MotoGP, Vinales il più rapido nei test di Valencia

Pubblicato il 21 novembre 2018 alle 19:16:06
Categoria: Moto GP
Autore: Matteo Novembrini

La due giorni di Valencia è stata un primo assaggio di 2019, e Maverick Vinales ha cominciato con il piede giusto grazie alla miglior prestazione in entrambe le giornate. Niente di definitivo visto che mancano ancora più di tre mesi e mezzo al primo Gp dell'anno prossimo, ma chi ben comincia è a metà dell'opera.

Lo spagnolo della Yamaha (che ricorre subito al nuovo numero, il 12) si è dimostrato molto a suo agio sul prototipo della casa di Iwata che, come tutte le moto rivali, non è ancora definitivo, in quanto c'è ancora tutto un inverno per i team da affrontare, un inverno in cui le moto saranno sviluppate ancora molto fino alla versione definitiva. Sotto la lente di ingrandimento per la Yamaha ovviamente c'era il motore, che a quanto pare non è andato male: si parla di una migliore guidabilità, e sarebbe questa già una gran notizia in casa Yamaha. Vinales come detto ha chiuso in vetta in entrambi i giorni, con il miglior tempo del mercoledì arrivato in 1'30"757, per un totale di 96 giri percorsi. Nella combinata delle due sessioni Dovizioso chiude al secondo posto con un ritardo di 131 millesimi dallo spagnolo, con Marquez ad un decimo e mezzo dalla vetta nella seconda giornata dopo il secondo tempo del martedì. Tre moto dunque nei primi tre posti di questi primi test. Lontano sei decimi Rossi, nono nella seconda giornata dopo il terzo tempo del martedì. Per lui 103 giri all'attivo.

 

 

Tanta curiosità attorno ai piloti che si sono "spostati" in altri team, come Jorge Lorenzo: per il maiorchino l'importante era familiarizzare il più possibile con la Honda, sebbene probabilmente avrebbe voluto fare più dei 76 giri totali di cui è stato protagonista, ad otto decimi abbondanti da Vinales. A suo agio Petrucci, quinto a due decimi da Vinales, mentre qualche difficoltà in più hanno trovato Andrea Iannone in sella all'Aprilia (due cadute e 17° tempo nella seconda giornata) e Johann Zarco, 20° a 1"752 dalla miglior prestazione. Complessivamente buone sensazioni per Morbidelli e Bagnaia: il primo è sembrato metabolizzare bene il passaggio da una Honda ad una Yamaha (quella del team Petronas, squadra satellite della casa di Iwata) chiudendo sesto ad appena 217 millesimi dal vertice, mentre il campione del mondo di Moto2 ha chiuso 11° a sei decimo e mezzo dalla vetta, un inizio sicuramente incoraggiante soprattutto tenendo conto della fiducia che Pecco ha mostrato in sella alla Desmosedici del team Pramac.

Tra una settimana, precisamente il 28 e 29 novembre (tre giorni dopo le prove di Moto2 e della nascente MotoE) di nuovo in pista per altri due giorni di test, sempre in Spagna, ma stavolta a Jerez. Quelle andaluse saranno le ultime prove nell'anno solare 2018, poi se ne riparlerà nei primi tre giorni di febbraio, con le squadre attese per i test a Sepang.