Europei: sconfitti Signani e La Femina. Rigoldi ok a Sarnico.

Pubblicato il 21 novembre 2023 alle 15:11
Categoria: Boxe
Autore: Redazione datasport.it

 

Europei: sconfitti Signani e La Femina. Rigoldi ok a Sarnico.

Il  medio Sarchioto vince negli USA.  Carafa nuovo tricolore leggeri.

Di Giuliano Orlando                                                                                                                                                     

       

E’ finita secondo pronostico la doppia trasferta italiana in Inghilterra, ovvero con due sconfitte nette e brucianti. Il non più verde Matteo Signani (32-7-3), 44 anni, attivo dal 2007, sul ring della Civic Hall di Wolverhampton nel West Midlands, ha lasciato la cintura europea dei medi, nei guantoni del locale Tyler Dennis (18-2-3), 31 anni. L’italiano l’aveva riconquistata un anno addietro sul ring casalingo di Savignano sul Rubicone a spese del francese Andersen Prestot (24-2) spedito kot al settimo round, prendendosi la rivincita sul transalpino, che nel luglio 2022 a Massy, dopo lo stop per ferita al quinto round, era stato dichiarato vincitore risultando avanti per i tre giudici. Fin qui nulla di dire. Lo sconcertante avvenne dopo, quando saltò il controllo antidoping, non essendoci un locale adatto! In quel caso i Cherchi, invece di far casino, conoscendo la filosofia dell’EBU, chiesero la rivincita e l’ottennero. In Inghilterra Signani, su decisione del suo maestro Meo Gordini, non si è alzato dallo sgabello al suono gong che dava il via all’ottava ripresa. In quel momento i giudici avevano concesso, un solo round all’italiano, il quinto, gli altri sei a Denny. Il confronto ha visto l’inglese, abile e furbo nelle schivate, spesso con la testa pericolosamente in avanti, anticipare il campione, senza che l’arbitro, il belga Philippe Wouters, intervenisse. Questo l’appunto al direttore di gara, che forse avrebbe evitato le ferite sopportate da Signani alle arcate, anche se la mia opinione è che comunque la vittoria sarebbe stata di Denny, apparso più attivo e veloce. Signani troppo rigido e frontale, attendeva troppo a replicare all’inglese, che incamerava punti ad ogni round.  Mentre il telecronista di casa nostra confondeva Christian Cherchi col fratello Alessandro, tutto preso a tessere le lodi di un collega che aveva scoperto l’acqua calda. Nello stesso momento, Alessandro Cherchi era a Manchester, all’angolo di Vincenzo La Femina (13-1) che tentava di scalzare dall’europeo dei supergallo, l’inglese Liam Davies (15), 27 anni, titolo conquistato un anno fa a Telford, dove è nato e risiede, battendo il romeno Inout Balota (16-4-1), 29 anni, residente a Waltford a Nord di Londra. Per Davies era la seconda difesa, la precedente lo scorso fine luglio in casa, opposto al connazionale Jason Cunningham (32-7), 34 anni, KO al primo round. Per la cronaca, il longilineo mancino di Doncaster, detto “Iceman”, pelo rosso, nel 2021 destò sensazione, spodestando Gamal Yafai, dall’europeo supergallo - reduce dalla vittoria a Milano contro Luca Ridolfi - dopo averlo fatto contare ben quattro volte. Anche al campano è andata male, costretto alla resa alla quinta ripresa, dopo una battaglia spettacolare ma troppo a senso unico. La Femina ha pagato l’eccesso di generosità e l’incapacità di ascoltare i consigli all’angolo, che predicavano prudenza e maggior difesa. Affrontare un campione di qualità come Davies a guardia aperta, puoi forse farlo se sei un fuoriclasse e hai esperienza da vendere. L’italiano al momento non è a quell’altezza e ha pagato duramente, finendo al tappeto nel terzo, quarto e nel quinto tempo, quando l’arbitro dava lo stop. Se può servire come soddisfazione parziale, il nostro è stato capace di far contare l’inglese nel terzo quando, che non aveva mai conosciuto il tappeto, ma una rondine non fa primavera e infatti, dopo la spiacevole sorpresa Davies si è fatto meno avventato, sfruttando il diretto sinistro per aprirsi al destro, il colpo che ha pun La Femina. Una diversa conduzione tattica avrebbe forse evitato la sconfitta prima del limite, anche se al momento l’inglese è nettamente superiore e penso che a breve punterà ad una cintura mondiale. Nel frattempo l’italiano dovrà riflettere su come affrontare certi impegni. In un colpo l’Inghilterra ha arricchito il suo palmares europeo, aggiungendo oltre a quello dei medi, anche quello dei superleggeri, grazie ad Adam Azim (10), spodestando il francese Franck Petitjean (24-7-3), 35 anni, finito kot al decimo round, portando a quota sette il capitale europeo. Azim guidato dal padre Dad, ha solo 21 anni, una carriera iniziata nel 2015 da peso piuma salendo fino ai superleggeri. Nei dilettanti ha conquistato tutti i titoli inglesi giovanili e non solo. Ha preso parte agli europei schoolboy nel 2016, fermato nei quarti dall’ucraino Vlasiuk, ha vinto da jr. nel 2018 ad Anapa, argento l’anno dopo a Sofia in Bulgaria negli youth, superato in finale dal russo Magamadov. Il 2 dicembre 2020 passa pro, battendo Ed Harris sui sei round ma si infortuna alla mano destra e resta fermo undici mesi. Torna sul ring il 20 novembre 2021, inanellando sei vittorie per KO. Prosegue la striscia positiva fino alla conquista dell’europeo, in pratica dopo due anni di professionismo. Il francese era alla prima difesa e contro l’inglese ha subito una punizione. Contato al quinto round, ha dovuto badare solo a difendersi. Al decimo round, sull’ennesima scarica, si inginocchiava e ascoltava il conteggio senza rialzarsi ormai privo di energie. Azim si esibiva col solito salto mortale per festeggiare il trionfo.                                                                                                                                                            

