Europei youth alle finali con tre azzurri. Concluso il dual match Francia-Italia femminile

Pubblicato il 3 maggio 2023 alle 08:05
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

 

Europei youth alle finali con tre azzurri. Concluso il dual match Francia-Italia femminile

di Giuliano Orlando

In Armenia, nella capitale Yerevan, gli europei youth (17-18 anni), sono arrivati alla fase conclusiva. Martedì si disputeranno le finali per assegnare la cintura europea a 13 maschi e 12 femmine. Al via si sono presentate 29 nazioni e 275 atleti (186 maschi e 89 donne), ben sotto le previsioni, dovute all’assenza del gruppo britannico, contrario al ritorno di Russai e Bielorussia, voluto dall’IBA, presieduta dal russo Umar Kremlev, in aperto contrasto col CIO e di altre nazioni tra cui la Turchia. Nel confronto con l’edizione precedente svoltasi a Sofia in Bulgaria, escluse Russia e Bielorussia, le assenze sono risultate di una decina di stati. Come nelle previsioni si è trattato di un campionato russo open di categoria. Alle semifinali maschili sono arrivati dodici del team in questione, su tredici al via. Unico sconfitto il mediomassimo Zavgorodnii e a compiere l’impresa è stato il grossetano Jonathan Pisano, allievo della Fight Gym. Un torneo in crescendo, contro avversari decisamente più esperti, se consideriamo che l’azzurro si è presentato al torneo con 23 match all’attivo. Ha rotto il ghiaccio, superando di un’incollatura il polacco Kruczowski, che lo sovrastava in altezza e allungo. Verdetto ai vantaggi per l’azzurro. Il confronto successivo sulla carta era scontato per il russo Zavgorodnii, dalla struttura possente e molto veloce. L’avvio sorprendeva il pubblico ma ancora più il russo, incapace di tenere l’avversario a distanza, subendo i colpi rapidi al corpo e anche al viso. I giudici assegnavano un 3-2 a Pisano, che meritava di più. Nella seconda ripresa si ripeteva il ritornello e l’azzurro aumentava la pressione vincendo nettamente la ripresa con un 4-1 che gli garantiva la vittoria. Il round conclusivo non cambiava la sostanza, nonostante il russo tentasse in ogni modo di assediare un avversario che schivava e rientrava. Il 4-1 finale sanciva la sorpresa del giorno e la prima sconfitta della corazzata russa.  Piccolo particolare, il russo aveva nel record 82 incontri e 4 sconfitte. Pisano lo ha rimandato a casa senza neppure il podio più basso. Per conquistare la finale doveva battere il bielorusso Duhar dalla boxe elegante e concreta. Aveva battuto due avversari tosti come l’israeliano Pilutsky di scuola russa, oro agli europei jr. 2022 a Montesilvano e ancor più il georgiano Naroushsvili, un toro scatenato, andato spesso a farfalle per l’abilità difensiva del bielorusso. La sfida con Pisano iniziava nel modo migliore per Duhar, rapido di gambe e veloce di braccia, sempre in anticipo, aggiudicandosi il round 5-0. Altri si sarebbero arresi, non così il giovane grossetano che dimostrava grande intelligenza tattica, dimostrando di saper boxare anche schermando. Il bielorusso non era pronto a cambiare tattica, e Pisano lo anticipava e poi usciva dal raggio delle repliche, due ripreso a specchio e vittoria per l’azzurro con un 4-1 stupendo. Solo il giudice moldovo, vedeva l’improbabile 30-27 per il bielorusso. A questo punto, qualsiasi possa essere il risultato della finale contro il locale Simonyan, dal gran fisico, oltre l’aiuto del pubblico, per il nostro alfiere resta un europeo fantastico. In semifinale l’Italia ha portato ben quattro italiani, oltre ogni rosea previsione, considerato l’handicap che tutti pagavano: la scarsa esperienza. Il 48 kg. Tommaso Cannone, romano della Renato Costantini, quando venne convocato per la prima volta, aveva come concorrente l’altro romano della Casalbruciato Antonio Marsala, campione europeo jr. a Montesilvano lo scorso anno. Qui dobbiamo dare atto del fiuto che hanno avuto sia Damiani e in particolare Carmine Cirillo, che hanno valutato le potenzialità di questo longilineo molto mobile e rapido con le lunghe braccia. Non solo, organicamente è un fenomeno di resistenza e proprio questa caratteristica gli ha permesso di battere avversari di lui più esperti. Prima lo ha fatto col moldavo Plinga, incapace di reggere il ritmo offensivo del rivale, ma la grande sorpresa l’ha realizzata battendo Harutyunyan, sul quale l’Armenia contava per la medaglia d’oro. Il brevilineo armeno già titolato negli jr. ha un ritmo pazzesco, una vera macchina da guerra, ma Cannone gli ha opposto le stesse armi, offrendo una boxe più lucida, pur molto dispersiva. L’Italiano ha disputato l’ultimo round gettando il cuore oltre l’ostacolo, vincendo chiaramente come dimostra il 5-0. Per l’oro trova il russo Debelyi, un mancino che ha alle spalle oltre 60 