Pugilato: Alberto Brasca nuovo presidente federazione

Pubblicato il 19 gennaio 2013 alle 21:20:26
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

Nel salone del Lyrick Theatre di Santa Maria degli Angeli ai piedi di Assisi, si sono svolte le votazioni per sostituire alla guida della FPI, Franco Falcinelli in carica da tre legislature. Il presidente uscente, non esce dal mondo del pugilato, semplicemente percorre la strada dell’AIBA, l’associazione mondiale, decisa a dare una svolta epocale alla disciplina. Falcinelli è il presidente europeo e il vice mondiale.

Le votazioni hanno chiarito subito che la politica scelta da Gualtiero Becchetti, del tanto peggio tanto meglio, denunciando un risentimento decisamente forte nei riguardi del Consiglio uscente, di cui ha fatto parte come consigliere dal 2001 al 2009, non ha pagato. I fatti, per correttezza di informazione, hanno dimostrato che è stato trovato il colpevole. Un’impiegata, che il tribunale ha ritenuto colpevole di furto e che sta restituendo il maltolto. Becchetti era la mina vagante, avendo sfruttato la situazione contingente con una campagna a tutto campo via internet, usufruendo del sito Boxering.web per uso personale e contattando tutte le società, assicurando posti e riconoscimenti a profusione. Il sistema non ha funzionato. Al primo turno è risultato lo schieramento più debole: subito fuori. 

La sfida è proseguita tra i due ex presidenti, il dottor Alberto Brasca e il dottor Antonio Del Greco. Il primo sulla linea del presidente uscente, con qualche distinguo nei riguardi con l’AIBA, comunque molto competente in materia dilettantistica, avendo seguito come responsabile federale dell’attività internazionale tutte le grandi manifestazioni dai mondiali ai Giochi, mentre Del Greco, che è un alto funzionario della polizia a Roma, oltre ai gruppi sportivi militari, contava sulle società laziali. Al primo turno la distanza tra i due era limitata, ma il ballottaggio come nelle previsioni, ha favorito Brasca, la cui presenza negli eventi nazionali dilettantistici, è stata sicuramente più alta. Inoltre, ha nociuto a Del Greco, una certa distanza con le società, anche se la sua campagna, come quella di Brasca è risultata sempre corretta, sia nei toni che nelle sfumature.                           
                                                                                                                                  Con la vittoria netta di Brasca è assicurata la continuità politica di Falcinelli, senza per questo ignorare la situazione del professionismo, il punto debole italiano. La Lega Pro sta cercando di uscire da una stasi decennale, ma occorre un intervento federale chiaro e forte per creare i presupposti di una rinascita. Non solo, le WSB vanno aiutate a crescere in Italia, dove hanno ottenuto un buon riscontro di pubblico e la possibilità di dare lavoro ad un buon numero di pugili. Le fosche previsioni di Becchetti, sono state smentite dai fatti e dai numeri. Bocciando in toto una politica negativa. Adesso tocca al neo eletto Brasca creare un Consiglio Federale capace di operare nel segno di un moderato rinnovo, facendo tesoro del lavoro svolto e ascoltando chi lavora per il professionismo, come il gruppo di Andrea Locatelli, che porta avanti da tre edizioni la franchigia italiana. L’unico a trovare un grande sponsor quale Dolce & Gabbana e un’emittente di qualità come Sky, che dopo le WSB, metterà in onda alcuni europei professionisti. Un lavoro importante da non disperdere.