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Inaugurato il Centro Nazionale di Pugilato a Milano

Pubblicato il 17 novembre 2025 alle 20:11
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

 

Inaugurato il Centro Nazionale di Pugilato a Milano

Guidato da Calandrino, Leva e Francis. Presente il vertice FPI. Programmi ambiziosi

di Giuliano Orlando

Quando nasce qualcosa che può aiutare la noble art a crescere, è un evento positivo. Al nuovo Centro Nazionale di Pugilato, ospitato nella struttura milanese del Centro Tiro a Segno Nazionale, operativo da molti anni, dove sono passati i più forti tiratori del mondo e dove molti di questi infallibili campioni, hanno difeso e difendono la nostra nazione, l’augurio più spontaneo è quello di imitare i colleghi del tiro a segno. L’evento ha avuto la presenza del vertice federale, dal presidente alla vice vicaria Mariangela Perna, il segretario generale FPI, alcuni consiglieri federali, quali Andrea Locatelli responsabile professionisti, che sta operando per il rilancio di un settore non certo facile, considerati gli scarsi proventi ufficiali e una carenza endemica degli sponsor, mancando purtroppo il nome o i nomi di richiamo.

Biagio Zurlo in rappresentanza dei maestri e Giovanni De Carolis, il direttore tecnico della nazionale, prossimo alla partenza per gli europei U23 fissati a Budapest (Ungheria), dal 22 al 30 novembre, al quale faccio gli auguri di una trasferta positiva, visto che porta buona parte della squadra azzurra assoluta. Hanno dato il benvenuto anche Marco Riva presidente del CONI lombardo e Federico Romani a sua volta presidente del Consiglio Regionale Lombardia. Ricordati e presentati il campione EBU Silver Dario Morello e i campioni italiani Francesco Paparo, Francesco Acatullo   e El Maghrabi. Gli onori di casa li ha fatti Luca Leva, responsabile dell’Unione Sportiva Lombarda, una delle più storiche palestre lombarde, fucina di tanti campioni che assieme a Eligio Calandrino che guida l’operoso gym Master Boxe di Busto Arsizio e Francis Rizzo inesauribile nell’attività di insegnante, promoter e tutto ciò che è utile alla boxe, hanno reso possibile e tangibile il progetto di portare a Milano, un Centro dove la boxe abbia ogni opportunità di crescita sotto tutti gli aspetti.

“Punto primario sarà la ricerca del talento – sottolineava Calandrino – e sarebbe il bingo assoluto, considerato che il pugilato come tutte le discipline, svetta se trovasse un leader che trascina l’interesse generale. Anni fa, i ragazzi andavano tutti in piscina sotto la spinta della Pallegrini, adesso Sinner è il figlio che tutte le mamme vorrebbero avere, per iniziarlo al tennis. A momento di manca, ma vogliamo essere fiduciosi. Almeno ci proviamo. Il Centro è aperto a tutte le opportunità. Ospiteremo le nazionali di ogni fascia d’età, saranno ospiti graditi anche i professionisti, mettendogli a disposizione una struttura dove non manca nulla. Compresa una sala operativa oltre al ring. Siamo all’inizio e sicuramente pagheremo anche il pedaggio dell’inesperienza, ma sia altrettanto decisi a non mollare”. Parole precise che mi auguro abbiano il premio del successo.                                                                

 Purtroppo, mancavano i rappresentanti del Comitato Lombardo, in rotta di collisione col presidente federale. Non entro nel merito delle ragioni o dei torti. Se uno è orgoglioso, l’altro non è da meno. Forse quello federale ha il vezzo dei proclami, non sempre molto eleganti. Bugada è meno ciarliero, ma non dimentica. Impossibile trovare la strada del buon senso? Voglio essere ottimista ad oltranza e sperare che accada un piccolo miracolo. Lo dico anche se alla presentazione, il presidente ha fatto finta di non conoscermi. Forse sono invecchiato precocemente e questo lo ha disorientato. Sarà per la prossima volta.                                                                                                         

 Giuliano Orlando