*/
Rozzano accorre al Palasport per festeggiare e abbracciare Daniele Scardina.
L’evento trasmesso oggi su DAZN. I risultati della riunione.
di Giuliano Orlando
Rozzano, 41.000 abitanti, è una delle numerose appendici di Milano, collocato nella zona sud, le cui origini risalgono a prima dell'anno Mille, come dimostra l'esistenza della Chiesa di San Biagio. Alla fine del 1700 era già identificato come comune con un proprio apparato amministrativo, ufficializzato nel 1859. Collocato in aperta campagna, tra boschi e campi, col Naviglio che lo costeggia, nel mezzo delle autostrade A7 e A1, la prima che porta a Genova, mentre la seconda ovvero l’Autostrada del Sole, attraversa l’Italia e arriva a Napoli. A Rozzano non mancano le problematiche legate al mondo della delinquenza. Nel 2024, al quartiere dei Fiori, zona centrale, è stata istituita dalla prefettura una zona rossa, per salvaguardare la sicurezza dei locali. Ma Rozzano è anche tanto altro e non certo in negativo. Senza scomodare lo scrittore Jonathan Bazzi, rozzanese di nascita, l’autore del libro “Febbre”, che racconta la sua infanzia tra mille difficoltà e anche la battaglia per vincere i pregiudizi, a Rozzano funziona una storica palestra di pugilato, dove ragazze e ragazzi apprendono non solo a tirare pugni ma a maturare e screscere nel segno del rispetto e della disciplina.
A formare donne e uomini. C’è pure un palazzetto intitolato a Salvatore La Serra. L’altra sera la struttura ha fatto il ‘sold out’, come usa adesso, anche se l’esaurito resta più semplice e comprensivo. L’evento aveva il sapore dell’affetto e dell’amore verso Daniele Scardina, nato a Rozzano e diventato campione del ring apprendendo la noble art nella Palestra Domino, in quel tempo in Via dei Missaglia, non lontano dalla coda di Rozzano. Oggi i locali del gym, sono all’interno della casa del quartiere Gratosoglio, sempre alla periferia Sud di Milano. La palestra Domino è una delle poche opportunità sportive in un territorio con pochi servizi e tanto disagio giovanile. L’appuntamento di sabato sera è stata l’occasione di incontri e momenti indimenticabili. Alternati con un sincronismo incredibile. Registi assoluti e impareggiabili Pino Caputo, il maestro della Domino e in particolare Alessio Taverniti, il titolare della Scuola di Pugilato Testudo a Cernusco sul Naviglio, dove tra gli altri si allena Diego Lenzi, il giovane e promettente supermassimo che il 5 dicembre combatterà al Teatro Principe di Milano.
Tutto questo per dare un senso concreto alla battaglia che Scardina conduce dopo l’incidente del 28 febbraio 2023. Quando venne colpito da un'emorraggia cerebrale al termine di un allenamento nella palestra di Buccinasco. Trasportato in codice rosso in ospedale, subito sottoposto ad un delicato intervento al cervello. Esce dal come dopo oltre un mese e da quel momento con l’apporto della famiglia, mamma Mariella e il fratello Giovanni, su tutti, inizia un altro incontro fuori del ring, non meno difficile delle battaglie sostenute con i guantoni. Il ragazzo brillante e dotatissimo che univa il ruolo di pugile a quello di grande catalizzatore sia del pubblico femminile che della musica rap, i cui protagonisti non mancavano mai alle riunioni dove combatteva, è costretto all’immobilità, dovendo ricostruire tutto il sistema muscolare, come un bambino uscito dalla culla. Uno scherzo assurdo e di pessimo0o gusto del destino, per questo atleta che nel 2020 a “Ballando con le stelle” conclude ai vertici della classifica con la ballerina Anastasija Kuz'mina, dimostrando eleganza e sensibilità ritmica notevole.
Daniele, che dal ring aveva ottenuto successi e titoli, vestendo la maglia azzurra da dilettante, che da pro tra il 2015 al 2022, aveva combattuto e vinto negli USA, ad Haiti e nella Repubblica Dominicana, oltre che in Italia, a fronte di venti vittorie e una sola sconfitta, si trovava in fondo al tunnel, con una luce fioca che appariva molto lontana. A quel punto le scelte erano due: arrendersi al destino o combattere col coltello fra i denti, essere un Sandokan del presente, perché non puoi alzare braccia quando il tuo cervello è lucido e ti vieta la resa. Inizia così la battaglia in apparenza pazzesca che giorno dopo giorno, gli riconsegna parti infinitesimali dei tesori di vita che gli ha tolto in una giornata maledetta. A inizio 2025, per la De Agostini, pubblica la sua autobiografia “King Toretto. La mia storia di vittorie e KO dentro e fuori dal ring”. Lo presenta nella libreria in Piazza del Duomo, mostrando i primi incredibili miglioramenti. Pubblico straboccante e commozione a non finire. Daniele ringrazia e da appuntamento per il secondo step di questa scalata all’Himalaya che gli alpinisti chiamano la montagna del Diavolo, mentre lui è deciso a tramutarla di un traguardo positivo e storico.
