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Polonia, Turchia, Inghilterra, Ucraina, Ungheria e Francia al vertice degli U23 a Budapest.

Pubblicato il 3 dicembre 2025 alle 12:12
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

 

Polonia, Turchia, Inghilterra, Ucraina, Ungheria e Francia al vertice degli U23 a Budapest. Per la FPI, il 13° posto (1 argento e quattro bronzi) è un trionfo. Il medio Rontani meritava l’oro.


di Giuliano Orlando

L’edizione europea U23 del 2025, ospitata al BOK Sports Complex di Budapest (Ungheria), maschile e femminile è andata in archivio, presenti 32 nazioni: Polonia, Svizzera, Slovacchia (SVK), R. Cechia (CZE), Romania, Lituania, Belgio, Georgia, Irlanda, Grecia, Germania, Azerbajan, Lettonia, Francia, Turchia, Ungheria, Olanda, Croazia, Bulgaria, Norvegia, Islanda, Ucraina, Finlandia, Austria, Romania, Scozia, Albania, Spagna, Galles, Israele, Inghilterra e Italia. Iscritti 174 maschi e 95 donne. Dieci le categorie di peso. L’Italia si è presentata con 9 atleti e 4 atlete. Maschi: 50 Attrattivo Salvatore; 55 Bouraouia Badr Eddine; 60 Alciati Tiziano; 65 Fiore Davide; 70 Harpula Cristian Karol; 75 Guidi Rontani; 80 Sarsilli Christian; 85 Ghilarducci Marwin; 90 Chime Dean Nwokedi. Le azzurre: 51 Vassallo Martina; 54 Grabucea Madaline; 65 Marra Valentina; 70 Saraiello Chiara. Dt Giovanni De Carolis, i tecnici Carmine Cirillo, Leonard Bundu e Sumbu Kalambay. Roberto Calandra (fisioterapista). Dominatori sul fronte maschile l’Inghilterra (2-1-0) e la Francia (2-0-1) seguite da Bulgaria (1-2-0), Ucraina (1-1-2), Turchia (1-1-1), Azerbajan (1-0-2), Romania e Ungheria (1-0-0), quest’ultima favorita in finale dai giudici nei 75 kg. che hanno beffato il nostro Guidi Rontani, autore di un grande torneo, con tre vittorie importanti.

Prima il greco Panagiotis, poi il georgiano Natrochvili e in semifinale, battendo il gallese Holley, risalendo dallo svantaggio determinato da un richiamo ingiusto dell’arbitro francese, sfacciatamente favorevole al gallese. In finale dopo un avvio difficile, si riscattava nella seconda tornata costringendo Gemes ad una difesa affannosa. La terza risultava confusa, in quanto il magiaro legava in continuazione, vietando a Rontani di boxare. Ugualmente l’azzurro aveva colpito di più e meritava il round e la vittoria. Purtroppo quattro giudici sceglievano il pugile di casa. Un 3-2 beffardo e ingiusto. Tra l’altro il magiaro era entrato in finale per squalifica del polacco Urban (tre richiami) che era in vantaggio ai punti. Il responsabile della nazionale magiara è Emanuele Renzini, che ai Giochi di Parigi, guidava l’Italia. Esonerato dal presidente della FPI, dopo i deludenti risultati dell’Italia. Con l’Ungheria si sta prendendo quelle soddisfazioni mancate in casa e nel caso ai nostri danni. Il mancato oro, ha fatto retrocedere l’Italia al nono posto. Nel settore femminile assente il tecnico preposto Giulio Coletta, due bronzi conquistati dalla romana Vassallo (51), 19 anni appena compiuti e dalla ventenne carabiniera Marra (65) finita alla pari con la romena Sebe. Non hanno evitato di finire nella parte bassa del medagliere, dodicesima sulle 14 nazioni giunte a podio, precedendo solo Slovacchia e Georgia con un solo bronzo.

La scelta tecnica di portare all’U23 tre atlete molto giovani, la Grabucea (54) ha 19 anni, lasciando a casa titolari azzurre più esperte, mi resta poco comprensibile. Il settore femminile ha visto trionfare una Polonia incontenibile capace di conquistare un poker d’oro e tre bronzi. La squadra presente in nove categorie, ha lasciato fuori dal podio solo la Krowka, eliminata all’esordio dall’esperta romena Sebe, già sul podio agli europei EUBC. Le vincitrici polacche Kuczewska (51), Szeremeta (57), Marcinkowska (70) e la Koterska (80) non sono una novità ai vertici assoluti. La Norvegia, presente con due sole atlete ha centrato l’oro con la favorita Hofstad (75), rivale in questa stagione della nostra Melissa Gemini, con un bilancio di tre vittorie una sconfitta. Il trionfo polacco e la doppietta turca, con Nurselen (48) e Nilay (54), comunque inferiore alle attese, ha lasciato le briciole alla concorrenza. Un oro a testa per Ucraina (1-2-1), Inghilterra (1-1-1) e a sorpresa per l’Ungheria (1-1-0) in questo caso meritato con la bionda Szira nei +80, che ha letteralmente demolito la turca Hikmetgul, favorita dai pronostici. Classifica corta con solo 6 nazioni all’oro, 10 in finale e 14 a podio. Tra i vincitori si sono distinti gli inglesi Wallace (80) e Thomas (+90), i due francesi Gaucher (55) e Tadah (85) dagli stili opposti.

