NFL – Bengals e Rams al Super Bowl, Brady va in pensione

Pubblicato il 1 febbraio 2022 alle 17:30
Categoria: Sport USA
Autore: Giacomo Mirandola

Un altro weekend è passato, altre due franchigie hanno concluso la loro stagione. Il Lombardi Trophy andrà a Los Angeles o a Cincinnati.

Manca solo una partita, 60 minuti di football per decidere chi sarà il campione NFL 2021-22. Questi playoff a cui stiamo assistendo verranno sicuramente ricordati a lungo. Stiamo ammirando una post season spettacolare, emozionante e assolutamente imprevedibile. Dopo l’eliminazione di alcune delle grandi favorite come i Tennessee Titans, i Green Bay Packers e i Tampa Bay Buccaneers, solo quattro franchigie erano rimaste a giocarsi il Super Bowl: in AFC i Cincinnati Bengals e i Kansas City Chiefs e in NFC i San Francisco 49ers e i Los Angeles Rams. La prima finale di conference ad andare in scena è stata quella dell’AFC. All’Arrowhead Stadium di Kansas City i Chiefs ospitavano i Bengals. Nella bolgia assoluta dei tifosi di Kansas City, Cincinnati ha faticato a superare la tensione iniziale e si è ritrovata quasi senza accorgersene in svantaggio addirittura per 21-3. Con due grandi giocate, una in attacco e una in difesa, i Bengals sono riusciti ad accorciare lo svantaggio e ad andare negli spogliatoi sul punteggio di 21 a 10. Al rientro in campo la partita è cambiata radicalmente. Cincinnati ritrova in un sol colpo sia l’attacco che la difesa e punto dopo punto recupera lo svantaggio, andando addirittura in vantaggio 24 a 21 a sei minuti dalla fine grazie ad un grande field goal dalle 52 yards di McPherson, autore ancora una volta di una partita perfetta. Kansas City, con le spalle al muro, orchestra un drive attento ed ordinato (pur correndo un rischio enorme a tempo quasi scaduto con un fumble di Mahomes, recuperato poi dai suoi compagni) e riesce a calciare a tempo scaduto per impattare il match sul 27 pari e portare le ostilità all’overtime, secondo consecutivo per i Chiefs dopo quello con i Bills di settimana scorsa. La dea bendata premia ancora Kansas City, che vince come contro Buffalo il lancio della moneta. Questa volta però l’epilogo sarà diverso. Mahomes lancia sciaguratamente un intercetto, i Bengals arrivano in raggio da field goal e il solito McPherson manda Cincinnati a giocarsi il terzo Super Bowl della sua storia, il primo dal 1988.

L’ultimo posto vacante per l’evento sportivo più importante degli Stati Uniti se lo sono giocati, al SoFi Stadium di Los Angeles, i padroni di casa dei Rams e i San Francisco 49ers. Le fasi iniziali del match sono state fortemente condizionate dalla tensione, tanto che il primo quarto è terminato “a reti bianche”. I primi punti del match li hanno trovati i Rams, andando in vantaggio sul sette a zero. I 49ers, pur essendo gli sfavoriti, non avevano nessuna intenzione di perdere senza combattere, e a cavallo dell’intervallo hanno iniziato a muovere ripetutamente il punteggio, arrivando all’ultimo quarto addirittura in vantaggio per 17 a 7. Il pubblico di casa, allora, ha spinto i suoi beniamini, facendogli ritrovare fiducia e consentendogli, con un touchdown e due field goal, di andare in vantaggio sul 20 a 17 a poco meno di cinque minuti dalla fine. I 49ers tenteranno di imbastire un drive per conquistare almeno il pareggio, ma in un disperato tentativo di non farsi placcare il QB di San Francisco Jimmy Garoppolo farà un errore imperdonabile, i Rams intercetteranno il pallone e conquisteranno il Super Bowl. Per il secondo anno consecutivo una squadra giocherà la partita più importante di tutte tra le mura amiche, dato che lo stadio scelto per il Super Bowl LVI è proprio il SoFi Stadium di Los Angeles.

L’ultima menzione è d’obbligo. Pochi minuti fa ha annunciato ufficialmente il ritiro Tom Brady. Lascia così il football giocato, all’età di 44 anni, la più grande leggenda di sempre della NFL, capace di vincere 7 volte il Super Bowl, sei con la maglia dei New England Patriots e l’ultimo con quella dei Tampa Bay Buccaneers, e di far innamorare migliaia di persone a questo favoloso sport che è il football americano.