Luciano Boccaccini – Fausto Coppi, la grandezza del mito: la recensione di DataSport

Pubblicato il 27 maggio 2019 alle 16:00:28
Categoria: Libri di Sport
Autore: Redazione Datasport

Il Campionissimo raccontato dalle firme più illustri del ciclismo.

Luciano Boccaccini – Fausto Coppi, la grandezza del mito – Minerva editore – Pag. 400 – Euro 39.00

Fausto Coppi come non lo avete mai visto, giusto, se riferito agli scatti di Walter Breveglieri, un fuoriclasse nel mondo delle due ruote, coppiano della prima ora. Diversamente, meglio dire mai letto.

Luciano Boccaccini ha diretto l’orchestra delle illustri firme come Orio Vergani, poeta della penna che si faceva accompagnare in moto dall’amico Walter Breviglieri, il cui compito era di dettare agli stenografi l’articolo. In successione Giulio Crosti, Ruggero Radice, Luca Liguori, Gian Paolo Ormezzano che è come il prezzemolo, lo trovi ovunque, un vero onnivoro mai sazio di scrivere, Claudio Gregori che sapeva intingere nella storia ogni servizio, Gianfranco Civolani forse il meno noto nel campo del ciclismo di vertice, non però in coda, Paolo Francia, Sergio Neri che sul Corriere dello Sport infiammava gli articoli con frasi ad effetto, sempre lirico, capace di emozionare. Italo Cucci già direttore di vari quotidiani, Claudio Ferretti, Gianni Mura, Salvatore Giannella e Marino Bartoletti il baffo che alterna le due passioni infinite: il ciclismo e la musica leggera, dopo aver masticato tanto motociclismo.

Ci sono tanti altri contributi, compreso quello dello stesso Fausto Coppi che si racconta nel libro “Bici” scritto da Giancarlo Zuccato nel 1949. Un’intervista di grande importanza, non solo per la proverbiale ritrosia di Fausto a parlare e raccontare. In questo caso il campione di Castellania nel tortonese, si apre all’intervistatore e racconta praticamente buona parte della sua carriera, Le prime pedalate del ragazzino che mamma Angelina non approvava, ritenendo migliore il lavoro di apprendista salumiere. Non la pensava così Fausto e la storia gli dette ragione. Radice lo ricorda nelle prime tappe dal professionista fino alla fine della sua vita. Claudio Ferretti, ricorda quando ancora ragazzino, conobbe il Campionissimo, grazie al papà Mario. Salvatore Giannella ci fa conoscere un Fausto sofferente alla vigilia di una corsa dove si sarebbe confrontato con Ercole Baldini e anche un Coppi quasi rassegnato su notizie che assicurava false. Marino Bartoletti, nei primi anni di carriera, pendeva dalle labbra del collega Mario Fossati, che gli mostrò una foto degli ultimi istanti del Campionissimo. Che non dimenticherà mai. Non meno interessanti gli altri contributi, tra i quali il ricordo di Marina e Faustino Coppi i due figli. Un libro di grande formato ricchissimo di foto tutte in bianco e nero, bellissime, spesso inedite. Imperdibile per ogni appassionato del ciclismo.

Giuliano Orlando