Grande boxe a Milano e Verona con Scardina, Grandelli, Boschiero, Rigoldi e Turchi

Pubblicato il 13 gennaio 2020 alle 21:01:26
Categoria: Boxe
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Chiuso il bilancio 2019 in maniera ottimale, con otto appuntamenti di alto livello, che hanno rivitalizzato il movimento professionistico italiano dopo tante stagioni senza acuti e scarsa attività generale, la Matchroom Boxing Italy, gestita dalla famiglia Cherchi, sta preparando le prime tappe del 2020. Alex Cherchi, anticipando il calendario della nuova stagione, ha riaperto il Teatro Principe la sera del 22 dicembre 2019, mettendo in programma alcuni dei beniamini della bomboniera milanese, quali Zucco, Merafina, Samuel Nmomak e l’inedito welter albanese Vajia, 19 anni. Tutti vittoriosi, tra gli applausi del numeroso pubblico.

Alex sottolinea: “Ho voluto salutare gli appassionati milanesi prima del 2020, come un omaggio alla loro fedeltà e per ricordare che il 5 dicembre del 2014, la OPI Since ’82, iniziava il rilancio della boxe a Milano, quasi azzerata da un decennio. Non è stato un impegno facile, ma gli oltre trenta appuntamenti in cinque anni sono serviti a ricreare una base solida e importante, oltre che rilanciare il movimento, i cui frutti hanno iniziato a vedersi con l’accordo siglato nel 2018 con Eddie Hearn e la DAZN, resi concreti dalle otto riunioni allestite nel 2019 e una nona a Barcellona in Spagna a dicembre. Il successo spettacolare e di pubblico ottenuto all’Allianz ex Palalido, il 25 ottobre scorso, con Scardina, Prodan, l’europeo leggeri tra Patera e un Valentino indomito, è emblematico di come la qualità e la continuità pagano. Abbiamo fatto il record di spettatori, che hanno esternato la soddisfazione con prolungati applausi a tutti i confronti”. 

I prossimi appuntamenti?

“Il 28 febbraio a Milano sempre all’Allianz, puntiamo ancora su Daniele Scardina (18) che la volta scorsa è stato protagonista di un match spettacolare contro l’ostico belga Archegui. Il milanese che svolge la preparazione in Florida, difenderà la cintura Internazionale supermedi IBF contro un rivale di tutto rispetto, quale Andrew Francillette (21-2-1) francese che ha tenuto botta mesi addietro contro il polacco Kamil Szeremeta (21) per l’europeo, attuale sfidante di Golovkin. Un avversario impegnativo, primo passo per puntare ai massimi traguardi nel proseguo della stagione. Riproponiamo anche il welter Maxim Prodan (18-0-1) che mette in palio l’Internazionale IBF contro il lombardo Michele Esposito (17-4-1), al match della vita vista la grande opportunità. Il torinese Francesco Grandelli (13-1-1), passato con la OPI, autore di un capolavoro tattico a Trento, battendo il favorito inglese Watford Belotti (14-2), trova l’esperto campano Carmine Tommasone (20-1), lo scorso febbraio si batté per il mondiale WBO, stavolta in palio il vacante Internazionale IBF piuma. Sfida rovente tra gli ambiziosi Dario Morello (15-1) e Andrea Scarpa (24-6) reduci da due sconfitte. Il supermedio milanese Riccardo Merafina (6) rischia molto contro il moldovo Vadim Gurau (6-6). Sul ring anche il verbanese Ivan Zucco (10) ormai una certezza. Due nomi nuovi e giovani sul ring, il superwelter Cristian Cangelosi (1) 21 anni, già azzurro e l’albanese Amarildo Vraja (2) 19 anni. Non penso che avremo problemi per far confluire il pubblico. I biglietti sono disponibili su TicketOne.it, acquistabili alla Opi Gym in Corso di Porta Romana 116/A, telefono 89452029. Bordo ring 60 euro, tribuna centrale 25 e tribuna laterale 20.”

Dopo Milano?

