato al suo passato sovietico, e con una guerra ancora in corso con l'Armenia per il controllo della regione del Nagorno-Karabach, ma con una grande voglia di proiettarsi verso la modernità e l’Europa. Lo sta facendo, negli ultimi anni, soprattutto attraverso lo sport: basti pensare che lo Stadio Olimpico di Baku ospiterà sia la finale di Europa League nel 2019 che alcune partite degli Europei di calcio 2020. Addirittura, alla prima gara di Formula 1, svoltasi nel 2016 nel Baku City Circuit è stato dato il nome di Gran Premio d’Europa, non senza qualche polemica, per assumere la denominazione di Gran Premio di Azerbaigian solo dalla seconda edizione in poi.

La Monte-Carlo del Mar Caspio (così viene spesso definita Baku, a proposito di circuiti cittadini…) è anche diventata popolare negli ultimi anni per le numerose strutture balneari sorte nella riviera attorno alla città. È su questa baia, che gli abitanti di Baku sfruttano per fare jogging o portare a passeggio il cane, che si trova la mastodontica bandiera che può vedere anche dalle strade del circuito: la più grande bandiera azera del mondo è appesa ad un’asta a 162 metri di altezza!

Quando sarete stanchi di stare col naso all’insù ad ammirare questa magnificenza, e avrete voglia di un po’ di relax, tranquilli, vi basterà fermarvi in una delle pittoresche sale da tè di Baku, sparse per le graziose stradine della città vecchia o in una delle vie pedonali della parte moderna, riqualificate di recente. Seduti su uno dei famosi tappeti e circondati da tende di seta, potrete gustare il caratteristico tè azero, servito insieme a frutti secchi e a pasticcini alla nocciola. Un kebab azero sarà un gustoso modo per concludere la serata, magari affiancato ad una bevanda al melograno, tipica dell’Azerbaigian.

La nostra personale guida di Baku termina qui, e anche se vi abbiamo portato a spasso per questa spettacolare città, ammettiamo che per noi appassionati di  Formula 1, la vera speranza in fatto di spettacolarità, è che anche quest’anno il Gran Premio di Azerbaigian continui in pista la tradizione delle scorse edizioni!

A cura di Fabio Parolin (@fabioparo90)

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