La Stramilano ha una sfida in più: politici contro

Pubblicato il 8 marzo 2012 alle 22:21:13
Categoria: Atletica
Autore: Redazione Datasport.it

Non sappiamo quanto sia stata studiata o se si sia trattato di un’idea nata durante la conferenza stampa per la presentazione della 41esima edizione della Stramilano, uno dei pochissimi eventi sportivi che raccoglie l’unanimità dei milanesi fin dal suo nascere nel 1972. In realtà la sfida l’ha lanciata il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, colpito in età matura dalla corsa, un amore senile che l’ha effettivamente coinvolto, pur nei limiti del tempo disponibile per un hobby utile anche alla linea, ha fatto presa e discutere.

Dopo che gli assessori preposti allo sport avevano detto la loro, tra l’altro tutte in quota rosa: Monica Rizzi per la Regione, Cristina Stancari per la Provincia e Chiara Biscotti per il comune simpaticamente unite e coinvolte nella partecipazione agonistica, sia pure in modo soft, giungeva Roberto Formigoni in perfetto ritardo ma con un piano preciso. Infatti, entrava immediatamente nel cuore della corsa, rivelando una preparazione insolita in un politico di vertice. Rivelava al pubblico, l’origine della parola stramilano e ricordava episodi inediti riguardanti la corsa. Poi lanciava la sfida: “Stavolta non mi limito ai 10 km. dei 50.000, ma correrò la gara agonistica. Mi sono allenato, ho i 21 chilometri nelle gambe e sarebbe molto bello se oltre alla mia squadra che si avvale di colleghi che fanno parte della Regione, ci fossero team in rappresentanza della Provincia e della Città. Non solo, anche di altri capoluoghi, da Como a Varese, da Cremona a Lodi. Tutti i politici che amano la corsa sono invitati a questa sfida sportiva”.

Come andrà a finire lo sapremo solo il 25 marzo, anche se dubitiamo che l’appello venga recepito dalla casta specifica, attenta ad altri richiami, se consideriamo che lo sport politicamente parlando è solo uno scomodo intruso. Tanto che in Italia non è materia scolastica obbligatoria. Ma sarebbe troppo lungo inoltrarci in un tunnel senza luce. Tornando alla Stramilano, le previsioni sembrano confermate la fedeltà della gente a queste evento particolare che dal lontano 1972, ad ogni primavera si affaccia a fa dimenticare per un giorno il convulso traffico cittadino, la dipendenza dall’auto, il problema dei parcheggi e quello dei ticket per entrare in centro. Per una domenica Milano spalanca le porte ai campioni della corsa ma anche ai tapascioni di una disciplina che resta sempre un fatto di aggregazione.

Sui runners che voleranno i 21.097 km. ne parlano gli addetti ai lavori, mentre a noi piace dare il benvenuto alla famiglia che arriva dal Sud, al ragazzo che si snocciola i 10 km. per fare poi le capriole all’Arena e riempire lo zainetto ai rifornimenti. Sono loro i protagonisti veri, l’anima di un richiamo che non conosce crisi. Per fortuna. Oltre agli stranieri, considerato che saranno non meno 50 le nazioni rappresentate. L’appuntamento è triplice. Si parte la mattina del 25 marzo alle 9 da Piazza Duomo per quelli che partecipano alla Stramilano dei 50.000, mentre i piccoli della Stramilanina di 5 km, con mamme in testa, scattano alle 9.45 sempre dal  Duomo. Per i jet e quelli che li seguiranno nella maratonina agonistica, il colpo di cannone è fissato alle 10,45 da Piazza Castello. L’arrivo per tutti all’Arena e poi la festa sul prato, con musica e altro.
Giuliano Orlando