*/
 

Sampdoria, Okaka: “Penalizzato per il colore della pelle”

Pubblicato il 29 novembre 2014 alle 10:26:52
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

“Se fossi stato bianco sarei più considerato di quello che sono: un nero deve sempre dare qualcosa di più”. Parole rilasciate in un'intervista alla Gazzetta dello Sport da parte di Stefano Okaka, attaccante della Sampdoria che dopo un inizio di stagione al top si è lasciato alle spalle anni difficili passati tra Roma, Parma ed Inghilterra: “Donadoni mi faceva allenare da solo, Cassano l’unico a credere in me e a proteggermi”.

Evidentemente il genietto barese aveva ragione, perché nell’ultima uscita della Nazionale di Conte a Marassi, Okaka è andato subito a segno nella prima partita disputata con la maglia azzurra: “Mi sento totalmente italiano. A maggio e poi venti giorni prima della chiamata di Conte ho rifiutato la proposta di giocare per la Nigeria. Non lo sentivo naturale, anche se un giorno vorrei andare a visitare Lagos, dove sono nati i miei”. Una personalità forte, che si manifesta soprattutto in campo: “Fuori sono un bonaccione, ma sul terreno di gioco mi trasformo. Per 90 minuti odio tutti i miei avversari allo stesso modo anche se non ci litigo, non sono il tipo. Con gli arbitri è un’altra cosa: ci discuto in continuazione, li contesto. Lo ammetto, io Okaka non lo vorrei arbitrare mai”.