Napoli, i numeri dicono: Ancelotti ha steccato. Sirene di mercato per Insigne e Koulibaly...

Pubblicato il 1 maggio 2019 alle 10:50:00
Categoria: Serie A
Autore: Gabriele Grizzuti

Minuto 90. Juventus-Napoli. Siamo al 90' e i partenopei hanno a disposizione un corner importante per concretizzare un dominio di partita chiaro. Il corner di Jose Maria Callejon è pennellato alla perfezione per lo stacco imperioso di Kalidou Koulibaly che fa secco Buffon. Quella vittoria allo Stadium significa -1 dai bianconeri, attesi da un ciclo di partite non facili e a pezzi sia fisicamente che mentalmente. 

Sembrano passati secoli da quel Napoli scintillante. Perchè la differenza di rendimento degli azzurri è netta e sconcertante. Via Sarri e dentro Ancelotti per "riportare lo Scudetto a Napoli" e per "dargli una dimensione più europea". Lui è l'uomo che ha conquistato la tanto agognata Decima al Real Madrid. Lui è l'uomo dal palmares che vale come biglietto da visita: 3 Champions totali, 1 Scudetto, 1 Premier e 1 Bundesliga, oltre a varie coppe nazionali. Il mercato di De Laurentiis è stato deludente, privo di quei colpi che la piazza si aspettava dopo l'arrivo del tecnico di Reggiolo.

14 punti di differenza pesano come un macigno sulla gestione Ancelotti. L'ex allenatore del Bayern Monaco non è riuscito a plasmare una squadra che potesse dare battaglia agli eterni rivali bianconeri. Già 6 le sconfitte in campionato (di cui 4 in trasferta, nessuna lo scorso anno), 7 gol fatti in meno e 7 subiti in più. Come se non bastasse, l'involuzione in termini di gioco è chiara. Il passaggio al 4-4-2 camaleontico non è stato assorbito a pieno dai calciatori, parsi ancora mentalmente connessi al dogmatico 4-3-3 sarriano. Insigne, dopo la partenza sprint (6 gol in 8 partite) e il cambio di ruolo, ha dimostrato ancora una volta di non potersi caricare la squadra sulle spalle e dopo la polemica post sostituzione contro l'Arsenal, il suo futuro sembra sempre più lontano dal Vesuvio.

Questione tattica o di uomini? Ancelotti, dall'inizio della stagione, ha optato per delle rotazioni sistematiche per ovviare al triplice impegno dei partenopei. Ma in Coppa Italia, unico vero obiettivo secondo l'allenatore, la squadra ha fallito venendo sconfitta meritatamente dal Milan. La campagna Champions si è spenta, con più di un rammarico ai gironi, ma anche in Europa League le cose non sono migliorate. I partenopei hanno salutato la competizione non segnando neanche un gol all'Arsenal fallendo il pass per le semifinali, risultato europeo più prestigioso per gli azzurri, con Benitez nel 2014-15.

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