Tevez: "Senza il calcio sarei morto o in carcere"

Pubblicato il 16 luglio 2011 alle 10:55:18
Categoria: Notizie Premier
Autore: Redazione Datasport.it

"Senza il calcio sarei morto o in carcere". Carlos Tevez si confessa in un'intervista alla rivista argentina La Garganta Poderosa, e esprime gratitudine verso il mondo del calcio, grazie al quale l'attaccante del Manchester City e della seleccion ha trovato la 'salvezza'. "Se non fosse stato per il pallone, avrei fatto la fine di tanti ragazzi del mio quartiere" continua Tevez, nato e cresciuto a Buenos Aires nel barrio Ejercito de los Andes, meglio noto come 'Forte Apache'. L'argentino, infatti, annovera tra i suoi soprannomi proprio L'Apache. "Penso che nessuno nasca per diventare ladro; tutta questa disuguaglianza, però, spinge i ragazzi ad andare a rubare. Pochi riescono ad avere successo come calciatori, ed io sono stato toccato dalla bacchetta magica".

Ora Carlitos Tevez è un idolo in Argentina, e guadagna milioni di euro nel suo club, il Manchester City (dal quale vorrebbe andarsene). Per i suoi connazionali, però, rimane sempre "il giocatore del popolo". "I media fanno informazione, ma non sanno cosa succede nei nostri quartieri - continua l'attaccante - Non riuscirebbero a vivere due anni nel modo in cui viviamo noi. Bisognerebbe concentrarsi sull'istruzione, affinchè i ragazzi abbiano l'opportunità di scegliere un'altra strada che non sia la droga. Non c'è sempre il calcio a salvare l'Argentina".