Maxibasket, la ricetta per ringiovanire

Pubblicato il 17 settembre 2021 alle 10:00
Categoria: Notizie Basket
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Ragusa, 16 settembre 2021 – Anche nell’ultima partita della sua tournée siciliana, la comitiva azzurra di maxibasket è stata opposta a una formazione più giovane mediamente di una ventina d’anni. Ma, pronti, via, pochi secondi dopo il salto d’inizio, ecco una sorpresa. Nella squadra dei ‘veci’ azzurra si fa luce un frugoletto di 11 anni, prende il pallone e fa canestro. Boato di esultanza e di ammirazione. Già, ma che cosa c’entrava quel ragazzino sbucato dal minibasket con il più paludato maxibasket? C’entrava, eccome. Semplicemente ha dato il buon esempio ai compagni dai capelli bianchi (oltre che il loro unico vantaggio della gara). Con la sua spontaneità e con la sua voglia di divertirsi ha mostrato loro quale dev’essere lo spirito – pensate un po’ – del maxibasket. È uno spirito che si può riassumere così: il gioco per il gioco, il basket senza secondi fini se non quello di stare assieme e di sfidarsi nello sport più bello del mondo. Detto in altro modo: il maxibasket è la ricetta pere ringiovanire. Dobbiamo spiegare che il frugoletto preso da minibasket si chiama Aurelio Armatore ed è stato infilato fra gli azzurri dal nonno che si chiama proprio come lui e che è il principale organizzatore della settimana siciliana della spedizione azzurra. Attenzione, prima della fine della gara dovremo di nuovo parlare di lui. Tornando alla partita, diciamo subito che gli ‘Over’ dai capelli bianchi hanno seguìto l’esempio di Aurelio junior impegnandosi e divertendosi. Poco importava se dovevano vedersela con avversari molto più giovani e scattanti e resi piuttosto aggressivi dal fatto di giocare contro una nazionale; poco importava se accumulavano passivi sempre crescenti, 6 punti dopo il primo quarto, 20 a metà gara e 29 alla fine (67 – 38). Poco importava se le raccomandazioni di coach Gianni Trevisan venivano accolte solo in parte. L’importante era darci dentro a tutto spiano, cercare di dare il meglio di sé dimenticando le fatiche e gli acciacchi. Certo, fra gli azzurri Over 65 (e passa) mancavano elementi di primo piano, fra i quali Ciucci Devetag, Alex Marchetti, , Pino Maccheroni, il pivottoner “Tatina” Marini; ma la spedizione degli azzurri ‘Over’non è venuta in Sicilia per vincere partire e raccogliere applausi. In ogni caso la squadra ha mostrato buoni spunti, e tutto sommato coach Trevisan non può lamentarsi. Tutti meritano un applauso. Eccola la squadra degli azzurri d’epoca: Rizzi, Giroldi, Vento, Gallana, Carnevali, Moretuzzo, Bramuzzo, Lorenzetti, Armatore, , Messina, Grasso, Faggionato, Camicioli. Ai quali va aggiunto il jolly Armatore jr. Per rendere onore al loro sforzo si è mosso addirittura – rullo di tamburi –il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì, uno che a suo tempo, negli Anni Ottanta, è stato un buon giocatore in serie A – anzi, in serie A1 come si chiamava allora – assieme al fratello Enrico. È ben vero che le piccole tribune dal palazzetto dello sport di Ragusa non erano piene di spettatori, ma era presente il primo cittadino di Ragusa, che rappresentava tutta la città, e scusate se è poco. E a questo punto, a pochi minuti dalla fine , ecco un colpo di scena: il frugoletto Armatore junior torna in campo e – com’è, come non è – chiude le marcature degli azzurri con un bel canestro. Altro boato, altri applausi. Vedremo se il rampollo della famiglia Armatore sarà nel tempo sorretto dalla passione, magari – glielo auguriamo - fino a vestire sul serio un giorno la maglia azzurra che oggi ha indossato per gioco. In ogni caso il ragazzo ha stoffa, promette bene, e ancora una volta si propone, sia pure involontariamente, come esempio ai colleghi ‘Over’. Vengono in mente i versi del poeta Vincenzo Cardarelli, che possono sintetizzare la pur breve esibizione del ragazzino: “Così la giovinezza fa ruzzolare il mondo, e il saggio non è che un fanciullo che si duole di essere cresciuto”. Beh, se questa citazione vi sembra un po’ amara, correggiamo il tiro e finiamo con un vecchio proverbio, che sembra fatto su misura per gli ‘Over’ in là con gli anni: “A esser giovani si impara da vecchi”. E vai col maxibasket!

Mario Natucci