Sport in lutto: è morto Muhammad Ali, icona del Ventesimo secolo

Pubblicato il 4 giugno 2016 alle 09:08:20
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

È morto Muhammad Ali. L'ex pugile, campione del mondo dei pesi massimi e oro olimpico a Roma 1960, leggenda e icona della boxe e dello sport mondiale si è spento nella notte in un ospedale di Phoenix, in Arizona: aveva 74 anni e dal 1984 soffriva del morbo di Parkinson, malattia che ne ha segnato profondamente gli ultimi trent'anni di vita. L'ex Cassius Clay era stato ricoverato giovedì per problemi respiratori: questa volta "il più grande" non ce l'ha fatta. A diffondere la notizia è stata la famiglia, con una nota.

Fra le pagine più importanti del Ventesimo secolo c'è sicuramente quella dedicata a Muhammad Alì, "la farfalla", che nel 1964 si convertì all'Islam abbandonando il nome Cassius Clay: proprio durante gli anni '60 il pugile divenne un simbolo per il movimento di liberazione dei neri negli Stati Uniti impegnandosi nelle lotte di Malcom X e Martin Luther King, arrivando anche a rifiutare di arruolarsi nell'esercito durante la Guerra in Vietnam ("i Vietcong? Nessuno di loro mi ha mai chiamato negro"). Pagherà con tre anni e mezzo di carcere e vedendosi togliere la cintura dei massimi.

La sua ultima uscita pubblica risale allo scorso 9 aprile, a Phoenix per la cena delle Celebrity Fight Night. Memorabile e toccante l'apparizione nelle vesti di tedoforo ad Atlanta 96, mentre sul ring resteranno scolpiti i duelli epici, fra gli altri, con Joe Frazier e George Foreman. Su tutti il match del 1974 ribattezzato "The Rumble in The Jungle", quando Ali riconquistò a Kinshasa, in Zaire, la cintura che gli era stata tolta nel 1967. E ora lo sport piange la sua scomparsa, a partire da Myke Tyson: "Dio è venuto a prendersi il suo campione".