AUGURI - DeAndre Jordan e l'anello mancante

Pubblicato il 21 luglio 2020 alle 21:21:21
Categoria: NBA
Autore: Maurizio Penati

Hyland DeAndre Jordan jr. è nato a Houston il 21 luglio 1988 ed è un cestista statunitense, professionista nella NBA con i Brooklyn Nets. Ha giocato un anno di college basketball alla Texas A&M University, per poi venir selezionato al Draft NBA 2008 dai Clippers come trentacinquesima scelta. Quando frequentava le scuole superiori Jordan aveva una media di 15 punti, 12 rimbalzi e 4 stoppate per partita, medie mantenute e migliorate per tutti gli anni in cui ha frequentato le scuole superiori, infatti da junior la media era di 16,5 punti, 14,0 rimbalzi e 7,0 stoppate, da senior era addirittura aumentata a 26,1 punti, 15,2 rimbalzi e 8,1 stoppate per incontro. Sempre alla sua scuola, la Christian Life Center fece il suo record realizzativo, con 37 punti in una sola partita. Superò anche il record di stoppate dell'istituto, eseguendone 20 in una singola partita. All'uscita dalla scuola, Jordan fu collocato dalla rivista Rivals.com all'ottava posizione nella classifica dei migliori giocatori in prospettiva, il secondo centro del paese e il primo del Texas. Nell'estate del 2007 Jordan giocò per la nazionale USA ai campionati mondiali Under-19 in Serbia. Rimase in campo 9 minuti per partita e la squadra chiuse in seconda posizione. Proveniente da Texas A&M University, giocatore dotato di grande atletismo, potente, ha nella schiacciata il suo punto di forza, gioca nel ruolo di centro. Viene selezionato al secondo giro al Draft del 2008 dai Los Angeles Clippers (come 35ª scelta assoluta).

I primi anni nella massima lega sono di ambientamento, e un lato positivo che fa crescere l’interesse nei confronti di DeAndre, è che ogni anno non solo mantiene le medie dell’anno precedente, ma le aumenta in maniera costante diventando ben presto presenza fissa nel quintetto base della Los Angeles rossoblù. L’annata 2013-2014 è quella della conferma definitiva come uno dei migliori centri della lega per Jordan, che riesce esprimere al meglio le sue ottime qualità sia di rimbalzista, sia di schiacciatore. Il 10 marzo 2013 in una partita casalinga dei suoi Los Angeles Clippers contro i Detroit Pistons allo Staples Center effettua quella che è considerata "Dunk of the Year" (la schiacciata dell'anno) sulla testa della malcapitata guardia degli avversari Brandon Knight. L’azione parte con il palleggio sempre sublime del playmaker di allora dei Clippers, ora in forza ai Denver Nuggets, Chris Paul che arriva al limite dell’area e alza la palla per Jordan il quale parte dalla linea dei tre punti eseguendo un terzo tempo e schiacciando letteralmente in testa a Knight, che può solo prendere la palla per eseguire la rimessa da fondo campo. Molto significativa la reazione di Blake Griffin, uno dei migliori schiacciatori in circolazione e suo compagno di squadra all’epoca, che con la faccia incredula tenta l’invasione in campo per congratularsi con il suo centro. Inoltre chiude l’annata portando a casa il titolo di miglior rimbalzista della lega. La stagione successiva, Jordan si conferma ai vertici e chiude la stagione 2014-2015 vincendo ancora il titolo di miglior rimbalzista, con una media di 15.0 rimbalzi. In gara-1 dei quarti di finali della Western Conference realizza 9 punti e cattura 14 rimbalzi e aiuta la sua squadra a vincere per 107-92 contro i San Antonio Spurs.

L'8 luglio 2015 firma il rinnovo del contratto con i Clippers, accordo per un quadriennale che porta nelle tasche del centro 80 milioni dopo aver accettato con un accordo verbale l'offerta di pari valore dei Dallas Mavericks, rimangiandosi così la sua parola. Il 14 febbraio 2018 segna il suo career-high di 30 punti nella vittoria casalinga contro i Boston Celtics per 129-119. Il 31 gennaio 2019 passa ai New York Knicks venendo coinvolto in una trade a sette giocatori, che porta lui, Dennis Smith e Wesley Matthews nella squadra di New York, mentre a Dallas il lettone Kristaps Porziņģis, Tim Hardaway jr, Courtney Lee e Trey Burke. Durante l'estate 2019 firmerà con i Brooklyn Nets. Lo stesso giocatore ha annunciato sui social di essere risultato positivo al Coronavirus, mentre si chiamava fuori dal finale di stagione NBA per questo motivo. Scelta che ha scatenato malumori nei Nets, infatti se Dinwiddie (anche lui risultato positivo al test) sta aspettando di valutare gli sviluppi della malattia per capire se potrà unirsi ai compagni a Orlando, Jordan invece ha già deciso che non ci sarà. I Nets nelle prossime ore sostituiranno il proprio lungo con un free agent, ma si tratta di un’altra perdita importante. Contando anche Dinwiddie, Brooklyn potrebbe giocare il finale di stagione senza un vero e proprio quintetto: anche Irving, Durant e Chandler saranno infatti assenti.