Sofia Goggia e la corsa contro il tempo di un'atleta unica

Pubblicato il 28 gennaio 2022 alle 17:00
Categoria: Olimpiadi Pechino 2022
Autore: Matteo Pifferi

I Giochi Olimpici invernali di Pechino sono ormai ad un passo dal partire - l'inizio è fissato per il 4 febbraio, la chiusura il 20 - ma per l'Italia resta un punto di domanda in merito alle condizioni fisiche di Sofia Goggia. La sciatrice bergamasca è caduta domenica scorsa in quel di Cortina anche se, dopo lo spavento iniziale, la Goggia si è rialzata con le sue gambe. Le prime diagnosi hanno confermato la distorsione al ginocchio sinistro con lesione parziale del legamento crociato e microfrattura del perone. In attesa di capirne di più in merito ai tempi di recupero necessari, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha deciso di nominare Michela Moioli, grande amica tra l'altro di Sofia Goggia, come nuova portabandiera dell'Italia ai Giochi Olimpici.

La Moioli, che era stata inizialmente scelta come portabandiera per la cerimonia di chiusura, ha ammesso di vivere emozioni contrastanti. "Sono dispiaciuta per quello che è successo a Sofia, è come se mi stesse passando questo testimone. Pensando anche a lei svolgerò questo ruolo con grandissimo onore, ringraziando anche il Coni per la fiducia" ha dichiarato la stessa Michela Moioli dopo la decisione del CONI. "Sono felice, un po' amareggiata per Sofia, perché mi dispiace per quello che è successo e non ci voleva, ma il ruolo che mi è stato assegnato mi riempie d'orgoglio".
Sofia Goggia, intanto, sta cercando di recuperare e, nel frattempo, tramite i social sta aggiornando, quasi day by day, gli appassionati che aspettano di vedere segnali positivi e il semaforo verde perché la sciatrice possa prendere parte ai Giochi Olimpici e provare a difendere l'oro conquistato nel 2018 a Pyeongchang in discesa. Se questo è il piano che Dio ha per me, altro non posso fare che spalancare le braccia, accoglierlo e accettarlo", è stato il primo messaggio della Goggia, che però nelle ultime ore ha lasciato molte più speranze. "Avanti con fiducia". Un messaggio breve, conciso, chiaro. Tre parole che vogliono dire tanto per un'atleta che intanto sta seguendo un iter ad hoc - attività in piscina e sedute nel ghiaccio per ridurre l'edema che preme sulla rotula - per cercare di essere nuovamente pronta per il 15 febbraio. Il giorno della gara di discesa, la specialità in cui la 29enne fa la voce grossa anche in classifica. Al momento, Sofia risulta tra le 9 sciatrici convocate dalla FISI per i Giochi Olimpici ma il timore che possa non farcela c'è ed è un'ipotesi che non può essere scartata. La tenacia, la forza di volontà, la determinazione e cattiveria - sportiva e agonistica - di Sofia sono caratteristiche che la contraddistinguono dalle altre sciatrici, italiane ma non solo, anche per il modo di barcamenarsi tra i paletti stretti e larghi delle varie specialità. Molte volte, in tanti hanno criticato Sofia Goggia per una mancata predisposizione al fare calcoli e "accontentarsi" piuttosto che andare "a tutta" con l'inevitabile incremento delle percentuali di rischio, di commettere errori e di farsi male. Frasi innocue, o quantomeno poco adatte ad un'atleta che, per sua natura, punta sempre a dare il massimo. E, viste le doti di Sofia, il suo incedere sugli sci è motivato da un talento sopraffino.

La speranza per tutti gli appassionati è che, il 15 febbraio, il nome di Sofia Goggia sia inserito nella starting list di discesa e che la bergamasca possa presentarsi al cancelletto di partenza. Ciò che succederà, al momento non è dato sapersi ovviamente. Ma c'è la consapevolezza che la Befanona - soprannome simpatico reso celebre sui social - farà di tutto e di più per esserci.