Lasciano sconcertati, le dichiarazioni del presidente federale, alla vigilia delle trasferte degli italiani a cominciare da quelle in Inghilterra che sappiamo come sono finite. Dopo la stantia ripetizione dei podi dal 2021, è illuminante l’affermazione che dichiara: “Nel frattempo, i Pro italiani marciano inerosabilmente, e questa settimana ci offrono a Lecce Titolo Italiano Leggeri Carafa vs Di Silvio, trasmesso su DAZN, a Manchester Europeo SuperGallo Davies vs La Femina (Queensberry) trasmesso su DAZN a Wolverhampton Europeo Medi Signano vs Denny, trasmesso su RaiSport, a Sarnico Titolo Int. WBC Piuma Rigoldi vs Milan. Grazie Azzurri e grazie a tutto il movimento pugilistico italiano...la sorgente delle Squadre Azzurre”. A parte l’errore di battitura che può capitare, sarebbe necessario conoscere il significato dell’aggettivo “inesorabilmente”, per evitare brutte figure, visto il risultato inglese e il resto che potrebbe seguire (europei con Marsili e De Carolis sempre all’estero). Invece dei proclami imbarazzanti, gli atleti si aspetterebbero che lo loro imprese, specie dei dilettanti, venissero commentate, invece che ignorate sistematicamente.                                                                                                                                                                            Al T-Mobile di Las Vegas, per l’organizzazione di Bob Arum, si sono svolti due mondiali. Shakur Stevenson (21), 26 anni, nato a Newark nel New Jersey, residente a Houston nel Texas, argento ai Giochi 2016, dove avrebbe meritato l’oro, ha messo in carniere il titolo dei leggeri WBC, aggiungendolo a quelli dei piuma WBO (2019) e superpiuma WBC e WBO (2021-22). Potrei dire niente di nuovo sotto il sole, visto il talento che madre natura gli donato. In realtà è stata una vittoria abbastanza laboriosa, sia perché l’avversario Edwin Los Santos (16-2), 24 anni, mancino dominicano, lo ha impegnato niente male e anche per la scarsa concentrazione di Shakur, costretto a recuperare riprese scialbe. Quando si è svegliato ha fatto la differenza, e i giudici lo hanno premiato all’unanimità (due con 116-112, il terzo 115-113), ma alla fine lo stesso neo campione non era soddisfatto al punto da dichiarare che Edwin merita la rivincita. Di altra intensità la sfida tra il messicano Emanuel Navarrete (38-1-2), 28 anni, pro dal 2012 a 17 anni, già campione a sua volta nei supergallo e piuma, che difendeva il titolo WBO superpiuma conquistato lo scorso febbraio ai danni dell’australiano Liam Wilson e difeso dall’assalto del connazionale Oscar Valdez, trovava il brasiliano Robson Conceicao (17-2-2), 35 anni, pro dal 2016, non dimenticato oro ai Giochi di Rio, al terzo tentativo iridato. Falliti i due precedenti contro Oscar Valdez (2021) e Stevenson (2022), ha dato veramente tutto per scalzare il campione e ha sfiorato la clamorosa impresa, fermandosi al pari. Il campione, partito nettamente favorito, ha trovato uno sfidante dalle risorse inesauribili, insensibile a due conteggi, dopo i quali è ripartito come una furia fino al termine del match, finendo addirittura all’attacco con un Navarrete che faticava a replicare. Il giudice Don Trella assegnava 114-112 al messicano, Max DeLuca e Chris Flores optavano per un giusto 113-113. La giuria del pubblico ha visto Conceicao avanti di due punti. In caso di rivincita gli spettatori non si annoieranno di certo. Nel programma, il medio romano Giovanni Sarchioto (9), 26 anni, ottima carriera da dilettante, lanciato nei pro dalla OPI 82, affidandosi alla Top Rank di Bob Arum, col padre all’angolo, ha debuttato negli USA, liquidando il brasiliano Lucas de Abreu (14-4), 30 anni, pro dal 2016, al terzo round dopo un paio di conteggi. Buon inizio, vedremo il seguito.                                                                                                 