incontri, contro i 10 dell’italiano. E’ favorito netto, ma non avrà vita facile. Di questo sono sicuro. Il terzo finalista arriva dalla Campania, cresciuto nel gym delle FFOO giovanili è in costante miglioramento. Lo scorso anno ha preso parte ad alcuni tornei all’estero da jr. e il passaggio negli youth è risultato decisamente positivo, in una categoria difficile come quella dei medi. Prima ha superato netto Porubsky della Repubblica Ceka, poi il croato Tolj e per arrivare in finale l’armeno Poghosyan, che lo sovrastava sul piano atletico, esibitosi in scorrettezze varie, mai rilevate dall’arbitro, tignoso col nostro. Ciro è stato bravo a non innervosirsi e portare avanti la sua tattica più lineare. Il verdetto è andato ai vantaggi e il rischio è stato alto, visto che il francese ha segnato un 30-27 per l’armeno e il serbo lo ha visto vincere sia pure di misura. Per fortuna gli altri tre hanno evitato la sudditanza locale e hanno premiato Dell Curti. In finale c’è il mancino Makhauri, russo con un centinaio di match nel record, contro i 30 dell’azzurro. Si è fermato al bronzo il pugliese Fiore di fronte al georgiano Kajaia, oro uscente, boxe da esperto professionista, e anche sull’età reale, che indica 7 dicembre 2005, ho seri dubbi. Mentre l’azzurro mostra forse meno dei 18 anni, il georgiano sembra suo zio. Ha oltre cento match alle spalle, non conosce sconfitte da anni e anche contro il russo Gurov, un mancino alto e rapido, penso possa perdere. Fiore comunque ha vinto due match e non è poco. Come il meritato bronzo. Meno fortunati Spanu (54) il mancino laziale, che ha vinto il match d’esordio contro il bielorusso Viasialouski, stoppato dal russo Magomedov sia pure ai punti. Il campano di Montecorvino Gaetano Buonocore (57), pur lottando ha ceduto al georgiano Demurovi, atleticamente più forte. Samuele Gugliotta (71), romano del gym Setteville, alla seconda esperienza europea, ha lottato strenuamente contro il georgiano Jikia preferito ai vantaggi, al termine di un match che poteva andare anche al nostro. Esordio difficile per il mancino novarese Christian Sarsilli (80), oro l’anno scorso agli europei jr., in soggezione contro il russo Magomedkhanov. Sono rimasto molto deluso da Vincenzo Guida (+92), allievo di Ciaramella, senza energie contro il tedesco Ademi. Ben lontano dal lottatore visto lo scorso anno agli europei jr. di Montesilvano, quando colse il bronzo. Bilancio più che positivo del team guidato da Damiani e Cirillo. Aver portato quattro atleti a podio e tre in finale è impresa notevolissima, meglio di Sofia (due argenti e un bronzo), senza Russia e Bielorussia. Non solo, se la Russia porta in finale 7 atleti, solo Italia e Armenia ne hanno tre, Georgia, Romania e Bulgaria due, un finalista per Ungheria, Germania, Montenegro e Croazia. Senza finalisti Polonia, Francia, Moldavia, Bieloerussia e Svezia.  Su alcuni verdetti meglio soprassedere, ma la decisione dello scozzese Rai Ravi, utilizzato moltissimo dalla Commissione Tecnica, capace di fermare, nella semifinale femminile dei 50 kg. a 15” dalla fine, dopo due conteggi inesistenti, la polacca Koczkodaj, in netto vantaggio (20-18) sui cinque cartellini, per nulla in difficoltà contro la magiara Horvath, che arrivava senza merito in finale, lascia sbigottiti! Si è distinta la russa Sestopalova, la cui presenza sul ring si è notata solo per dare il via e la fine del match. Per l’Italia, europei a due facce. Nel settore femminile, le cose non sono andate altrettanto bene. Delle sette titolari, solo due sono giunte sul podio, ferme al bronzo. La laziale di Latina, Martina Vassallo nei 52, battendo la tedesca Helms, poi superata nettamente dalla russa Kool in semifinale, mentre Giulia Molinaro, allieva del gym romano Revolution, è arrivata tra le prime quattro nei 70 kg. per sorteggio, ma al primo confronto ha ceduto alla più titolata romena Nita, reduce dai trionfi europei da jr. decisa a confermarsi tra le youth. In finale trova la magiara Kovacs, la cui vittoria contro la tedesca Dittrich è dovuta alla casualità, in quanto dopo dopo aver  dominato le prime due riprese, la Dittrich ha dovuto abbandonare per una ferita al naso.  Per la cronaca la Vassallo è l’unica azzurra ad aver vinto un match. Le altre cinque: Graziella Schinina (48), Alyssa Strano (54), Maria Sannino (57), Luisa Acconcia (60) e Arianna Risi (63), sono finite tutte fuori all’esordio. Anche tra le youth la Russia porta sul podio 10 delle 12 presenti, traghettandone sette in finale. Delle 29 nazioni presenti, ben 20 nazioni hanno raggiunto le semifinali e sette hanno raggiunto la finale. Un buon numero, mentre nel settore maschile delle 15 nazioni sul podio, dieci arrivano in  finale. Gli europei si concludono mercoledì 3 maggio.

Giuliano Orlando