Proposta Supercoppa europea schoolboy-girl: sfida tra i campioni di Tbilisi e la Russia, assente alla rassegna continentale. L’Italia avrebbe quattro atleti sul ring

Pubblicato il 24 agosto 2019 alle 16:30:00
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport

L’assenza clamorosa della Russia agli europei schoolboy-girl, disputati a Tbilisi, la capitale georgiana, per la mancanza del visto di alcune atlete, attualizzando una situazione non proprio idilliaca tra le due nazioni, potrebbe tramutarsi in un’ ulteriore sfida di vertice, dando più visibilità alla più giovane delle categorie dilettantistiche. Il presidente EUBC Franco Falcinelli, sempre molto attento ad incrementare l’attività continentale, non è da escludere possa prendere in esame la nostra proposta di istituire una supercoppa degli atleti di 13 e 14 anni, visto che al momento l’AIBA non ha ancora calendarizzato la rassegna iridata.

La prima Supercoppa avrebbe una sua giustificazione, allestendo la sfida tra i campioni europei schoolboy-girl 2019 e la nazionale russa assente a Tbilisi, dando concretezza al vertice assoluto del settore. Come avviene in altri sport dal calcio al basket, dal volley al rugby. Il pugilato potrebbe partire proprio dagli scolari, che hanno dimostrato di essere in crescita esponenziale, da diverse stagioni. In Georgia, nonostante l’assenza della nazione dominante, erano presenti ben 30 nazioni, record assoluto. Tra i maschi sono giunti in finale 11 nazioni, otto delle quali (Georgia, Ucraina, Inghilterra, Armenia, Irlanda, Italia, Scozia e Azerbajan) hanno conquistato l’oro, contro le quattro (Russia, Irlanda, Georgia e Inghilterra) dell’edizione del 2018. Tra le “scolare”, presenti in finale nove nazioni, sei delle quali (Inghilterra, Italia, Ucraina, Irlanda Ungheria, e Cipro) premiate con l’oro. Nel 2018 furono in cinque.

Il bilancio globale di Tbilisi, conferma la forza d’assieme dell’Ucraina e dell’Irlanda, presente con ben 32 atleti, sulle 33 categorie ufficiali del torneo (20 maschili e 13 femminili), seguite dalla Turchia con 29 (19 M, 10 F), l’Italia con 20 iscritti (10 M; 10 F); 19 per Inghilterra (11 M; 8 F), Armenia (19 M), Ungheria (13 M, 6 F) e Georgia (15 M, 4 F), l’Azerbajan (16 M, 1 F) con 17 e la Romania (14 M). Queste le nazioni con più iscritti. Trenta quelle presenti nel settore maschile, diciotto nel femminile. Armenia, Croazia, Rep. Ceca, Estonia, Finlandia, Israele, Lettonia, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia e Slovacchia presenti solo con la squadra maschile.

In controtendenza Kosovo e Cipro, assenti tra i maschi, con una sola atleta. La cipriota Laila Abdullatif ha creato sensazione, vincendo l’oro nei 40 kg. superando prima l’irlandese McCrudden e in finale l’ucraina Mykhailiuk (3-2). Come era nei pronostici Georgia, Ucraina e Inghilterra hanno centrato la percentuale maggiore tra i maschi, confermando la tendenza precedente. Anche se Ucraina e Inghilterra hanno pienamente meritato il vertice maschile, la Georgia ha ottenuto non poche vittorie lungo l’europeo, determinate da giudici molto benevoli con i padroni di casa. Purtroppo il problema dei giudici e anche degli arbitri non è secondario, anche se a livello ufficiale,va tutto bene. Sotto le attese Ungheria, Bielorussia, Turchia e Romania rimaste ai piedi del podio più alto. Anche se hanno raccolto un oro ciascuna tra gli uomini, Armenia e Irlanda con 9 e sette semifinalisti speravano in un bilancio migliore.

Oltre le attese l’Italia, tornata all’oro maschile con Guglielman nei 62 kg. dopo quello conquistato nel 2016, mentre nel settore femminile la squadra guidata da Valeria Calabrese, è stata la sorpresa degli europei, con tre ori su tre finaliste e altri tre bronzi, un bilancio che ha posto l’Italia al secondo posto nella classifica di settore, preceduta dall’Inghilterra, 5 ori e un argento, la cui base è decisamente superiore all’Italia, dove le iscritte tra le schoolgirl non supera le 50 unità. Con queste poche iscritte ha raccolto sei medaglie. In particolare Valentina Marra (60 kg.) e Luisa Acconcia (57) sono giunte all’oro, rispettivamente con 3 e 6 incontri prima degli europei.

La terza azzurra vincitrice Maria Sannino (51 kg.) presente al torneo 2018, è stata una delle migliori degli europei. L’Inghilterra ha confermato di essere una compagine fortissima, con una preparazione che parte dalle scuole dove la boxe rientra tra le discipline praticate. Lo stesso criterio dell’Ucraina, che sperava con sette finaliste di raccogliere un bottino superiore ai due ori con la Kostryska (42) e la Mishchenko (44) , ai danni delle irlandesi O’Keefe e Lambe, entrambi per 3-2. Da segnalare che solo quattro nazioni hanno conquistato l’oro sia tra i maschi che le atlete: Inghilterra, Ucraina, Irlanda e Italia, una conferma per la prime tre, una novità per l’Italia. Nel settore maschile, la Georgia, nazione ospitante ha fatto la parte del leone, conquistando sette ori, tre argenti e 2 bronzi, davanti all’Ucraina (4-4-6) che ha perduti molti incontri di stretta misura in semifinale e l’Inghilterra (4-1-3). Con un oro a testa nei boy: Irlanda, Scozia, Azerbajan, Italia e Armenia, che aveva portato quattro pugili in finale.

Giuliano Orlando