Arbitro picchiato nel Lazio, l'Aia sciopera

Pubblicato il 12 novembre 2018 alle 16:51:57
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Michele Nardi

L’Aia ha deciso per lo sciopero. Gli arbitri non scenderanno in campo nel week end in tutte le categorie dilettantistiche del Lazio: la decisione arriva dopo l’aggressione di un fischietto in occasione della gara del campionato laziale di Promozione tra Virtus Olympia Roma San Basilio e Atletico Torrenova 1986.

Lo ha annunciato il presidente Marcello Nicchi: “Una presa di posizione forte e decisa per sollecitare un momento di riflessione da parte di tutti ma anche dell'opinione pubblica sul tema della violenza nel calcio. Ieri si è consumato l'ennesimo episodio di violenza ai danni di un arbitro che era stato designato per la direzione di una gara del campionato Promozione del Lazio, regione dove si sono registrati già otto casi dall'inizio della stagione sportiva - recita la nota dell'Aia - Nella circostanza il giovane associato è stato aggredito selvaggiamente e costretto a ricorrere a cure mediche urgenti di pronto soccorso ospedaliero, dove è tuttora ricoverato". Nicchi fa sapere che "si valuteranno nuove e analoghe iniziative al verificarsi di ogni ulteriore episodio di violenza grave.

Il presidente della Figc Gabriele Gravina commenta così la scelta dell’Aia: “Si tratta dell'ennesimo brutto episodio, testimonianza di una cultura che dobbiamo cambiare. Chi fa questi gesti non può far parte del nostro mondo. L'appello della mamma di questo ragazzo e di tutti gli arbitri aggrediti non resteranno inascoltati. Studieremo provvedimenti ancora più drastici per fermare questa deriva, arrivando fino all'esclusione dei club qualora dovessero emergere delle responsabilità”.

La Lega B “esprime la più convinta solidarietà all'Aia, al suo presidente Nicchi e a Riccardo Bernardini, l'arbitro che domenica è stato vittima di una vile e inaccettabile aggressione che nulla ha a che vedere con il mondo dello sport. L'obiettivo primario dei nostri comportamenti e delle nostre azioni deve essere quello di eliminare quanto prima e del tutto questi episodi dal calcio”.