Al Moldavia Belt a Iasi in Romania, azzurri jr. protagonisti in un contesto di qualità

Pubblicato il 14 settembre 2023 alle 11:09
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

 

Al Moldavia Belt a Iasi in Romania, azzurri jr. protagonisti in un contesto di qualità.

Nella città di Iasi in Romania si è svolto il torneo Moldavia Beltt, riservato a pugili youth e jr. L’Italia guidata dai tecnici Franco Federici e Ottavio Barone, presente anche l’arbitro Alexandra Harstea, ha preso parte al torneo con otto jr. 54: Francesco Crucillà (25-2-2007), SC: Tranchina; 60: Giuseppe Cavallo (3-12-2008) SC A. Pili; 63: Francesco Pio Di Spazio (23-6-2007) FFOO; 63: Christian Salvatore Sinagra (18-8-2007) SC Lanza Boxe; 70: Tiberio Nocadello (5-3-2008) FFOO; 75: Gabriel Morale (15-5-2007) SC Dresda; 80: Santo Cristian Ielo (2-10-2007) CL Ielo Boxing; +80: Aharon Corona (21-11-2007) LZ-LG Phoenix.                                               

Gli iscritti jr. (66 atleti), divisi nelle 13 categorie rappresentavano otto nazioni, che hanno inviato i loro migliori elementi in assoluto. In particolare il Kazakistan (20) e la Romania (21) con due veri eserciti sul ring, compresi i titolati reduci dai rispettivi campionati continentali di categoria. Le altre nazioni presenti erano l’Italia (8), Serbia, Moldovia e Ungheria 4 a testa e Ucraina 1.                                                                                                             

Il bilancio finale ha visto in testa la Romania con 6 ori, Kazakistan con 5, Ungheria e Italia 1 oro ciascuna. Emblematico il commento del responsabile italiano Franco Federici, che mesi addietro era stato chiamato dalla Federazione romena a tenere lezioni tecniche ai giovani atleti e tenuto in grande considerazione anche dai tecnici kazaki, chiedendo consigli. “In questo torneo, ho visto pugili di assoluto valore, spesso superiori alla media degli europei. Pochi ma ottimi elementi. Per questo, pur soffrendo per alcuni verdetti ingiusti, torniamo a casa soddisfatti. E’ stata un’importante esperienza per tutti”.                                                                                       

 Nella formazione italiana mancavano cinque azzurri, presenti agli europei.                                                                                                           

  “Mencaroni (46) e El Moety (48) erano in vacanza, quindi non pronti per un torneo decisamente impegnativo. Vacca (52) non l’ho chiamato dopo la prova europea deludente, De Micco (57) si era infortunato e Savarese (66) scontava lo stop imposto dall’assurda decisione dell’arbitro di fermarlo agli europei contro il greco Fotadis, nel secondo round, senza che fosse assolutamente in difficoltà.                                                                                                  

 I verdetti come sono andati?                                                                                                                                             

 “Non è una novità che l’aria di casa, fa compiere miracoli ai pugili locali. Infatti tra gli jr. la Romania, ha centrato sei vittorie. Giuste quelle di Stroe (52) campione d’Europa, forte e talentuoso, come per Iofciu (57), Suvache (60) e del leggero Grigorie (60), tutti sul podio europeo a Ploiesti lo scorso luglio. Quest’ultimo ha superato in finale il debuttante Giuseppe Cavallo, del dicembre 2008, alla prima esperienza internazionale, che in semifinale si è tolto la soddisfazione di battere il kazako Muriat. In finale ha affrontato il romeno senza remore, pagando solo l’inesperienza. Conto molto su questo siciliano, di belle speranze. Scandalosa la vittoria di Satayev nei 63, sul nostro Sinagra, che in semifinale aveva battuto l’altro kazako Kuanysh. Forse i giudici hanno pensato che fossero troppe due vittorie per l’italiano. Gli stessi tecnici asiatici erano sorpresi del verdetto. Idem per quanto riguarda Crucilla (54), che dopo la vittoria col magiaro Horvath (Ung), meritava il bis col kazako Tulebek (Kaz) in semifinale. Infine Morale (75), superiore allo spagnolo Daniel Yolber (Spagna), purtroppo i giudici hanno visto l’opposto. L’iberico è stato sconfitto poi in finale dal magiaro Sandor Varadi. Tutti pugili reduci dagli europei”.                                                                                                                            

Nei 70, Nocadello, classe 2008 e Di Spazio (63) si sono fermati all’esordio, mentre Ielo (80) è arrivato in finale. Infine, Corona (+80), ha dato all’Italia il successo nella categoria.                                                                                                    

“Andiamo in ordine. Nocadello e Di Spazio hanno perso rispettivamente contro i kazaki Berdal e Satayev, vincitori del torneo. Avversari che li sovrastavano sia sul piano atletico che tecnico, per un motivo semplice. I due asiatici avrebbero conquistato anche gli europei, con un record vicino ai 70-80 incontri quasi tutti vinti. Ugualmente i miei ragazzi si sono comportati ottimamente. Ielo dopo il successo sul serbo Ristic, in finale contro l’ennesimo kazako Aiytmukhanov (Kaz)t, ha sentito un colpo sotto e ho deciso di fermarlo nel secondo round. Inutile rischiare con un ragazzo molto promettente, ma con pochi match all’attivo. Doveva fare esperienza e l’ha fatta. Veniamo a Corona, al quale i giudici avevano dato la vittoria contro il locale Butoi che forse non meritava, dopo un match molto brutto. Prima della finale ho parlato chiaro al ragazzo, avvisandolo che se avesse ripetuto la prova precedente ero pronto a fermarlo. L’ammonimento è servito eccome. Ahron ha tirato fuori il meglio, battendo tra la sorpresa generale il kazako Bexultan Kairatuly, che aveva messo KO l’ucraino Adamov all’esordio. Questa la verità su Corona, che ha qualità, ma deve maturare sul piano mentale. Resta il fatto che siamo tornati a casa con 8 medaglie su 8 presenze, anche se per alcuni il metallo poteva essere di valore superiore”.      

Giuliano Orlando