Panathlon Milano - Doveva essere una serata unica e lo è stata.

Pubblicato il 20 giugno 2023 alle 10:06
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

 

Panathlon Milano - Doveva essere una serata unica e lo è stata.

La conviviale di giugno del Panathlon Milano, presieduto da Filippo Grassia, è stata incentrata su inclusione e integrazione a 360°.

di D.T.

Partendo dal libro Ius sanguinis, ius soli: il cricket, la fucina dei nuovi italiani di Simone Gambino che racconta la bella favola del cricket, forse il più felice esempio d’integrazione sportiva in Italia, il dibattito – grazie all’intervento di autorevoli ospiti come Don Alessio Albertini, Beppe Conti e Giancarlo Padovan – si è esteso ben oltre i confini dei verdi campi del gioco inglese per eccellenza con l’obiettivo di affrontare un tema spinoso, e per questo troppo poco discusso, del milione di giovani, nati e cresciuti nel nostro Paese, cui viene negato il diritto fondamentale: la cittadinanza. Questo esercito silenzioso, che solo, temporaneamente, attraverso scuola e sport riesce a sentirsi uguali ai coetanei autoctoni non va dimenticato. Al contrario, va disgregato al più presto, integrandolo a pieno titolo nel novero di coloro che possano godere della pienezza delle libertà civili come dovrebbe essere in un Paese all’avanguardia nel mondo moderno, quale sostiene d’essere l’Italia. 

La serata, però, non è sta circoscritta al pur fondamentale discorso sui diritti civili. A sugello d’un riuscitissimo evento c’è stata la chiusura di Alessia Berra, nuotatrice ipovedente nonchè ambasciatrice del Panathlon Club Milano e di Alessio Tavecchio, responsabile dell’area parslimpica del Panathlon Club Milano,  presidente dell’omonima fondazione. Entrambi hanno trasmesso con vigore ai partecipanti alla serata un messaggio di ottimismo sul valore corroborante della attività sportiva per il reinserimento nella vita di persone soggette a limitazioni.