Libri di Sport - Scottish Pride: la recensione

Pubblicato il 20 aprile 2022 alle 16:30
Categoria: Libri di Sport
Autore: Redazione Datasport

L’imperscrutabile fascino della Scozia dove calcio e storia si fondono – Luca Di Lullo e Marco Scialanga - Scottish Pride dalle origini alla moderna Premiership – bradipolibri editore - Pag. 290 – Euro 20.000

di Giuliano Orlando

Tanto calcio scozzese ma soprattutto tanta storia di questa terrà aspra e climaticamente fredda, che trova calore e stimoli nella passione per il calcio, anche se negli anni ha smorzato splendori e ambizioni. Questo a livello prettamente calcistico di vertice, mentre nel cuore della nazione, che nel 2014 respinse l’opportunità di staccarsi dal Regno Unito, la rivalità interna non ha mai cessato di rinnovarsi sfida dopo sfida. Il no all’indipendenza, fu una scelta, dovuta al rifiuto della pancia scozzese di rischiare un salto troppo rischioso, anche se questo gli assicurava di essere nazione al 100%. Ma proprio in quell’anno, il calcio scozzese subì il più clamoroso declassamento della storia. Complice in parte la “legge Bosman”, la decisione dei grandi club di separarsi dalla Scottish Football League per formare la Scottish Premier League, convinti di reperire sponsor e sterline, si ritrovarono letteralmente al verde. Nei primi anni 2000, come spiegano gli autori, entrando nei dettagli, con la sconfitta dei Ranger, il club protestante di Glasgow nella finale 2008 della Coppa UEFA, battuto dallo Zenit San Pietroburgo, inizia il declino della società ma anche delle squadre di vertice e in generale.  L’accurata ricerca del calcio scozzese dalle origini ai giorni nostri, rivela la loro lontana passione per il calcio, un percorso che muove i primi passi nel 1870 e che storicamente attribuisce ai Queens’ Park di Glasgow, l’invenzione dei sistemi di gioco, partendo dal “movimento senza palla” ai diversi moduli. Soluzioni che vennero adottate da tutte le squadre inglesi e il riconoscimento del titolo, sia pure platonico di Scotch Professors a coloro che adottarono per primi questi sistemi. In Scozia i derby sono il distintivo costante non solo tra cittadine, ma il sale di ogni sfida calcistica appena è possibile. Su tutti campeggia la guerra calcistica tra Celtic e Rangers, il primo di estrazione cattolica, il secondo protestante, due anime che non potranno amarsi mai. Secondo gli esperti questo scontro tra due mondi, va considerato il derby più acceso dell’intero panorama mondiale calcistico. Statisticamente, i Rangers nacquero nel 1872, la cui fucina era nella zona operaia protestante di Glasgov, mentre il Celtic ebbe il primo vagito solo nel 188 ad opera di Fratello Walfrid, frate marista di sangue irlandese, legatissimo alla Chiesa Cattolica, deciso a dar vita ad un club ispirato alle antiche popolazioni celtiche scozzesi e irlandesi. Oltre che per contendere l’egemonia dei numerosi club protestanti. Negli anni la preponderanza protestante subì un brusco calo con l’arrivo dei tanti irlandesi giunti in Scozia per lavoro. Un lavoro ponderoso e interessante, che fa conoscere accanto ai calci anche violenti, la storia di una nazione, oltre il campo di gioco.

Orlando Giuliano