“Per il 27 marzo, stiamo lavorando sull’inedita piazza di Verona, con due veneti che dovrebbero essere protagonisti. Un progetto molto ambizioso. Il supergallo Luca Rigoldi (19-1-1), gestito da Mario Loreni,  difenderà il titolo europeo contro l’inglese Gamal Yafai (17-1), sfidante ufficiale, che lo precede nelle varie classifiche degli enti mondiali. Rigoldi è un guerriero indomito, capace di andare oltre il pronostico come fece in Francia contro Parodi quando conquistò l’europeo. Il chioggiotto Devis Boschiero (48-6-2) è l’esempio della longevità di vertice, visto che ha 38 anni, ha debuttato nel 2004 e moralmente è stato campione del mondo, che una giuria faziosa gli negò a Tokyo nel 2011 contro Ao. Dopo 16 anni di attività sembra un ragazzino con la voglia pazza di fare strada. Nel 2018 ha reso la vita durissima ad un campione come l’inglese Joseph Ward   (23-1-2) e nel 2019 ha vinto i due incontri disputati a Firenze. A Verona potrebbe riavere la seconda grande occasione della vita. Ci stiamo provando e speriamo di farcela.  Contiamo sul rientro del cruiser  Fabio Turchi (17-1) sulle 8 riprese, test per un pronto rilancio internazionale, vedremo Mirko Natalizi (6) e il debutto del leggero calabrese Giuseppe Osnato (21 anni ad aprile) sul podio ai recenti assoluti di Roma, e qualche altro incontro. Anche questa serata di prospetta imperdibile”. Sempre per la OPI, a Marzo rivedremo sul ring il welter Nik Esposito (9) a Cremona dove si allena”.

 

Il 15 febbraio a Taranto, il medio Giovanni Rossetti, 19 anni, il più giovane campione italiano agli assoluti di dicembre a Roma, gioiellino della Quero-Chiloiro, che ha vinto anche il tricolore tra le 925 società attive in Italia, debutterà al professionismo, per la scuderia di Mario Loreni, veramente un bell’acquisto. Anno straordinario per la società fondata nel 1970 da Vincenzo Quero (41-5-5), indomito guerriero negli anni ’70, beniamino del pubblico milanese, dove ha disputato la maggior parte degli incontri, campione italiano leggeri nel 1975. Da anni la Quero-Chiloiro è all’avanguardia non solo nelle Puglie ma anche a livello nazionale, sotto la spinta del figlio Cataldo e del direttore sportivo Goffredo Santovito. La società nel 2019 ha svolto attività intensa, contando anche sui professionisti Claudio Squeo, Marco Boezio e Cosimo Attolino. Inoltre, agli assoluti di Roma, oltre al trionfo di Rossetti ha conquistato il bronzo con Christian Ressa (21 anni)  nei 91 kg. Attiva a livello organizzativo, ben 10 serate nel territorio pugliese e 22 trasferte nelle altre regioni. Una bella fucina di campioncini, che potrebbe ottenere il massimo riscontro mediatico con Giovanni Rossetti, italiano a tutti gli effetti anche se nato all’Havana, dopo il matrimonio del tarantino Giuseppe Rossetti con una cubana. A 8 anni il piccolo Giovanni è tornato a Taranto dove è cresciuto. Entrato nella Quero-Chiloiro a 12 anni, si è distinto già nelle giovanili, campione italiano jr., chiamato in nazionale, titolare agli europei youth, nel 2017 battuto dall’altro pugliese Malanga ai tricolori di categoria, dopo un 2018 poco fortunato, è esploso alla grande al debutto nei senior. La decisione di passare professionista non ha avuto tentennamenti. Lo conferma Cataldo Quero: “In questo momento c’è troppa confusione nel settore dilettantistico a tutti i livelli, sia in Italia che nell’AIBA. Nei medi non vediamo molti sbocchi, militando in nazionale atleti molto esperti che fanno parte dei corpi militari. Considerando che nel professionismo, dopo anni bui, sembra ci siano schiarite organizzative, abbiamo scelto questa strada. Giovanni è un talento da gestire con giudizio, facendolo crescere gradualmente, e al momento opportuno offrirgli le opportunità giuste”.

Giuliano Orlando