Editoriale: Balotelli-Mancio, chapeau

Pubblicato il 15 maggio 2011 alle 09:58:47
Categoria: Notizie Premier
Autore: Redazione Datasport.it

Inutile negarlo, fa sempre piacere quando gli italiani vincono all’estero. Quando alzano al cielo un trofeo, si fanno onore e lanciano messaggi di grande spessore. Roberto Mancini e Mario Balotelli hanno guidato il Manchester City alla conquista della FA Cup: si sapeva che non sarebbe stata una finale semplice, che lo Stoke avrebbe creato grattacapi. Ma siccome alla fine conta l’arrosto, tutto il resto è fumo, nella bacheca dello sceicco Mansour ecco un trofeo che nobilita la stagione. L’impresa arriva pochi giorni dopo la conquista del quarto posto, un evento che consentirà di partecipare al preliminare della prossima Champions. Una bella accoppiata che attiverà ulteriormente gli uomini-mercato.

Il Mancio ha vissuto momenti di sconforto, storia di un paio di mesi fa. Al punto da pensare cose che portavano a un’unica sensazione. Ovvero: prima che decidano di mandarmi via, sarebbe il caso di lanciare qualche messaggio e di capire se posso davvero tornare in Italia. Da lì il flirt, malgrado le smentite, con la Juve. Quei messaggi raccolti un po’ a stento perché in fondo dai tifosi della Juve è visto come il nemico, conseguenza della sua esperienza con l’Inter. E alcune dichiarazioni non passarono inosservate. Ma quando gli uomini Juve (in modo particolare Nedved) hanno pensato di muoversi, Mancini ha capito che sarebbe stato difficile lasciare Manchester. Un po’ per il contratto oneroso, un po’ perché stava risalendo la corrente nelle considerazioni dello sceicco.

Mario Balotelli ha fatto parlare più fuori che dentro il campo. Birichino (eufemismo) ogni tre o quattro giorni, si è segnalato per tante situazioni che spesso hanno avuto poco a che vedere con il calcio. Balotelli è questo: prendere o lasciare. E in tanti lasciano. Ultimamente ha fatto un esame di coscienza (davvero?), ha giurato che avrebbe cambiato atteggiamenti per rispetto e riconoscenza nei riguardi di Mancini che lo aveva voluto a ogni costo. Nella finale di FA ha incantato, un primo tempo con i fiocchi, lo zampino in occasione del gol decisivo, il premio di “uomo partita”. Se era un’occasione per ripartire, Super Mario l’ha colta al volo. Nella speranza che ora decida di lasciare il segno con un certa continuità. E che non sia assalito dal desiderio di tornare in Italia.

Nel regno di sir Alex (Ferguson) che vince sempre e non si stanca più, ora Manchester ha un gagliardetto italiano da appendere in bacheca. Doppio gagliardetto, Mancio più Balotelli. Chapeau.