Ed eccoci all’appuntamento della scorsa serata al Palazzetto di Rozzano, presenti oltre 2000 spettatori accorsi per dirgli Ti vogliamo bene, devi vincere questa battaglia”. Daniele si è presentato veramente in grande forma, ancora più vicino al recupero totale. Ha iniziato a muovere i primi passi e ha ringraziato gli amici con linguaggio chiaro e preciso, nonostante la commozione, che gli chiudeva la gola: “Grazie amici, questa dimostrazione di affetto è la migliore medicina per la mia completa riabilitazione. Con la mia splendida famiglia al fianco ,gli stimoli si moltiplicano ogni giorno. Ogni passo è una vittoria e sono ben deciso a vincere la corsa fino al traguardo”. Attorno a Daniele, tutta l’amministrazione di Rozzano, dal sindaco Mattia Ferretti all’assessore allo sport Marco Paolini, dal presidente del Comitato Lombardo Massimo Bugada alla consigliera Carlotta Righini, dalla influencer Giulia Donatella nel ruolo di presentatrice. Al sottoscritto, che conosce Daniele dai tempi del debutto sul ring, il gradito compito di ricordare una carriera più che brillante, ma anche la certezza che al prossimo appuntamento, questo indomabile guerriero confermerà che la promessa di presentarsi in piedi sarà mantenuta.
La parte agonistica è stata una maratona di ben undici match dilettantistici e tre pro. Grazie al Commissario di riunione Giuseppe Speranza, ho avuto i nomi e gli esiti di tutti i confronti. Al femminile: Tucci (Testudo) batte Berneri (Apot), Bruschi (Domino) batte D’Addario (Company), Bossi (Domino) batte Saccuzzo (Testudo), Camarda (Domino) e Palazzo (Scaligera) pari. I confronti maschili. Stanzione (Domino) e Annunziata (KBK) pari, Balzano (Fitsquare) batte Trovato (Company), Popa (Spartan) batte Marasco (Domino), Pezzali (Domino) batte Abdelrahman (Rozzano), Orbani (Domino) e Purpua (Spartan) pari, Gianoli (Domino) batte Ortuani (Gold Accademy) considerato il più bel match in maglietta, Pasqualetti (Apot 1928) batte Tentori (Oggi sport). Tre sfide pro. Nei mediomassimi, debutto positivo di Matteo Frison (Boxing Team Gladiator) dal gran fisico, vincitore del brevilineo siciliano Ignazio Di Bella (2-56) della GBC Promotion), 42 anni, un fisico improbabile, ma la furbizia dell’esperienza, svolgendo il ruolo di collaudatore con dignità, raccogliendo sconfitta e applausi in contemporanea.
Tra i supermedi, Daniele Reggi (12-1-1), 27 anni, pro dal 2022, della Testudo e Omir Rodriguez (15-31-1), 32 anni, pro dal 2013, panamense di stanza a Cordoba in Spagna, è stata lotta selvaggia, spettacolare anche se disordinata. La generosità è risultata la costante. Il pari il risultato più equo, ma i giudici hanno scelto il pugile di casa. Con una certa curiosità ho seguito il medio ucraino Olek Frolov (7-0-1), 21 anni, pro dal 2021, debuttando a Kyev, poi sempre fuori patria, vincendo in Turchia, pareggiando in Belgio nel 2023l contro Lee Ingelrest, che era imbattutto, nel 2024 approdo in Italia, col gemello Pietro (12-2) presente al Grand Prix WBC a Ryad. Olek aveva di fronte il colombiano Miguel Vasquez (6-3), 23 anni dalla muscolatura impressionante. Inizio prudente per entrambi, poi il miglior tasso tecnico di Olek comincia a fare la differenza, che si amplia nel secondo round e si conclude nella terza con un KO spettacolare. Il montante destro dell’ucraino arriva al mento di Vaquez, che stava avanzando, dando all’impatto maggiore potenza. Lo sfortunato colombiano, ha tentato di alzarsi prima del 10”, nulla da fare. Il team ucraino da un paio d’anni risiede nella bergamasca, alla ricerca di una collocazione definitiva e pensare anche alla nazionalità tricolore. E’ tutto e non è poco, in una serata che ha dato il suo contributo affettivo a Dany Scardina, guerriero indomabile con la capacità di rialzarsi quando in troppi profetizzavano la fine di un sogno. Il cuore della serata verrà trasmesso lunedì sera su DAZN.
Giuliano Orlando