Italia, rischio Olimpiadi. Malagò: "illegali per Cio, rischiamo il bando olimpico"

Pubblicato il 21 dicembre 2020 alle 20:00:26
Categoria: Notizie altri sport
Autore: Matteo Pifferi

"Siamo illegittimi nell'ordinamento internazionale, il governo sa che c'è questa situazione illegale". Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ospite a 'Che tempo che fa' su Rai Tre ha rilanciato l'allarme sulla autonomia del Coni in vista delle Olimpiadi dopo la riforma dello sport.

"L'autonomia del Comitato olimpico - ha aggiunto Malagò - è sancita dalla carta olimpica, io sono molto molto preoccupato, è una forma di puro autolesionismo quello che stiamo facendo. Quello che sta succedendo è una follia. Il prossimo esecutivo del Cio è previsto il 27 gennaio, il rischio c'e' e sono preoccupato: siamo all'ultima tacca della riserva", ha aggiunto Malago' rispondendo alla possibilita' che il Cio vieti agli atleti italiani di partecipare a Tokyo 2020 sotto la bandiera italiana. "Non so se a quel punto il processo sarebbe irreverisibile, ma i tempi sarebbero di sicuro molto stretti".

"La maggioranza non ha trovato un accordo, per divisioni interne, sul decreto per la governance, all'interno della delega - ha proseguito Malagò - Il ministro dello sport a si e' impegnato, ma la soluzione non si e' trovata. Con il Cio, quando abbiamo battuto Stoccolma per i Giochi di Milano-Cortina, avevamo preso un impegno che non abbiamo mantenuto. Ci sono stati contatti anche negli ultimi tempi tra Bach e il premier Conte, ma la soluzione sull'autonomia non c'e'".

Malagò ha parlato di atleti olimpici, "preoccupati per non dire altro", di difficolta' ("mi hanno comunicato che il mio ufficio e' chiuso dal 23, ma io avevo gia' preso tre appuntamenti..."), di "una societa' che e' definita dal governo in house", riferendosi a Sport e Salute come segno della mancata autonomia, e ha infine aggiunto. "Questo e' autolesionismo

Perche' e' successo tutto questo? La politica si e' voluta occupare di sport, e ben venga: ma avrebbe dovuto cominciare dalla scuola, e invece si e' occupata di qualcosa che funzionava molto bene"