F1, Bottas: "Sono scomodo in Mercedes? E' normale"

Pubblicato il 22 giugno 2017 alle 13:52:21
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

Nonostante la vittoria in Russia e altri tre podi, l'ultimo in Canada, c'è qualche ombra sul futuro in Mercedes di Valtteri Bottas. "Mi sento scomodo? No, mi sento normale, ogni anno sono stato in questa situazione, con l'incertezza sulla stagione successiva. So che c'è un piano ed è una questione tra di noi, al momento non c'è alcun annuncio da fare", ha detto in conferenza stampa a Baku prima del gran premio d'Azerbaigian.
 
Unite alle frasi di Hamilton su un possibile ritiro a fine stagione, questa incertezza su Bottas non sembra poter far bene alla Mercedes anche se, dopo la doppietta di Montreal, le Frecce d'Argento si candidano come favorite a Baku. "Non posso fare previsioni. Siamo stati vicini con la Ferrari in gran parte delle gare ma è difficili fare pronostici particolari su una pista come questa. A volte però non siamo riusciti a trovare il giusto assetto, la giusta fiducia e di conseguenza il feeling con le varie mescole delle gomme", ha aggiunto il finlandese.
 
Va a caccia del riscatto Daniil Kvyat dopo il disastroso gran premio in Canada con la Toro Rosso: "In Canada è stata una gara difficile e frustrante, non abbiamo portato dei punti ma non è andata bene sin dal via, poi ho preso anche una penalità. Dopo di che abbiamo avuto problemi anche nei pit stop. Quando le cose iniziano male, poi può succedere che vadano anche peggio".
 
Ha buone sensazioni invece Romain Grosjean, a punti da tre gare consecutive con la Haas: "Dal primo anno abbiamo dimostrato di poter crescere costantemente e migliorare. Il team sta lavorando bene sfruttando le giuste strategie in gara. Abbiamo fatto parecchia strada, sono fiero di me stesso e della scuderia. Sono qui dal primo giorno, abbiamo tenuto duro, è un'esperienza speciale veder crescere da zero questo gruppo". Sul circuito di Baku ha aggiunto: "C'è un grosso rettilineo e un punto di frenata come a Monza, poi c'è un settore con curve strette e avvallamenti come a Montecarlo. E' difficile trovare il giusto assetto, il compromesso ideale: la sfida è appunto avere un equilibrio tra il bilanciamento per la qualifica e quello per la gara".