Ultima chiamata per le italiane in Europa, è tutto nelle mani della Roma

Giovedì alle 21 la Roma è chiamata all’impresa alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam contro l’Ajax. Ultimi rappresentanti italiani in una competizione europea, i giallorossi devono uscire dal momento poco felice che stanno vivendo e giocarsi le loro carte per passare un turno certamente difficile, ma non impossibile.

Lo Roma di quest’anno è una squadra a due facce. Da un lato abbiamo il campionato, dove i capitolini stanno facendo non poca fatica. Si trovano settimi in classifica, a sei o sette punti di distanza dal quarto posto (il distacco esatto dipende dal recupero tra Juventus e Napoli) e hanno un grande, grandissimo problema: gli scontri diretti. Considerando le sfide contro le sei squadre che attualmente la precedono, ovvero Inter, Milan, Atalanta, Juventus, Napoli e Lazio, la Roma ha già giocato nove delle dodici partite previste, collezionando tre punti sui 27 a disposizione, senza riuscire ancora a vincerne una. Ha realizzato, inoltre, solo nove gol, subendone 24. Dall’altro lato abbiamo invece i ragazzi di Fonseca in Europa. Fuori dai confini italiani, i giallorossi hanno sempre espresso un calcio offensivo, competitivo ed “europeo”. Hanno dominato il loro girone di Europa League, perdendo solo l’ultima partita contro il CSKA Sofia quando ormai erano già matematicamente certi del primo posto. Ai sedicesimi hanno gestito senza grossi patemi d’animo il Braga, passando con il punteggio complessivo tra andata e ritorno di 5-1. Agli ottavi si sono confrontati nella prima grande sfida continentale dell’anno con lo Shakhtar Donetsk, che quest’anno ha battuto due volte il Real Madrid e non ha subito nemmeno un gol in 180 minuti dall’Inter in Champions. Hanno giocato due partite da grande squadra, chiudendo la pratica già all’andata con un netto 3-0 e sfruttando gli spazi lasciati dagli ucraini per vincere 2-1 al ritorno.

Questo sdoppiamento alla “Dr. Jackyll e Mr. Hyde” è davvero difficile da comprendere e ha messo in grave crisi la panchina di Fonseca, la cui permanenza nella capitale probabilmente dipenderà proprio dal proseguo della sua Roma in Europa League. Per di più i giallorossi arrivano a questa partita con un solo punto raccolto nelle ultime tre di campionato e con un gravissimo problema realizzativo dei suoi attaccanti, che in questo periodo faticano terribilmente a vedere la porta. In una situazione diametralmente opposta l’Ajax, che non perde dal 9 dicembre 2020 (in Champions contro l’Atalanta) e che ha inanellato in tutte le competizioni 24 risultati utili consecutivi da allora. È in testa in Eredivisie con undici punti di vantaggio sul PSV ed è in finale in Coppa d’Olanda. Insomma, la Roma e il suo allenatore dovranno tirare fuori due prestazioni da grande squadra per poter sconfiggere gli olandesi e il loro “calcio totale” e dovranno ricordarsi che non rappresenteranno solo la loro città, ma saranno gli unici portavoce in Europa di tutto il movimento calcistico italiano.