 Nel corso del congresso annuale del WBC, ospitato a Tashkent la capitale dell’Uzbekistan, si è disputata una riunione pro, imperniata sull’imbattuto gigante mancino uzbeko Bakhodir Jalolov, 29 anni, guidato dalla Top Rank che da professionista ha vinto i 14 incontri sempre per KO e punta a ripetere ai Giochi di Parigi l’oro di Tokyo nel 2021, in aggiunta al doppio mondiale (2019 e 2023). Questa stagione l’ha dedicata agli impegni in proiezione olimpica. Davanti al pubblico di casa ha messo KO al primo round Chris Thompson (12-6-1), sud-africano di 28 anni, reduce da tre sconfitte a fila, diventate quattro dopo quella contro Jalolov. Nel programma debutto del piuma locale Abdunalik Khalokov, iridato youth 2018 e assoluto quest’anno, che costringe l’ucraino Olexandr Yegorov (20-10-1), alla resa al secondo round. Nel 2019 Yegorov, tentò l’assalto all’europeo supergallo, ma Luca Rigoldi lo battè nettamente. Meiirin Nursultanov (19) il kazako sfidante ufficiale per il WBC nei medi, supera con qualche difficoltà il cileno Julio Alamos (16-2), 32 anni, lo stesso che contese invano al nostro Etinosa Oliha il vacante mondiale IBO lo scorso luglio.                                                                                               

 AIlo You Tube Theater di Inglewood in California, Jonathan Rodriguez (17-1-1), 24 anni, ha posto fine alla carriera di Khalid Yafai (27-3), 34 anni, inglese di origine yemenita, costretto alla resa sul finire del primo round, sotto il martellamento dello scatenato portoricano, che non gli ha lasciato scampo. Khalid ha fatto conoscere la propria decisione nella conferenza stampa dopo il match. “Ho capito che il mio corpo non è più in grado di reggere agli stimoli e alla fatica che la boxe richiede. Giusto dire basta”. Dopo undici anni di professionismo, culminati col mondiale supermosca WBA (2016-2020), detronizzato dal picchiatore del Nicaragua, Roman Gonzales (51-4), alla seconda sconfitta, lascia ai fratelli più giovani Gamal e Galal Yafai la continuità di famiglia sul ring. Khalid è stato molto attivo da dilettante, salendo sul podio europeo diverse volte, titolare ai Giochi di Pechino nel 2008, ai mondiali a Milano nel 2009, primo inglese a vincere nel 2005 il mondiale cadetti Under 17. Ha fatto parte della scuderia Matchroom di Eddie Hearn.                                                  

