Poker, World Series: Dario Sammartino arriva secondo, vince 6 milioni di dollari

Pubblicato il 17 luglio 2019 alle 19:25:47
Categoria: Notizie altri sport
Autore: Gabriele Grizzuti

Dario Sammartino è vice campione del mondo alle World Series of Poker di Las Vegas.

La sua corsa si conclude in uno scontro tutto europeo per la prima volta nella storia delle WSOP giunte quest’anno alla 50ª edizione: l'Heads Up è con il tedesco di origini iraniane Ensan Hossein che si laurea Campione del Mondo. Al terzo posto il canadese Alex Livingston.

Sammartino, 32 anni è un ragazzo di Napoli che circa 12 anni fa ha deciso di fare il giocatore professionista. Da sempre studia il Texas Hold’em da diverse prospettive: tecnica, probabilità e psicologia: i primi risultati internazionali arrivano nel 2010, poi una escalation che lo ha portato ad essere conosciuto, rispettato e temuto come avversario dai suoi colleghi di tutto il mondo. In questo torneo durato dieci giorni Dario vince 6.000.000 di dollari, se fosse arrivato primo sarebbero stati 10.000.000 e il più prestigioso premio di poker al mondo: il bracciale di Campione. 

Cosa sono le WSOP, World Series of Poker? Sono i Campionati del Mondo di Poker: il torneo in assoluto dove poter esprimere al meglio le proprie abilità. Tutti i giocatori partono con la stessa dotazione di fiches e hanno tutti le stesse probabilità di poter arrivare a vincere. Il montepremi supera gli 80 milioni di dollari e sono 1286 le posizioni premiate.
 
Dario Sammartino inizia a farsi notare già all'inizio del Day 3, 55° su 2880 ancora in gioco. Allo start del Day 4 è 337° su 1286 ed è già a premio visto che il 1286° classificato vincerebbe un premio di 15.000 dollari. Parte al Day 5 in 63ª posizione su 354 e purtroppo deve giocare con la febbre e in non buone condizioni fisiche. Al Day 6 inizia penultimo, 105°, su 106 rimasti. Recupera terreno e al Day 7 si presenta 9° su 35. Elimina uno dei Top Player mondiali, Antonio Esfandiari. Attorno a lui inizia a crearsi una tifoseria da stadio degli italiani presenti a Las Vegas. Dario arriva a quello che da sempre è il sogno e l’obiettivo di tutti gli appassionati di Texas Hold’em: il Final Table del Main Event dei Campionati del Mondo e sono lacrime di gioia per lui e alcuni dei presenti. A Las Vegas allora arrivano tutti i suoi parenti, e la torcida italiana inizia a farsi sentire: “Sarò con te e tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore, Dario diventa Campione!!!”

Alla prima mano dell'atto finale dopo lo shuffle up and deal del Tournament Director, Dario va subito in All In diretto e tutti i giocatori foldano le carte. Ci confiderà che aveva 8-8 e che avendo uno stack di partenza basso ed avendo studiato il giocatore serbo Skrbic che “apriva tutte le mani”, era la mossa giusta da fare. Il Day 9 parte con 5 superstiti e Dario è 5° in classifica su 5. Conclude la giornata guadagnando il podio e ringraziando i suoi tifosi. Al decimo giorno di gioco Dario si presenta in 3ª posizione in classifica su 3 giocatori rimasti. Ed è contento per la sua terza posizione: "Se fossi primo, sarei agitato invece cosi posso giocare tranquillo e solo migliorare". Sono 2 giocate di Dario ad abbattere lo stack del canadese Alex Livingston e Dario passa in seconda posizione e poi in prima. Livingston viene eliminato dal tedesco Ensan Hossein e Dario si trova in Heads Up nel più classico degli scontri finali: Italia-Germania.
La curva lo sostiene incessantemente da  quasi 8 ore e Dario tiene duro, fa sognare tutta Italia e divertire i commentatori di ESPN con dei “colpi di fioretto” con le carte, poi arriva la mano finale, l’incrocio che non avremmo voluto vedere: Ensan KK e Dario manda resti con 8 e 4 a picche al turn con progetto di colore e progetto di scala. Purtroppo arriva una dama di fiori al riverTermina la sua galoppata in seconda posizione diventando il miglior italiano di sempre al Main Event dei Campionati del Mondo, conquistando la prima posizione nella classifica dei giocatori italiani più vincenti e posizionandosi al 42esimo posto nella classifica mondiale con oltre 14 milioni di dollari vinti in carriera.
 
"Sono contento e voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno supportato. Sono veramente convinto che l’amore ti possa portare a fare grandi cose. Quando metti amore nelle cose che fai, in qualsiasi cosa nella vita, è sempre più facile riuscirci, l’amore è il motore di tutto!"
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