Manchester City vince la sua prima Champions: Guardiola di nuovo triplete

Pubblicato il 11 giugno 2023 alle 01:06
Categoria: Foianesi
Autore: Marco Foianesi

Lo stadio Ataturk di Istanbul, è diventato maledetto per le squadre italiane. L’Inter esce a testa alta, con tanti rimpianti e tanto orgoglio, ma la Champions League la vince il Manchester City. Se il pronostico era scontato, la gara è stata equilibrata. Una partita tattica, come del resto lo sono le finali. Simone Inzaghi stasera ha dimostrato di essere un grande allenatore e ha tenuto testa al migliore al mondo. Non ha subito lo strapotere inglese ed esce con una medaglia d’argento di grande valore, anche le se finali non si giocano, ma si vincono. La partita è stata decisa da una rete di Rodri al 68’ con un piattone da fuori area. L’Inter con Lukaku ha sciupato l’inverosimile, con Ederson assoluto protagonista, anche di ginocchio, e ha dimostrato che l’imbattibile City, poteva essere battuto. Ma se sotto porta si sbagliano certe reti, si può anche imprecare alla sfortuna, ma la verità è, che il destino aveva già deciso. Le parole di Guardiola a fine gara dimostrano la sportività e l’eleganza di un signore del calcio, che nonostante avesse vinto la sua terza Coppa dei Campioni, la prima con i citizens, ha dichiarato che le finali sono come una monetina. Il campionato è un percorso dove vince il più forte, nelle finali, tutto è diverso. Dopo le vittorie è facile elogiare gli avversari, ma sul volto di Pep Guardiola si leggeva e si intravedeva la paura dello scampato pericolo. L’ossessione della vittoria ha condizionato i giocatori del Manchester City che erano terrorizzati dall’idea di subire l’atroce beffa. Quando devi vincere per forza, non è mai facile e scontato. Alla fine ha vinto la squadra più ricca, quella che nell’arco del torneo ha meritato e dimostrato di essere la più forte. Un triplete che dimostra la superiorità dello sceicco emiratino, nel programmare le vittorie e i trionfi. Soldi e strategie vincenti,sono le chiavi, per modo di dire inglesi, che si differenziano da quelle francesi, in particolar modo del PSG. L’Inter possiede quelle cinesi, e vedremo cosa faranno nelle prossimi stagioni. La sensazione che le casse siano vuote e che Marotta ha costruito una squadra forte e competitiva e con poca liquidità è andato oltre ad ogni più rosea aspettativa. Alla Juventus forse hanno capito perchè vincevano con estrema facilità, oltre a rimpiangerlo,sono stati i primi a complimentarsi con i vincitori della coppa. Un nuovo stile, un nuovo corso juventino, per annunciare i successi, o le sconfitte delle altre finaliste italiane. Il primato di perdere 3 finali su 3, è tutto a tinte azzurre ma potevano tranqillamnte essere nerazzurre quelle di Istanbul. Un triplete italiano che non era mai successo, un record che si può solo eguagliare. Se da una parte c’è tanta soddisfazione ad arrivare all’ultimo atto, dall’altra, c’è tanta amarezza. Parlare di destino, fato e sfortuna ci può anche stare. Se la sfortuna c’è sempre stata, in questo momento,la Juventus, che di finali perse detiene il record di sconfitte, si sente fortunata, come se avesse vinto.Con i suoi twitter rapidi e concisi, si complimenta ad ogni vincitore straniero, con il suo inconfondibile stile. Una novità del nuovo corso juventino, twittare e patteggiare. L’Inter inceve non ha patteggiato e ha deciso di giocarsi la sfida. Ha perso con onore e dignità, e a testa alta lascia il maledetto stadio di Instanbul.

 A cura di Marco Foianesi