Cosa serve all’Inter per tornare grande?

Pubblicato il 5 gennaio 2023 alle 17:01
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Redazione Datasport.it

 

Cosa serve all’Inter per tornare grande?

Un Milan Škriniar convinto di restare, un rinforzo di qualità sulla fascia destra e in attacco…

Dopo lo scudetto conquistato con Antonio Conte in panchina nel corso della stagione 2020-2021, l’Inter è tornata a essere una squadra temibile ma non troppo, sebbene l’annata successiva abbia vinto con Inzaghi una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Questo perché non dà più la sensazione di essere insuperabile, soprattutto in difesa, quando a guidarla c’era l’allenatore leccese, e i numeri odierni lo stanno dimostrando ampiamente. Con un Lukaku che ha visto pochissimo il campo, con un Brozović spesso infortunato e con uno Škriniar troppo disattento a causa delle sirene del calciomercato le attenuanti in casa nerazzurra ci sarebbero, eppure l’Inter senza Hakimi ed Eriksen e con un Lukaku che deve ancora ritrovarsi non è più quella grande squadra capace di “cannibalizzare” il campionato; oggi è più che altro una bella realtà che può lottare per i traguardi più prestigiosi ma insieme alle rivali di sempre. Dunque che fare per tornare a dettare legge, soprattutto ora che la vittoria per 1 a 0 sul Napoli ha ridato forza e speranza alla formazione di Inzaghi? Intervenire sul mercato per rafforzarsi, con un’attenzione particolare alla fascia destra e all’attacco, considerando che la diga in mezzo al campo composta da Barella, Çalhanoğlu e Brozović è una delle migliori d’Europa.

L’idea Mazraoui

All’Inter per tornare grande servirebbe non solo un Milan Škriniar convinto di restare, ma anche un calciatore di fascia destra che sappia fare la differenza. Dumfries è certamente un buon interprete, tuttavia non è in grado di “spaccare le partite” come faceva Hakimi, e soprattutto non è un grande difensore. Se, come sembra, l’olandese dovesse partire direzione Chelsea, un sostituto come Mazraoui, una delle rivelazioni dell’ultimo mondiale, potrebbe fare al caso. Questo perché il marocchino rispetto al 26enne di Rotterdam risulta fisicamente più esplosivo e più capace di curare la fase di non possesso palla. Non solo: è anche più continuo, nonostante i fitti calendari calcistici di oggi che di solito obbligano i calciatori più dotati a fermarsi causa infortuni. Lo sa bene José Mourinho, che quando era manager del Tottenham Hotspur ricordava a più riprese come giocare a calcio così spesso fosse controproducente per quei team che di solito puntano al massimo risultato. E per puntare al massimo risultato all’Inter farebbe comodo uno come Mazraoui, anche per un fatto di duttilità: l’attuale calciatore del Bayern Monaco all’occorrenza può essere schierato come terzino vista la sua propensione alla “corsa ragionata”, quella che forse manca a Dumfries quando è chiamato a inseguire l’avversario.

Il “pallino” Thuram

Anche il parco attaccanti nerazzurro avrebbe bisogno di un innesto di qualità, che in questo caso risponde al nome di Thuram. Il figlio dell’ex difensore di Parma e Juventus sarebbe l’ideale per dare profondità al reparto avanzato, che ha in Correa il suo punto debole. Ecco, se l’Inter riuscisse a liberarsi dell’argentino dal “fisico di cristallo” e riuscisse a ingaggiare il bomber “tutto corsa e muscoli” del Borussia M'gladbach, farebbe il salto di qualità. Tenendo conto che Džeko non è eterno, anche se a 36 anni risulta ancora oggi decisivo, Lukaku e Lautaro avrebbero un collega con cui dialogare. Però lo United sembra essere in pole position per quanto riguarda l’acquisto del giovane vicecampione del mondo. Considerando che l’Inter non ha troppa disponibilità economica, come potrebbe pareggiare la base d’asta che parte da 20 milioni di euro?

Ripercorrere le orme del padre, e perché no, fare meglio

Per convincere Marcus Thuram a vestire nerazzurro bisognerebbe puntare sulla sua voglia di ripercorrere le orme del padre, che proprio in Italia vinse più di qualche trofeo. Lilian con le maglie di Parma e Juventus – non va dimenticato – conquistò tutto quello che c’era da conquistare. Dallo scudetto passando per la Coppa UEFA: salì sul tetto d’Italia e d’Europa più che meritatamente. E se ci riuscisse anche Marcus? E se addirittura facesse meglio? Questo scenario potrebbe stuzzicare non poco l’attaccante francese, che ha una gran voglia di mettersi alla prova giocando per un club di spessore e in un campionato interessante come la Serie A. E l’Inter che ha voglia di tornare a essere grande, guardando tutti dall’alto al basso come un paio di stagioni fa, lo accoglierebbe a braccia aperte.