Lecce: Giacomazzi \"Roma ferita, ce la giochiamo\"

Pubblicato il 2 marzo 2011 alle 17:10:43
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Un doppio turno casalingo per mettere ulteriore fieno in cascina. E' l'obiettivo delle Lecce, quello di allungare sulle dirette concorrenti nel difficile cammino verso la salvezza. La squadra di De Canio, che ritornerà a guidare i suoi dalla panchina dopo le due giornate di squalifica, ci proverà nell'anticipo di venerdì sera contro la Roma e nella domenica successiva col Bologna.

L'ambiente in casa Lecce, alla luce della classifica attuale, è tranquillo, anche se i facili entusiasmi dopo la vittoria sulla Juve ed il sofferto pari di Brescia saranno messi da subito a dura prova nella gara contro gli uomini di Montella, che scenderanno nel Salento pronti e vogliosi per cercare di dare una svolta netta a questa travagliata stagione.

Lo sa bene il centrocampista Gulliermo Giacomazzi, pronto a riprendersi maglia e fascia da capitano nella sfida contro i capitolini. “Ho pagato con due giornate di squalifica la protesta fatta a fine partita a Catania. - dice il calciatore - L'importante è che la squadra sia andata bene lo stesso anche senza di me. Questa è stata, ancora una volta, la dimostrazione che la nostra forza è il gruppo e non i singoli interpreti”.

Sul doppio impegno tra le mura amiche l'uruguaiano è esplicito, anche se il suo pensiero ora è rivolto alla sfida di venerdì. “Roma e Bologna in casa? Due gare che vanno giocate, ma per ora pensiamo solo alla Roma, una squadra molto forte che in questo momento non sta raccogliendo dei buoni risultati”, dice il centrocampista. “Quella allenata da mister Montella è una compagine più forte della Juventus, ha più qualità, magari qualcosa in meno sotto l'aspetto fisico. Proprio per questo - aggiunge - dovremo esprimerci ancora meglio di come abbiamo fatto contro i bianconeri. Loro la settimana prossima si giocheranno la qualificazione in Champions e, magari, un po' ci penseranno. Noi dobbiamo essere bravi a fare la nostra gara, perché davanti avremo un avversario forte e ferito”.