Libri di Sport - "Ai confini dell’Asia. Avventure e incontri tra zar, sultani e maioliche": la recensione

Pubblicato il 28 maggio 2020 alle 13:00:12
Categoria: Libri di Sport
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Viaggiare e conoscere per capire e rispettare – Mario Cimarosti – Ai confini dell’Asia. Avventure e incontri tra zar, sultani e maioliche – edicicloeditore – Pag. 220 – Euro 15.00.

Sulle orme di Marco Polo, quindi sulla via della Seta, che l’ONU ha definito “la strada del dialogo” l’autore Mario Cimarosti, compone un puzzle di oltre trent’anni di viaggi in giro per il mondo. Numerosi i ruoli di questo viaggiatore instancabile, agente di viaggi, addirittura nei caschi blu dell’ONU, in Mozambico nel 1993, nell’operazione Albatros, col gruppo italiano della Brigata alpina Julia di Venzone. Da buon veneziano ha in Marco Polo il faro di ogni viaggio, in particolare quando orza verso l’Oriente. Tante le nazioni visitate, innumerevoli gli episodi ad ogni tappa, riflessioni ed emozioni, con uno stile semplice, senza orpelli, forse un po’ scolastico, ma non per questo poco incisivo. Il ritratto di Mosca, uscita dalla tremenda ultima guerra, assai diversa dall’agglomerato che la etichettava nel periodo bellico, ma anche diversi anni a seguire. Probabile la sua visita dati agli anni ’90, già cresciuta ma diversa da quella attuale, con i suoi 12 milioni di abitanti, una metropoli rutilante, la cui city non ha nulla da invidiare a New York. Comunque, già una metropoli che occhieggia all’Occidente, quindi a metà strada dell’ulteriore sviluppo. Le code per visitare il mausoleo di Lenin, il Cremlino visto dall’esterno, le storiche basiliche e il museo dell’Armeria, gli Hotel storici e gli angoli speciali di una città che raccoglie secoli di storia spesso drammatica. Importanti i riferimenti al passato per far capire il presente. Diventa avventura e cultura il viaggio da Mosca a S. Pietroburgo (600 km.), col treno “Aurora” che ferma in tutte le stazioni, facendo conoscere paesini altrimenti nascosti, dove puoi acquistare scialli finemente lavorati a mano e addirittura vecchie icone, oggi introvabili. 

La città fondata dallo zar Pietro I nel 1703 a giudizio personale è il più bel gioiello della Russia, Nessun’altra città ha le sue caratteristiche, dall’urbanistica nata per somigliare ad una gigantesca Venezia, all’Ermitage, il Palazzo d’Inverno, oltre alla Neva e alla Cattedrale che l’autore descrive alla perfezione e arricchisce di ricordi storici. In aggiunta il Museo Fabergé, non sempre inserito nelle guide turistiche, di altissima qualità per le opere d’arte orafa. Peter Carl Fabergé, fu il più famoso gioielliere al tempo degli zar e tra la fine del 1800 e i primi dell’800, capace di realizzare uova di Pasqua ricoperte di oro e pietre preziose. Il più importante disegna la Transiberiana, la mitica ferrovia che da Mosca arriva alle porte della Cina. L’autore del libro ne resta talmente colpito che decide di voler fare quel viaggio. Le sue osservazioni lungo il percorso illustrano le diversità di tanti popoli sotto lo stesso stato. Le inquietudini, i problemi nell’immensa vastità del territorio, con fermate che scandiscono storie e storia. Da Ekaterinburg al lago Baikal fino alla Mongolia, il deserto del Gobi, tra un variare di fusi orari, da capogiro. Mica è finita, c’è l’Uzbekistan la terra di Tamerlano e la magica Samarcanda. Siamo in piena Via della Seta. Ecco l’Armenia, che l’autore descrive in poche parole che sono pietre “Nazione offesa che ha saputo sempre rialzare la testa”. La Georgia e l’Azerbajan, fino alla Turchia su un tappeto magico che vola sopra civiltà e storie infinite. Col desiderio che il suo libro stimoli il lettore a diventare un curioso e vada a conoscere quanto ha raccontato.

Giuliano Orlando