A cosa serve controsterzare e come farlo

Pubblicato il 20 aprile 2025 alle 09:04
Categoria: Auto
Autore: Matteo Fausto Di Felice

 

Controsterzare è una tecnica di guida fondamentale che, se ben compresa e applicata, può fare la differenza tra il perdere il controllo del veicolo e riuscire a gestire una situazione critica in modo sicuro. Utilizzato principalmente in condizioni di perdita di aderenza del posteriore, come su fondi scivolosi o in curva ad alta velocità, il controsterzo rappresenta uno strumento essenziale per chi vuole migliorare le proprie abilità al volante, soprattutto in ambito sportivo o in condizioni di emergenza. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta, a cosa serve e come si esegue correttamente.

Che cos'è il controsterzo

Il controsterzo è il movimento del volante opposto rispetto alla direzione della curva che si sta affrontando. In pratica, se il retrotreno dell’auto tende a scivolare verso l’esterno della curva (sovrasterzo), si gira il volante nella direzione opposta rispetto alla curva stessa per riallineare il veicolo e recuperare il controllo.

È una manovra istintiva per i piloti esperti, ma può essere appresa anche dai guidatori comuni con un po’ di pratica e la giusta comprensione del comportamento del veicolo.

Quando serve controsterzare

Controsterzare è utile principalmente in caso di sovrasterzo, ovvero quando le ruote posteriori perdono aderenza e l’auto tende a ruotare su sé stessa. Questo fenomeno può verificarsi in diverse situazioni:

  • Su fondi scivolosi, come neve, ghiaccio o pioggia intensa
  • In curve affrontate a velocità troppo elevate
  • Durante manovre di emergenza che provocano una perdita di trazione

Controsterzare permette di mantenere il veicolo sulla traiettoria desiderata o almeno di ridurre gli effetti di una sbandata.

Come controsterzare correttamente

La chiave per un controsterzo efficace è la tempestività e la modulazione del movimento. Ecco i passaggi da seguire:

  1. Percepisci il sovrasterzo: avverti che la parte posteriore dell’auto inizia a scivolare lateralmente.
  2. Controsterza con decisione: gira il volante nella direzione in cui scivola il posteriore (ossia, nella direzione opposta alla curva).
  3. Modula la sterzata: non bloccare il volante in una posizione fissa, ma regola la sterzata in base al comportamento dell’auto.
  4. Mantieni la calma e riduci gradualmente l’acceleratore, senza frenare bruscamente.

Serve pratica e sensibilità per affinare questa manovra. Piste sicure o corsi di guida avanzata sono ottimi contesti per imparare.

Errori comuni da evitare

Molti conducenti, anche esperti, commettono errori durante il controsterzo. Ecco i più frequenti:

  • Reazioni eccessive: controsterzare troppo o troppo velocemente può peggiorare la sbandata.
  • Mancanza di coordinazione tra mani e piedi, ad esempio accelerare mentre si controsterza.
  • Poca attenzione al fondo stradale, che influisce enormemente sull’efficacia del controsterzo.

Allenarsi a mantenere il sangue freddo e gestire con equilibrio volante e pedali è fondamentale per evitare questi errori.

L'importanza dell'allenamento

Controsterzare non è solo una tecnica utile, ma anche un’abilità che può salvare la vita in situazioni di emergenza. Allenarsi in ambienti controllati, come piste o simulatori di guida, permette di sviluppare i riflessi giusti senza rischi.

Chi partecipa a corsi di guida sicura o sportiva impara a sentire il comportamento del veicolo e reagire con prontezza, trasformando una manovra potenzialmente pericolosa in un atto quasi automatico.

Conoscere e saper eseguire il controsterzo può fare la differenza tra un semplice spavento e un incidente. La tecnica è semplice nei principi, ma richiede attenzione, esperienza e pratica per diventare davvero efficace.