  In Italia, venerdì scorso al Palazzetto dello Sport di Sarnico, località sulla sponda occidentale del lago d'Iseo a circa 25 chilometri Bergamo, la Promo Boxe Italia di Mario Loreni, ha allestito la sfida valida per l’Internazionale WBC piuma tra l’ex europeo supergallo (2018-2020), il vicentino di Caldogno, Luca Rigoldi (31-2-2), 30 anni e il venezuelano Luis Millan (25-7), 26 anni, sostituto di Luca Tassi, che aveva dato forfait dieci giorni prima. Scelta indovinata per lo spettacolo, un po’ meno comoda per Luca che si è trovato davanti un rivale più alto che sfruttava molto bene l’allungo, abile al limite delle regole, sempre pronto alle repliche. Rigoldi ha dovuto tirare fuori il meglio per batterlo in modo chiaro sui 12 round. Comunque un buon test in vista dell’opportunità europea. Peccato sia saltato l’atteso debutto in Italia del welter Yoel Angeloni (2), ottimo dilettante con sangue cubano da parte materna, che avrebbe dovuto affrontare il colombiano residente in Spagna, Fernando Mosquera (6-11), 30 anni, reduce da dieci sconfitte, diverse in Italia. Salvo il match d’apertura tra i debuttanti superwelter Esteban Pasquato   (0-0-1), residente a Brescia e Andrea Izzo (0-0-1) napoletano di Torre Annunziata, entrambi 22 anni, che hanno dato spettacolo con scambi continui, il resto della serata ha visto i nostri dominare avversari decisamente inferiori. Il cruiser, Roberto Lizzi (5), 22 anni, calabrese di Certaldo, già campione italiano dilettanti 2021, ritrova il serbo Stefan Mihailov (6-20-3), 28 anni, che a Sequals in luglio aveva retto i sei tempi previsti, stavolta si è dovuto arrendere alla quinta tornata. Sbrigativo il supermedio Cezar Iesenau (3), nato in Moldovia, tesserato romeno, residente a Crema, 22 anni, che mette KO l’altro serbo Marko Nastic (1-12), 31 anni, in meno di tre minuti. Nei welter: l’emergente ferrarese Antonio Licata (8), 24 anni, pro dal 2022, di Ferrara, da tecnico si trasforma in picchiatore e mette giù, a pochi secondi dal termine del round iniziale, il non più giovane milanese Marco Battaglia (5-4), 35 anni, residente a Piacenza colpito a freddo, che conosce per la prima volta la sconfitta per KO.                                                               

    Al Pala Ventura di Lecce, Giuseppe Carafa (18-6-2), 29 anni, pro dal 2015, nato a Gallipoli e residente a Ugento, ha conquistato il tricolore dei leggeri, superando a parere di due giudici (96-95) su tre, l’altro assegnava il pari, il romano d’antico pelo Pasquale Di Silvio (23-11-3), 44 anni, attivo dal 2007, che nell’occasione ha gettato alle spalle l’età disputando una prova alla pari del più giovane avversario. Il pubblico accorso numeroso nella struttura, ha applaudito entrambi i contendenti. Carafa era già statio tricolore nel 2019 da superpiuma e in carriera ha fatto esperienza combattendo in Francia, Spagna, Belgio e Ucraina. Ha detenuto anche il titolo del Mediterraneo. Pure Di Silvio ha già detenuto la cintura tricolore sempre nei leggeri e combattuto per l’UE. Anche in questo caso la rivincita è d’obbligo.                                                    

   Al Palasantoro di Roma la BBT di Davide Buccioni, ha organizzato una serata imperniata sul massimo Mirko Carbotti (3-0), 31 anni, che da dilettante ha conquistato ben quattro volte il tricolore, vestendo l’azzurro in occasione dei mondiali 2019. Per il terzo match ha incrociato i guantoni col serbo Dusan Krstin (8-18), 28 anni, pro dal 2015, arresosi al terzo round, dopo un kd nel secondo. Meno di un mese addietro il serbo aveva finito ai punti sui sei round contro il più giovane romano Vincenzo Fiaschetti (2), 22 anni. La riunione ha visto anche il successo del super gallo palermitano Salvatore Contino (7), 34 anni, pro dal 2022, ai punti sull’abruzzese Gianluca Valente (3-4-1), 27 anni, pro dal 2021. Vince anche il super welter Ivan Guarnieri (4), 29 anni di Pescara su Cristian Ciambotti (1-1) che si è difeso bene sui sei tempi. Nel prossimo fine settimana sono in programma mondiali ed europei, che tratterò nel prossimo servizio. Oltre ad un articolo sugli europei U22 svoltisi a Budva in Montenegro, dove l’Italia, in particolare quella femminile, si è difesa con tanta grinta.

Giuliano Orlando