Ciclismo, Mondiali su pista: Filippo Ganna è nella storia

Pubblicato il 4 marzo 2016 alle 21:39:44
Categoria: Notizie Ciclismo
Autore: Redazione Datasport.it

Giornata memorabile per i colori azzurri ai Mondiali su pista di ciclismo in corso a Londra. Al VeloPark, che ospitò i Giochi olimpici 2012, Filippo Ganna ha vinto la medaglia d'oro nell'inseguimento individuale battendo il finale il tedesco Domenic Weinstein. Ganna, 19enne di Verbania, era entrato nella storia già nelle qualificazioni dove aveva centrato il nuovo primato italiano percorrendo i 4 chilometri di gara col tempo di 4'16"127.

Tocca a Filippo Ganna scrivere una pagina indimenticabile nella storia del ciclismo italiano. Il talento azzurro, che compirà 20 anni il prossimo 25 luglio, riporta il nostro paese sul tetto del mondo nella prova di inseguimento individuale dopo un'attesa di quarant'anni: l'ultimo a riuscirsi era stato Francesco Moser che nel 1976 aveva avuto la meglio sull'olandese Roy Schuiten. Prima di Moser avevano centrato l'impresa solo Fausto Coppi (1947 e 1949), Antonio Bevilacqua (1950 e 1951), Guido Messina (1954, 1955 e 1956) e Leandro Faggin (1963, 1965, 1966).

Il trionfo di Ganna assume un sapore ancora più speciale per il fantastico nuovo primato italiano centrato nelle qualificazioni, dove l'azzurro aveva fermato il cronometro sul 4'16"127, decisamente al di sotto del 4'19"699 fatto registrare alle Olimpiadi di Atlanta '96 da Andrea Collinelli, l'ultimo ciclista italiano in ordine di tempo a conquistare il podio dell'inseguimento individuale ai Mondiali su pista prima di Ganna (doppio argento nel 1995 e nel 1996). In finale Ganna ha avuto la meglio sul tedesco Domenic Weinstein grazie a una fantastica rimonta negli ultimi giri nei quali l'azzurro è riuscito a rimontare uno svantaggio di sette decimi: 4'16"141 il tempo del talento di Verbania che ha pedalato a una media di 56,219 chilometri orari. La medaglia di bronzo è andata al britannico Andrew Tennant che nella finale per il terzo posto ha avuto la meglio sul connazionale Owain Doull.

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