Milan: "Stagione ricca di cambiamenti, serve tempo"

Pubblicato il 4 ottobre 2017 alle 12:38:51
Categoria: Serie A
Autore: Piergiuseppe Pinto

 

Foto www.imagephotoagency.it

A metà agosto, le aspettative sul Milan erano altissime. Dopo un mercato da oltre 200 milioni di euro, i rossoneri erano tra i club più sorprendenti del calciomercato. Anche l'inizio in Europa League e in campionato, con 6 vittorie di fila, sembravano essere solo l'antipasto di una grande stagione. L'improvviso ko contro la Lazio all'Olimpico e le sconfitte di Genova con la Sampdoria e San Siro con la Roma, invece, hanno restituito alla sosta per le Nazionali un Milan a -9 dalla vetta e a -4 dal quarto posto, obiettivo minimo rossonero, ma con la Roma che ha una partita in meno ed è, potenzialmente, a +6 sugli uomini di Montella. L'ottimismo iniziale, insomma, è andato via via scemando. E i prossimi appuntamenti, con il derby dopo la sosta e la sfida con la Juventus a fine ottobre, saranno decisivi. Ma questa è una stagione di grandi cambiamenti, come ha sottolineato più volte la società, ed è quindi necessaria un po' di pazienza. Concetto ribadito dal Milan attraverso un editoriale sul sito ufficiale del club.

"Il Milan 2017-2018 in Europa League ha giocato 6 partite, segnando 18 gol e subendone 3. In campionato, nelle 4 partite che ha vinto, la squadra rossonera ha segnato 10 gol incassandone 2. La stessa squadra, sempre in campionato, ma nelle 3 partite che ha perso, ha segnato 1 gol nel finale a Roma e ne ha subiti 8. Sono numeri, diversissimi fra loro, ma non sono solo fredda statistica. Indicano che la squadra non si è ancora stabilizzata e che deve ancora trovare la sua andatura, il suo passo, la sua rotta di crociera. Lo dimostra anche l'assenza di pareggi, di gestione, anche nelle amichevoli, o vittorie o sconfitte. Cosa accettabile, se si tengono in considerazione più fattori.
La società rossonera, in una estate di grandi investimenti, ha messo a disposizione di Vincenzo Montella ben 7 giocatori per il giorno del raduno del 5 luglio, anche se per il pregresso nelle rispettive nazionali sia Andrea Conti che Andrè Silva si sono aggregati alla squadra solo successivamente. La spina dorsale è stata poi innestata successivamente. Bonucci ha giocato la sua prima partita ufficiale il 17 agosto, Biglia dall'inizio il 10 settembre, Kalinic dall'inizio il 17 settembre. In tutto questo è stato affrontato anche un cambio di sistema di gioco. Alla luce delle date, i tempi del processo di coesione del Milan hanno un loro fondamento.
Nella scorsa stagione, il Milan partito fra molte diffidenze era riuscito a compattarsi con il 4-3-3, un modulo nel quale la squadra aveva trovato certezze tattiche e coesione morale. Il 3-5-2 comporta una nuova attitudine e una nuova mentalità che ha bisogno di essere metabolizzata in particolare da Romagnoli Zapata in difesa, da Montolivo Locatelli a centrocampo, da Suso Bonaventura nelle zone più avanzate. Anche metabolizzare le novità comporta del tempo, fermo restando che il 3-5-2 è una strada tracciata con chiarezza e decisione dallo Staff tecnico rossonero.
Nei post-partita delle 10 gare ufficiali vinte dal Milan, sono sempre intervenuti ai microfoni l'allenatore e i giocatori, come giusto in casi del genere. I dirigenti hanno preso la parola solo dopo le 3 sconfitte, con parole molto protettive dopo Lazio-Milan e dopo Milan-Roma, stimolando invece la necessità di un atteggiamento migliore al termine della partita di Genova. Atteggiamento che è nettamente migliorato proprio contro la Roma. Allo stato, interventi condivisi e produttivi.
Nelle 7 partite giocate dal Milan a San Siro, sono stati 361mila i milanisti che hanno sostenuto la squadra durante le partite. Allo stadio, sempre grande tifo e sempre grande supporto. Sulla rete, come è nella natura delle cose, più sfoghi e anche imprecazioni dopo le sconfitte. Il tifoso rossonero non vede l'ora di rialzare definitivamente la testa e anche una sola partita di involuzione crea fibrillazione. Sono tutte cose di cui è giusto tener conto, ma che vanno contemperate con i tempi fisiologici di una stagione di grande cambiamento".