Jannik Sinner. Il talento che sta cambiando la storia del tennis
– Nuova edizione aggiornata, dalla seconda Davis all’ingiusta sospensione per il Clostebol, fino al rientro a Roma - Riccardo Crivelli – Jannik Sinner. Il talento che sta cambiando la storia del tennis. Diarkos editore - Pag. 350 – Euro 19.00.
di Giuliano Orlando
Quando fai il bis, ovvero arrivi alla ristampa in Italia di un libro, la nazione che fa la concorrenza all’Inghilterra a livello di gossip, ma che naviga nei bassifondi europei come lettore di libri, significa che il protagonista è davvero popolare. Jannik Sinner lo è davvero. Ma, come un cristallo è anche fragile e per questo dobbiamo custodirlo e proteggerlo. Come? Evitando l’idolatria e isolando coloro che lo denigrano. La prima edizione del libro data al novembre 2024 e si ferma a Torino con la vittoria alla Nitto ATP Finals, il torneo che definisce il vincitore Maestro, essendo quello che raccoglie i migliori otto della stagione. Oltre che il più ricco, con un monte premi superiore ai 15 milioni di dollari. Sinner dominò la manifestazione, non concedendo neppure un set agli avversari, aggiungendo al conto personale altri 4.088 milioni di euro. Una stagione fantastica confermandosi numero uno al mondo con quasi 4000 punti sul secondo. Cosa è successo nel frattempo? Parecchie cose e non tutte auspicabili. L’autore le riporta nelle oltre 40 pagine aggiuntive, arricchendo il percorso di Jannik con cinque nuovi capitoli, aggiornando al presente la situazione.
Dopo il trionfo agli USA Open 2024, si concede il giusto riposo. Lasciando ai compagni il compito di accedere alle finali di Coppa Davis. Non gioca ma è presente a Bologna a tifare per l’Italia. Rientra a Pechino, arriva in finale ma trova disco rosso per merito di Carlos Alcaraz. Il riscatto è immediato, sempre in Cina al Master 1000 di Shanghai, dove batte Shelton, Medvedev e Machac in semifinale. Per il titolo doma l’inossidabile Djokovic, che raggiunge il centesimo torneo e deve ancora arrendersi alla giovane Volpe Rossa. In tribuna assistono alla sfida il Divino Roger Federer e Alcaraz col suo coach Ferrero. Il primo è ammirato, i secondi preoccupati per l’ennesima esibizione super del ragazzo nato tra le montagne della Val Pusteria. La striscia magica prosegue a Bercy, l’ultimo torneo 1000 stagionale, poi a Torino, per concludersi in Spagna a Malaga, dove l’Italia rialza la più importante e storica insalatiera al cielo. L’Italia si conferma regina della Coppa Davis, dopo un’attesa durata 47 anni. Il 2024 è per Jannik una stagione fantastica: 73 vittorie, 3 sconfitte, otto tornei di cui due Major. In mezzo a tanti trionfi, l’ombra lunga del caso Clostebol, non ancora risolto. Che cerca di superare concedendosi le feste natalizie e di fine anno con la famiglia e una parentesi sugli sci. Dopo la breve sosta, vola verso Melbourne per gli Australian open. Che domina.
Mettendo in fila Jarry, Schoolkate, Giron, Rune, De Minaur, Shelton e Zverev in finale. E’ il 28 settembre quando la Wada annuncia il ricorso avverso all’assoluzione di Sinner sul caso Clostebol. Il giocatore è a Pechino. La motivazione ha quasi del comico. Non gli viene contestata l’innocenza, ma la negligenza nel controllo del suo team. A raccontare tutto l’iter ci pensa l’autore, con dovizia di particolari. Il risultato è che dovrà restare fermo dal 9 febbraio all’8 maggio 2025, con lo sconto di quattro giorni già scontati. Il rientro è a Roma, al Foro Italico. Al primo allenamento pubblico ci sono 5000 spettatori. Il torneo romano è un banco di prova delicato, dopo la lunga e forzata sosta. Jannik sfiora il miracolo, cedendo solo in finale al solito Alcaraz, il talento spagnolo, erede di Nadal. Il libro chiude con questa impresa, il temporaneo percorso del jolly assoluto dello sport italiano. Grazie a lui il tennis sta costruendosi una base di praticanti da sogno. Dopo il nuoto e prima ancora il volley sia pure di dimensioni assai più limitate, arriva il tennis a cavalcare l’onda e allargare i suoi confini superando il basket, mettendosi alle spalle del calcio. Quanto guadagna Sinner? Il ragazzo dai capelli rossi è in costante crescita. Ovunque.
Su Istagram ha superato i 3 milioni di follower, segnale di grande importanza, per idealizzare sempre più la sua immagine di campione e figura positiva in ambito famigliare. Alle spalle dei due miti del recente passato: Alberto Tomba e Valentino Rossi. Questo a soli 24 anni, con un margine di crescita in termini di introiti che gli assicurano a tempi brevi il sorpasso. Nel giro di due anni ha raddoppiato gli sponsor, passando secondo le stime di Forbes da 20 milioni ad oltre 30. I marchi che lo hanno opzionato sono la Nike, primo sponsor tecnico che lo ha blindato per dieci anni, fino al 2032, con 150 milioni di dollari. Come le racchette Head. Ci sono poi Rolex, Lavazza, Fastweb, Intesa San Paolo e Panini e Pigna. De Cecco, Enervit e La Roche-Posay completano il robusto drappello. A giudizio degli esperti non passerà molto tempo che sul conto di Sinner arrivino 100 milioni di dollari all’anno. Nel libro ci sono due lunghe interviste, nelle quali traspare la semplicità di un ragazzo che ha i piedi ben piantati per terra. Lo è prima di diventare milionario, come dopo aver raggiunto il traguardo finanziario. Non ama andare dal parrucchiere e adora il colore dei suoi capelli, idem la stracciatella. Odia ragni e serpenti che lo impauriscono. Incredibile ma confessa di essere un grande distratto, mette sveglie ovunque per non dimenticare gli appuntamenti. Nel 2020 a 19 anni, la Smemoranda sceglie alcuni dei personaggi più popolari perché raccontino la loro storia. Tra questi c’è Jannik Sinner, campione baby con la testa di un saggio. Non è uno sciupafemmine, e tantomeno ama mettere in piazza l’argomento. Nel 2019 la prima fiammata per l’influencer Maria Braccini, spentasi definitivamente nel 2021. La seconda, nel 2024, con Anna Kalinskaya, tennista di alto livello, padre russo e mamma ucraina, trasferitasi da Mosca a Miami in Florida, conclusasi in questa stagione. Restando buoni amici. Oggi Jannik si dichiara single. Un libro che racconta una favola nata nel biancore delle nevi della Val Pusteria, proseguita in ambienti totalmente diversi. Con lo stesso ragazzino dai capelli rossi ad essere il Principe Azzurro.
Giuliano Orlando.