Il primo boxa di rimessa, velocissimo a toccare e sparire dalla vista del rivale. Tadah è un brevilineo di colore, ipermuscolato che conosce solo la marcia in avanti. Al momento i risultati gli danno ragione, a gioco lungo, potrebbe pagare pedaggio. Di ottimo livello l’azero Mamedov (50) come l’ucraino Kuzmenko (65). Il bulgaro Rosenov (60) ha confermato abilità e mestiere. Il resto non ha incantato. In casa Italia, Attrattivo (50) è uscito all’esordio contro l’azero vincitore del torneo, idem Bouraouia (55) contro lo scozzese Cullen, anche Alciati ha trovato nei quarti il vincitore della categoria, il bulgaro Rosenov, battuto nettamente. Buona impressione ha destato il romano Fiore (65), nel giro azzurro dagli school boy. Due vittorie e disco rosso in semifinale con l’ucraino Kuzmenko. Deludenti Harpula (70) stoppato subito dall’israeliano Novikov e Sarsili (80) battuto dall’austriaco di colore Aimuufua. Altra uscita all’esordio per Ghilarducci col turco Bedirhan. Il secondo bronzo lo trova Chime (90) longilineo di colore dalle braccia infinite. Debutta bene contro il modesto ucraino Rybalco, poi si lascia battere dal tedesco Lebowski, niente di straordinario. Non ho capito i complimenti a Chime. Non ha conquistato il bronzo, ma perso l’opportunità di arrivare in finale. Conti alla mano una prestazione generale al disotto delle attese, visto che nel medagliere siamo 12° nella parte bassa.                                                                                                                                                                                        

 Lascio il commento alle dichiarazioni ufficiali. “Sono veramente orgoglioso di far parte di questa Squadra, di ogni ragazzo che ne fa parte – le dichiarazioni del DT Giovanni De Carolise tutti hanno messo il massimo dell’intensità e della meticolosità, sia dentro che fuori dal ring. I ragazzi hanno messo più del cento per cento e, a prescindere di come sono andati i risultati e soprattutto la finale di oggi, sono veramente soddisfatto. Ringrazio lo staff che ha fatto un ottimo lavoro e la Federazione che ci ha supportato. Questi ragazzi ci toglieranno grandi soddisfazioni in futuro”.                                                                                                                                                

Le parole del Presidente della Federazione Pugilistica Italiana Flavio D’Ambrosi: “Altre cinque incoraggianti medaglie dal Club Azzurro. Ai Campionati Europei Under 23 la Squadra Azzurra ha ottenuto quattro Bronzi e un Argento. Dal 1° gennaio ad oggi, sono ben 36 i podi conquistati dalle Squadre Azzurre, maschili e femminili, nei vari Campionati Europei, Mondiali e nella Coppa del Mondo. Peraltro, tali ottimi risultati potrebbero essere incrementati in virtù dei prossimi Campionati Europei Under 17. Le performance delle Squadre Azzurre inducono all'ottimismo sulla presente e futura competitività del pugilato italiano e sulla lodevole capacità delle società e dei tanti tecnici che quotidianamente, nelle loro palestre, forgiano i giovani talenti costruendo il futuro della nobile arte italiana. Da tempo sostengo che i tecnici e i maestri italiani sono tra i migliori al mondo. Lo dicono i risultati e la nostra tradizione. La stessa eccelsa qualità la si riscontra nello Staff Tecnico delle Squadre Azzurre - composto anche da ex grandi campioni - capitanato dal Direttore Sportivo Biagio Zurlo e dal Direttore Tecnico Giovanni De Carolis. Nonostante la partenza in salita, dovuta alla riorganizzazione delle Nazionali ed al significativo ricambio del parco atleti, le Squadre Azzurre sono competitive e pronte ad affrontare le sfide future".                                                                                                                                                                          

A questo punto mi chiedo, se finendo nella parte bassa del medagliere i toni sono così trionfali, nel caso la squadra avesse compiuto un vero salto di qualità, cosa avrebbero scritto? Insisto. Dei 9 azzurri, ben cinque sono usciti all’esordio, stessa sorte per due delle quattro azzurre, sette su 13 fuori all’esordio. Oltre mezza squadra subito out. La gente legge i risultati e capisce che raccontate più fumo che arrosto.. Un pessimo servizio. Invece di illustrare il torneo nel dettaglio come ho fatto io, usate esclamativi fuori dalla realtà. In fondo niente di nuovo sotto l’ombra. Visto che il sole è riservato alle altre nazioni.

Giuliano Orlando