Milan, licenziato anche Mirabelli. La lettera ai tifosi

Pubblicato il 24 luglio 2018 alle 16:24:00
Categoria: Serie A
Autore: Pierfrancesco Catucci

Dopo Marco Fassone, si conclude anche l’avventura al Milan del direttore sportivo Massimiliano Mirabelli. L’annunciato licenziamento è arrivato questa mattina quando l’ex ds ha incontrato il nuovo presidente del club Paolo Scaroni. L'incontro era stato organizzato alla ricerca di un accordo per la risoluzione consensuale che, però, non è stato raggiunto. 

 
 
 
 

Un esonero nell’aria dopo la mancata partenza dell’ex dirigente per gli Usa dove la squadra di Rino Gattuso sarà impegnata contro Manchester United, Tottenham e Barcellona. E proprio Gattuso sembrava poter essere il filo che avrebbe potuto salvare Mirabelli. Fu il direttore sportivo, dopo l’esonero di Montella, a credere nell’ex centrocampista che aveva scritto pagine di storia al Milan. I due, accomunati anche dalle origini calabresi, hanno sempre dimostrato grande feeling anche in questa delicata fase di transizione della società. A Leonardo, che sarà ufficializzato a breve, il compito di tessere la tela del mercato della società ora di proprietà del fondo Elliot. A cominciare dal possibile e clamoroso scambio con la Juventus sull’asse Higuain-Bonucci.   

Nel pomeriggio la lettera dell'ex direttore sportivo ai tifosi: "Cari Milanisti, quando arriva il momento di dire grazie, vuol dire che qualcosa che era cominciato, poi finisce. Non è mai facile, soprattutto quando ripensi alle interminabili giornate di lavoro dedicate a un unico e dichiarato obiettivo, il bene del Milan. Vorrei partire da qui, da questo immenso mondo chiamato Milan e dalla sconfinata passione che lo circonda. Vorrei partire da voi: dal vostro amore, dalle vostre ansie e dai vostri sogni, dalle gioie e dalle paure, da tutto quello che mi avete trasmesso in questi difficili ma splendidi 15 mesi di lavoro, dei quali vado fiero. Grazie. Con voi, non io, ma tutta la squadra del Milan non è mai stata sola. Vi ho incontrato per le strade e nelle città dove il Diavolo è andato a giocare, ho provato le vostre stesse emozioni, sono rimasto colpito dall'affetto che mi avete dimostrato con i vostri striscioni e comunicati e mi emoziono ancora se ripenso a quella sera dell'Olimpico dopo la sconfitta in Coppa Italia con la Juve. Avevamo perso, ma voi avevate vinto. Ho provato con tutte le mie forze a regalarvi il miglior Milan possibile, perchè voi milanisti meritate di tornare sul tetto d'Europa e del mondo. Ci tornerete, ne sono sicuro. In questi 15 mesi abbiamo fatto tante operazioni: acquisti per un progetto a lunga durata, rinnovi complicatissimi ma portati in porto e tutta una serie di cessioni che hanno consentito al club di ridurre il passivo. Questo Milan, consentitemelo, è una creatura che sento molto mia. Prima di tutto voglio dire grazie a Mister Gattuso, che ho voluto fortemente alla guida della squadra perchè ci ha unito non solo il sangue della nostra stessa terra, ma soprattutto l'odore del campo. Abbiamo lottato e sofferto insieme su ogni singolo pallone, come nel suo stile, e gli auguro tutte le fortune di questo mondo, perché Rino se le merita tutte. Abbraccio tutta la squadra, anzi tutte le squadre del Milan: da capitan Bonucci al più piccolo dei talenti rossoneri, e un grande in bocca al lupo alle ragazze di Carolina Morace, alla loro prima stagione targata Milan. Ho creduto in ognuno di loro e ho cercato di costruire un progetto concreto e duraturo: sono sicuro che il Diavolo che verrà avrà basi solide e occhi ambiziosi. Grazie allo staff di mister Gattuso e a tutti i dipendenti e i collaboratori di Milanello, dal primo all'ultimo anello di una catena rossonera che ha lavorato senza sosta insieme a me e mi ha accompagnato in questo fantastico viaggio. Grazie ai dipendenti di Casa Milan, con i quali ho condiviso tutte le emozioni di questa avventura e a tutti i componenti del Vismara che tra tecnici, collaboratori, consulenti e osservatori, con il loro lavoro hanno dato forza e speranze a tantissimi ragazzi. Grazie a tutti i giornalisti, a tutto il mio staff e a chi ha creduto in me e mi ha concesso questa enorme opportunità professionale: servire il Milan per me è stato un onore. Infine grazie alla mia famiglia, fonte inesauribile di amore, soprattutto nei momenti più difficili. Gli uomini passano, il Milan resta. Forza Vecchio Cuore Rossonero!".