Balotelli: "Io un bad boy? No, sono timido"

Pubblicato il 8 maggio 2011 alle 11:14:18
Categoria: Notizie Premier
Autore: Redazione Datasport.it

"Io un cattivo ragazzo? Ma no, in realtà sono timido". Mario Balotelli prova a levarsi di dosso la fama di bad boy che lo accompagna da quando è arrivato in Inghilterra e, in una delle rare interviste concesse ai giornali, ridimensiona molte delle bravate che gli sono state attribuite dai media britannici. "Ho letto che avrei preso 12mila sterline di multe per divieto di sosta - racconta il giocatore del Manchester City in un'intervista al Guardian - ma se fosse vero avrei dovuto prendere circa 35 multe al giorno da quando sono qui: non è possibile. In realtà sono solo una ventina, comunque tante, lo so, sono stato uno stupido: ho parcheggiato la mia macchina davanti al San Carlo (il ristorante frequentato da Balotelli, ndr) molte volte ma non ho preso 12mila sterline di multe".

"La mia immagine pubblica non riflette assolutamente quello che sono in realtà - si lamenta Balotelli - a volte faccio la cosa sbagliata e me ne pento, ma ho solo 20 anni. Le persone che mi conoscono sanno che non sono un cattivo ragazzo, sono timido: per me è difficile anche rilasciare interviste".  Il discoro scivola inevitabilmente sul rapporto dell'ex interista con Josè Mourinho, che in passato ha definito Balotelli un giocatore "ingestibile". "Ma Mancini ora mi sta gestendo - replica Balotelli - quindi Mourinho non ha detto la verità. Sono entrambi grandi allenatori ma sono diversi. Quando avevo un problema con Mourinho lui complottava contro di me, Mancini invece cerca di aiutarmi. Dopo l'espulsione contro la Dinamo Kiev in Europa League Mancini negli spogliatoi mi ha detto che ero un idiota e che non sapeva perché mi avesse comprato e si preoccupasse tanto per me, ma poi alla stampa ha parlato bene di me. Il problema con Mourinho era che siamo troppo simili: abbiamo lo stesso carattere".

La permanenza di Mancini sulla panchina del Machester City non è scontata ma Balotelli prende le difese del tecnico che lo ha lanciato in serie A quando aveva ancora 17 anni. "Il City è quarto in Premier League ed è in finale di FA Cup per la prima volta in 30 anni, non vedo perché bisogna cambiare l'allenatore - dice Balotelli - Roberto non mente mai, dice le cose come stanno: è questo che mi piace di lui. Io credo in Roberto". L'ex nerazzurro confessa poi di non avere ancora fatto vedere quello di cui è veramente capace da quando gioca in Premier League: "Se contino ad allenarmi duramente nel giro di due anni posso diventare uno dei migliori giocatori del mondo - dice Balotelli - anche se forse non il migliore, perché Messi è davanti a tutti. Ma fino ad oggi non c'è una sola partita giocata con il City che mi faccia pensare: "E' così che voglio giocare". In Inghilterra non ho ancora giocato al mio livello migliore".

Ma quali sono gli errori che non rifarebbe? "Quando ero all'Inter ho indossato una maglia del Milan davanti alle telecamere di una tv - ricorda Balotelli - ho sbagliato ma non preoccupatevi: non mi vedrete mai con indosso una maglia del Manchester United".