Rio 2016, volley: lacrime Italia, trionfa il Brasile

Pubblicato il 21 agosto 2016 alle 21:26:32
Categoria: Notizie Volley
Autore: Redazione Datasport.it

L'Italia del volley è in lacrime. I ragazzi di Blengini si arrendono 3-0 al Brasile nella finale del torneo maschile dei Giochi di Rio 2016, mettendosi al collo la medaglia d'argento: nella bolgia del Maracanazinho i padroni di casa si impongono 25-22, 28-26, 26-24 e condannano la nazionale azzurra alla terza finale olimpica persa della sua storia. Applausi comunque per Zaytsev e compagni, che regalano alla spedizione azzurra il 28.o e ultimo podio.

Niente impresa, la maledizione continua: è ancora il Brasile, come dodici anni fa, a negarci il primo trionfo olimpico nel volley maschile. Vincono meritatamente gli uomini di Bernardinho, alla quarta finale consecutiva dopo le due perse contro Stati Uniti e Russia, e salgono per la terza volta sul gradino più alto del podio ai Giochi. E pensare che gli azzurri erano partiti bene, balzando subito sul 4-1: i padroni di casa però ci mettono poco ad ingranare e con un break di 7-0 ci sorpassano a metà set, volando sul 12-16. La Torcida si infiamma, i ragazzi di Blengini riescono a tornare fino al 21-23, ma un ace di Lucarelli ci spezza le gambe. Nel secondo il copione è praticamente lo stesso: l'Italia inizia di nuovo bene, resiste fino al 9-7 ma poi si blocca lasciando il fianco alla rimonta avversaria (11-14).

Stavolta però l'Italia non perde la bussola, ma anzi recupera, impatta sul 19-19 e tiene il fiato sul collo ai brasiliani fino ai vantaggi annullando anche due set ball: orgoglio degli azzurri che conquistano due set point e il match potrebbe svoltare, ma Wallace e l'errore di Giannelli ci spengono l'illusione, un muro su Zaytsev e un ace di De Souza fanno il resto. E' 2-0 e nel terzo diventa tutto più difficile per la formazione di Blengini: vietato sbagliare e il Brasile è bravo a sfruttare questa pressione, rimanendo sempre alle spalle degli azzurri e mettendo la freccia sul 17-17. Da segnalare una decisione discutibile dell'arbitro che manda su tutte le furie gli azzurri, che perdono l'ultimo granello di lucidità: Blengini chiama timeout, ma è troppo tardi. Il muro di Lipe ci piega, l'appuntamento con l'oro olimpico è rimandato.