Rio 2016, Montano: "Io il Totti della scherma? Perché no"

Pubblicato il 10 agosto 2016 alle 21:37:16
Categoria: Olimpiadi
Autore: Redazione Datasport.it

Dispiaciuto, certo, perché quando si perde per due stoccate, di cui una contestata, non potrebbe essere altrimenti. Aldo Montano non perde però il sorriso, consapevole di aver fatto il possibile soprattutto dopo un'operazione alla spalla che ha compromesso tutta la preparazione in vista di questi Giochi olimpici. Sconfitto 15-13 agli ottavi di finale della sciabola dal russo Kovalev, il 37enne schermidore livornese analizza con lucidità il ko olimpico senza porsi limiti per il futuro. Certo, pensare a un'altra Olimpiade (sarebbe la quinta) non è il momento, ma l'idea non è poi neppure troppo campata in aria.

"Io il Totti della scherma? Perché no - dice Montano a Datasport.it subito dopo la gara -, ma soltanto se dovessi rendermi conto di essere competitivo e se continuerò a divertirmi. Altrimenti sarebbe inutile rimanere in pedana tanto per rimanerci". Montano analizza con lucidità la gara contro il russo Kovalev, senza fare troppa polemica su quelle due stoccate dubbie date entrambe a favore del russo: "E' chiaro che quando perdi di due punti con due decisioni dubbie del giudice ti rode di più - dice il livornese - ma credo di aver tirato bene. Sì è vero, sono partito male ma poi ho recuperato e ce la siamo giocata: le gambe giravano, la spalla un po' meno, ma Kovalev è forte, non c'è niente da dire".

Glissa anche sulla questione doping: la federazione della scherma russa ha deciso di mandare a Rio 2016 i propri atleti. "Certo - dice Montano - un po' ti destabilizza non sapere chi affronterai oppure no, tra noi atleti se ne parla ma non voglio certo dire di aver perso per questo. Cosa farò adesso? Speravo di andare al mare, e invece guarda fuori che tempo fa". Piove a Rio, fuori e dentro la Carioca Arena.