Le decisioni arbitrali più discusse della storia recente

Pubblicato il 4 gennaio 2022 alle 10:00
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Redazione Datasport


Certo, soffermarsi sui gesti atletici delle stelle del mondo del pallone è cosa buona e giusta. Agli appassionati più sinceri però, sentirete a volte pronunciare una frase che è di buon auspicio per le future generazioni: “Certo che fare l’arbitro è davvero difficile. Un lavoraccio”. 

Le interminabili polemiche che hanno accompagnato i giorni seguenti al match tra Milan e Napoli (con quel controverso goal annullato nei minuti di recupero) lo hanno confermato ancora una volta: arbitrare in Serie A non è un gioco da ragazzi e, nonostante il supporto della tecnologia, molte decisioni continuano a essere tutt’altro che indiscutibili. 

Non c’è infatti da sorprendersi se, di tanto in tanto, capita di assistere a provvedimenti ai limiti dell’assurdo, con intere direzioni arbitrali in balia delle emozioni e di parametri di giudizio totalmente sbilanciati. 

Niente paura però. Nello sport può assolutamente capitare di andare “nel pallone”, l’unica strategia vincente che un arbitro ha a disposizione è quella di osservare gli errori arbitrali del passato, analizzando le dinamiche, psicologiche e regolamentari, che hanno portato allo sbaglio. 

L’errore è prima o poi inevitabile, sono la preparazione e il recupero a diventare quindi fondamentali. 

Ecco quindi alcune delle decisioni più controverse della storia calcistica recente, nella speranza che possano essere un ottimo spunto di riflessione per i fischietti di oggi e di domani.

 

Il rigore su Ronaldo 

Probabilmente l’errore arbitrale che ha sancito, una volta per tutte, la fine dei rapporti pacifici tra le tifoserie di Inter e Juventus. 

Nella sfida scudetto tra le due squadre al Meazza, l’arbitro Ceccherini decide in maniera incomprensibile di non fischiare un vero e proprio placcaggio ai danni del numero dieci nerazzurro, suscitando le proteste furibonde di tutti i suoi compagni di squadra e dell’allenatore Simoni (espulso). Non solo, nel proseguimento della stessa azione, il discusso fischietto assegnerà ai bianconeri un rigore da oltre 40 metri di distanza. 

Rimane, ad oggi, uno degli episodi arbitrali più discussi di sempre. 

 

La mano di Henry

Come dimenticare il tocco di “avambraccio” che consegnò ai cugini francesi la qualificazione ai mondiali del 2010. Una beffa ancora più dolorosa per noi italiani considerato che alla guida dell’Irlanda, la Nazionale beffata dalla furbata transalpina, c’era proprio Giovanni Trapattoni.

Lo scalpore suscitato dall’errore arbitrale, spinse parte del mondo del calcio a firmare una petizione, poi rigettata, per la ripetizione del match. 

Per avere la propria “vendetta” i tifosi irlandesi non doverono però aspettare troppo: il mondiale del 2010 della Francia si rivelerà un vero e proprio disastro, riuscendo nella spiacevole impresa di arrivare ultima in un girone tutt’altro che irresistibile.

 

 

Il goal in fuorigioco di Klose

A pochi mesi di distanza da quel mondiale del 2010, anche la Fiorentina fu vittima di un altro grandissimo errore arbitrale nel corso della sfida degli ottavi di finale di Champions League. 

Nonostante la trasferta ostica contro il Bayern Monaco, la squadra di Prandelli si dimostra all’altezza della sfida mettendo a dura prova la difesa bavarese. 

Peccato che, sul risultato fisso sul pareggio, l’arbitro Ovrebo prima lascerà la Fiorentina in dieci uomini e poi sceglierà di convalidare un goal di Klose in nettissimo fuorigioco, andando a vanificare ogni speranza di qualificazione per i viola. 

 

Il Goal di Muntari

Un po’ come per il rigore non concesso su Ronaldo nel 98’, anche questo errore arbitrale è destinato a rimanere per sempre scolpito nella storia della Serie A. 

Nella stagione 2011-2012, l’allora capolista Milan affronta a San Siro l’inseguitrice Juventus, in una sfida che, in caso di vittoria rossonera, avrebbe probabilmente messo fine alle speranze scudetto dei ragazzi di Antonio Conte. 

Il Milan, allora allenato da Massimiliano Allegri, non aveva però fatto i conti con Tagliavento che, con la complicità del suo guardialinee, riuscì nell’ardua impresa di non convalidare il goal di Muntari, nonostante la palla avesse superato la linea di porta di almeno mezzo metro. 

Nervosismo alle stelle nel post-partita, come testimoniato da un tesissimo battibecco tra Boban e Antonio Conte a favore di telecamera.