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A Segrate boxe spettacolo con Bindar star e molti giovani promettenti.

Pubblicato il 13 maggio 2025 alle 18:00
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

 

A Segrate boxe spettacolo con Bindar star e molti giovani promettenti.

Pubblico entusiasta. Vincono anche Negroni, Rossi, Setaro, Soufiane, Momo, Kone e Zanoli. Nessun rappresentante del comune alla riunione.

di Giuliano Orlando

SEGRATE. Nel giro di un mese, il palazzetto dello sport ha ospitato due riunioni di pugilato, offrendo uno spettacolo molto gradito dal numeroso pubblico, per la maggiori parte composto da giovani a conferma del recupero che la noble art sta ottenendo, in particolare per la campagna delle palestre contro il bullismo. Tutto questo grazie alla Segrate Boxe di Segrate e la Danger Pro Motion di Simone Verdicchio, nel doppio ruolo di maestro e organizzatore, per assicurare attività ai pugili della sua scuderia. Il pubblico in entrambe le manifestazioni ha gradito e applaudito i protagonisti, che hanno dato il meglio. Compresa la parte dilettantistica che ha mostrato il futuro della disciplina con qualche giovanissimo che lascia intravvedere qualità assai promettenti. In questa rassegna di sport, pubblico e spettacolo, si notava l’assenza assoluta di rappresentanti del comune. Un segnale allarmante, addirittura controcorrente, in un momento dove lo sport è la locomotiva contro la violenza gratuita che pervade troppi giovani. La boxe è all’avanguardia in questa battaglia, essendo disciplina formativa e terapeutica. La Boxe Segrate del maestro Gianluca Mulas, ne è un esempio forte. Mulas, un passato da pugile e un presente esemplare per la passione che dimostra, confortata dalle numerose famiglie che affidano i propri figli all’insegnante per formarli nella crescita, infondendo quelle sicurezze che spesso mancano ai giovani. I suoi due figli praticano la boxe con notevole successo. Il clou della riunione era riservato al superleggero Alex Bindar (5), 21 anni, ai vertici già nel settore giovanile, campione italiano schoolboy (2017) e youth (2020) titolare agli europei a Budva in Montenegro, quando militava nell’Accademia Boxe Cremona, del maestro Paolo Garavelli, entrato giovanissimo in palestra per difendersi dal bullismo di coetanei violenti. Passato alla Danger, sul podio agli assoluti 2023 a Chianciano, e campione italiano U22 a Mondovì. Il passaggio da pro sotto l’ala di Simone Verdicchio lo sta portando rapidamente verso la sfida tricolore. Il primo vero ostacolo era rappresentato da Darwin El Badauy (3-4-2), 27 anni, residente a Rivoli, nel 2021 campione piemontese, presente agli assoluti di Avellino 2021. Fattosi apprezzare per la boxe veloce e un ottimo gioco di gambe. Emblematico il successo sul fino ad allora imbattuto Biagio Grimaldi, nel 2023 a Merate. In palio il Mediterraneo WPBF superleggeri, una giovane sigla. La sfida è andata oltre le attese per merito di un Bindar superlativo. Ha dominato con una varietà di temi offensivi, schivate e rientri, serie sopra e sotto, gioco di gambe, il tutto con grande eleganza. El Badauy non ci ha capito nulla. E’ ricorso all’orgoglio e 5alle sue qualità di incontrista, tutto inutile. Contato già al primo round, ha sofferto e resistito al limite dell’incredibile e bene ha fatto l’arbitro Paolo Giovanni al settimo round, dopo l’ennesimo conteggio e dire basta. Per El Badauy una sconfitta pesante, per Bindar il segnale di una crescita importante, mostrando una boxe musicale tanto è elegante. Soddisfatto il suo maestro Verdicchio: “Il costante miglioramento è il frutto di un lavoro pazzesco, che Alex porta avanti giorno dopo giorno. La sua applicazione è incredibile. Da perfezionista non è mai contento. In palestra è l’esempio per tutti. Frequenta l’università, sempre seguito dalla famiglia. Ha superato bene il primo ostacolo, adesso l’aspetta la prima trasferta all’estero a giugno in Inghilterra. Affronterà Arnei Dawson, giovane imbattuto (6) di 22 anni, un longilineo alto 1.80, bella sfida tra due pugili ambiziosi e validi. Alex gioca fuori casa, ma proprio questo è importante per capire come reagirà in tale situazione. Io sono fiducioso, ma il responso lo avremo sul ring”.                                                                                                                                                                     Il piuma Nicolò Setaro (7-2), pro dal 2023, 24 anni, di Sesto S. Giovanni, che si allena alla gloriosa Rocky Marciano di Cinisello Balsamo, passato ad una nuova gestione. Il gym dove nel 1994, Biagio Pierri scoprì e fece crescere un certo Roberto Cammarelle. L’avversario è Estefano Guerini (1-2-2), nato a S. Domingo, nazionalizzato italiano, vive a Savigliano in Piemonte. Nel 2023 ha battuto per Ko il ligure Bruno Zambardino, molto quotato. In avvio Guerini appare spavaldo e attacca con successo, mentre Setaro studia l’avversario. Cambia tutto al terzo round quando Setaro aziona le leve più lunghe e mette in crisi Guerini, costretto al primo conteggio. Il resto del match è a senso unico e finisce alla sesta con la resa di Guerini ormai incapace di difendersi. Prosegue la striscia vincente del peso mosca Vincenzo Rossi (5), allenato da Francesco Liotti ad Abbadia Lariana. Per la verità l’inglese Saidani Badisse al debutto, origini algerine, è poca cosa. Bastano quattro pugni di Rossi (33 anni) e la sfida finisce prima che suoni il gong conclusivo del round iniziale.  