MLB – La stagione è salva, si parte il 7 aprile

Dopo 99 giorni di serrata, si è finalmente trovato l’accordo tra i proprietari e l’associazione giocatori. Impossibile ormai iniziare il campionato il 27 marzo, ma almeno la stagione potrà avere inizio!

Dopo una lunga e complessa trattativa, che pareva non potersi in alcun modo risolvere, finalmente i proprietari e l’associazione giocatori hanno trovato una quadra, firmando il nuovo contratto collettivo di lavoro. L’accordo avrà una validità di 5 anni (sperando di non ritrovarci ancora in questa situazione tra un lustro) ed è stato approvato all’unanimità dai proprietari e con 26 voti favorevoli e 12 contrari dall’associazione giocatori. Questo contratto introduce alcune importanti novità nella lega di baseball più famosa al mondo. La prima innovazione è legata ad un tema strettamente di campo. Fino allo scorso anno la principale differenza che caratterizzava le due leghe che compongono la MLB, l’American League e la National League, riguardava il ruolo del battitore designato. Il battitore designato è un giocatore che partecipa alla contesa solo nella metà di inning in cui la sua squadra è in attacco, e viene inserito nella lista di battuta al posto del lanciatore, che limita quindi il suo sforzo alla parte difensiva delle riprese. Questa opzione è sempre stata una prerogativa dell’American League, mentre in National League il lanciatore doveva sobbarcarsi anche il turno di battuta. Da quest’anno, invece, si percorre la strada dell’uniformità, e anche in National League verrà introdotta la possibilità di usufruire del battitore designato.

La seconda importantissima novità riguarderà invece i playoff. Il numero di squadre qualificate alla post season aumenta da 10 a 12. Per ogni League, le due franchigie con il record migliore tra le vincitrici di division si qualificheranno direttamente alle divisional series, mentre la terza vincitrice di divisione e le tre migliori tra le non vincitrici si sfideranno in serie al meglio delle tre partite nelle wild card. Gli altri cambiamenti introdotti dal nuovo accordo riguardano principalmente fattori di carattere economico, aspetto che a noi appassionati interessa relativamente, ma che ovviamente è stato la vera causa del contendere. In breve, queste modifiche riguardano l’aumento del salario minimo per i giocatori, la crescita della Luxury Tax, che le squadre dovranno pagare in caso di superamento della soglia prefissata del monte salari (in MLB non c’è un salary cap come nelle altre leghe sportive americane) e la possibilità di avere marchi di sponsorizzazione sulle divise, come avviene già, per esempio, in NBA. Nessuna modifica, per ora, riguardo ad altri due temi molto dibattuti: il pitch clock, ovvero l’inserimento di un tempo massimo per limitare il tempo tra un lancio e l’altro e velocizzare le partite, e l’abolizione dello shift, ovvero il cambiamento radicale di disposizione della difesa in base alla tendenza del battitore in quel momento al piatto. Introdotte quindi queste modifiche si può finalmente partire. Lo spring training comincerà il 17 marzo e la stagione inizierà ufficialmente il 7 aprile!