Gioca in casa il superleggero Mesrar Soufiane (1) marocchino di 25 anni, allievo del maestro Mulas (Boxe Segrate) col quale ha svolto attività da dilettante. Lo scorso mese, sempre a Segrate ha spedito KO l’inglese residente in Spagna, Calvin Jordan Carruthers al terzo round. Di fronte un altro inglese, Christie Kai Nichilas, al debutto. Il match è stato a senso unico, ma per onestà debbo dire che la vittoria giunta per abbandono al quinto dei sei round previsti, è frutto della differenza atletica a favore di Soufiane, che ha portato ottimi colpi privi di potenza.  Per contro, il pugile di casa sempre in attacco, rendeva vana l’offensiva, per linee esterne e non chiudendo il colpo. Quando lo ha fatto ha costretto l’inglese alla resa.  Il plastico superwelter Joseph Negroni (6), altro allievo  di Verdicchio, solito sul ring col supporto di un gruppo musicale, ha sbrigato la faccenda in poche battute, come aveva fatto lo scorso mese, sempre a Segrate. L’inglese Les Byfield (10-4-1), pro dal 2015, sulla carta avversario impegnativo, vista la lunga esperienza di ring, si è dimostrato una tigre di carta. Ai primi pugni di Negroni è andato giù e quando si è alzato, gambe malferme, si è capito che la resa era prossima. Infatti, sulla scarica successiva, è planato al tappeto in via definitiva.  Per tornare alla vittoria, il piuma Yuri Zanoli (4-18-1), pro dal 2021 ha dovuto attendere due anni e mezzo. L’ultimo segno più, datava dal 3 dicembre 2022. Quando sul ring di Vienna, sorprendeva il locale Sergio Odabai, spedendolo al tappeto al primo round. Dopo, ha raccolto undici sconfitte, spesso ingenerose, visto il temperamento da fighter. Stavolta il successo sullo spezzino Matteo Petriccioli (4-3), 28 anni, generoso e applaudito, è un mezzo regalo. Il pari sarebbe stato perfetto. Al superwelter milanese Giacomo Licheri (0-2), 28 anni della Hermes, un passato da kick fino al 2018, in fatto di avversari non scherzano. Dopo Alcantara al debutto, questo Yaya Kone (4-2), pro dal 2023, nato in Costa d’Avorio, giunto in Italia nel 2012, residente a Parma, dove si allena, dopo un periodo a Milano, nel gym di Fragomeni, non era un test facile. Semmai il contrario. Kone non è un modello di stile, ma ha polmoni a mantice e attacca senza soluzione di continuità. Nella foga colpisce anche sotto la cintura, ma non lascia il tempo delle repliche all’avversario. Così ha fatto contro Licheri, più composto e preciso ma sempre in retromarcia per non farsi travolgere. L’arbitro Enrico Licini è stato abile nel valutare i pugni sotto la cintura e quelli sopra. La vittoria di Kone non fa una piega. Per il debutto del welter Mohamed Amine Abdallah, algerino, già allievo di Augusto Lauri a Varese, è stato scelto il nigeriano Osamwonyi Efe (1), 31 anni, residente a Rosolina Mare nella provincia di Rovigo, dove lo scorso giugno, ha battuto il frusinate Luigi Mantegna (3-114-2) attuale recordman italiano in negativo, attivo dal 2006, sulla soglia dei 49 anni.  L’ospite, molto muscolato è partito all’attacco, poco curandosi della difesa. Calcolo sbagliato, perché dopo la sfuriata iniziale, è stato raggiunto dalle repliche precise di Abdallah, che hanno fatto breccia sulla resistenza di Efe, che ha vinto per kot al terzo tempo.  Perfetto come è ormai abitudine, il commissario di riunione Alessandro Lelli. Annuncer di alta qualità come Valerio Lamanna. Tutto il meglio. Il presidente della Lombardia, Massimo Bugada, ha fatto sapere che la prossima settimana saranno a Milano le nazionali del Belgio e dell’Ungheria, guidate dai tecnici Raffale Bergamasco ed Emanuele Renzini, già allenatore della nazionale italiana. Terranno allenamenti e confronti con pugili del Nord Italia.                                                                                                                                                 Tornando all’assenza dei responsabili della giunta di Segrate alle manifestazioni di pugilato, mi sono documentato sull’assessore allo sport, scoprendo che la dottoressa Giulia Maria Vezzoni, che ricopre tale carica, facendo parte della lista civica del sindaco Paolo Micheli, ha un curriculum con i controfiocchi e l’assenza mi ha sorpreso non poco. Leggo che dopo il liceo scientifico ha preso la laurea magistrale in medicina e chirurgia all’Università di Parma nel 2017 a 25 anni, decisamente precoce. Non solo, una lunga permanenza negli scout sia a Segrate che a Parma. Ma quello che più mi ha colpito favorevolmente è la missione di volontariato in Burkina Faso nel 2012 a soli vent’anni. E poi in Tanzania. Conoscendo la situazione in quelle terre, gli stessi missionari cercano il recupero dei giovani anche con le palestre di pugilato. Per questo sono sicuro che alla prossima riunione la vedremo presente. Non solo, una visita alla Segrate Boxe del maestro Gianluca Mulas, potrebbe risultare utilissima per capire il mondo della boxe, una delle più antiche discipline olimpiche, che Sant’Agostino consigliava, ritenendo molto meno pericolosa una sfida a pugni, delle pugnalate. Non solo, contrariamente a quanto qualcuno ancora ritiene, non viene rotto il naso a nessuno. 

Giuliano Orlando