Europei di Belgrado alla seconda giornata con Salvati e Iozia.

Pubblicato il 19 aprile 2024 alle 20:30
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

 

Europei di Belgrado alla seconda giornata con Salvati e Iozia.

di Giuliano Orlando

Alla seconda giornata degli europei assoluti di Belgrado, il bilancio italiano segna la netta vittoria di Remo Salvati nei medi e la sconfitta, con un pizzico di sfortuna, di Francesco Iozia nei leggeri contro il russo Vsevolod Shumkov che ha vinto abbastanza nettamente, imponendo un ritmo al quale il siciliano ha replicato bene nella prima ripresa, cedendo nelle due successive, complici le ferite ad entrambe le sopracciglie, dovute a testate più o meno volontarie, che l’arbitro ha inteso come colpi regolari. Intendiamoci, il russo non ha rubato nulla. Ha colpito di più tenendo l’iniziativa per tutto il match. A questo punto la situazione è di parità, avendo nel 2021 agli europei U22 perso contro Iozia. Con la differenza che il successo odierno lo proietta ai quarti degli europei assoluti e mercoledì 24 aprile affronta lo scozzese per entrare in semifinale. Il romano Remo Salvati a sua volta all’esordio europeo elitè ha battuto chiaramente Gabriel Debanic, avversario uno scalino sotto l’azzurro, anche se dall’angolo del croato ripetevano “bravo” sia se colpiva o come spesso è accaduto, subiva i colpi. Il 5-0 con altrettanti 30-27 toglie ogni dubbio sulla vittoria del nostro alfiere in forza all’Esercito. L’emozione e la voglia di strafare lo ha portato qualche volta a non essere lucido, offrendo comunque buone combinazioni vincenti. Per lui, sempre mercoledì, c’è il magiaro Mester, 100 match all’attivo, che ha avuto la meglio sul quotato armeno Vakhtang Harutyunyan, partito alla grande, poi spentosi di fronte alla maggior precisione del rivale. Tra l’ungherese e Salvati c’è un precedente a favore dell’azzurro. Certo sarà una bella battaglia. Oggi sabato, tocca ad altri tre azzurri. Tommaso Sciacca (54) affronta il maltese Shembri, da non sottovalutare, in quanto la piccola nazione sta investendo molto sulla boxe, sotto la spinta di un maestro italiano. Sciacca, classe 2001, siciliano di Avola ha vinto le ultime tre edizioni degli assoluti. Ha boxe piacevole e sta crescendo tecnicamente. L’altro debuttante è il fiorentino Gabriele Guidi Rontani, classe 2004, che fa parte dei quadri dell’Esercito, il più giovane della squadra. Da un paio d’anni si dedica a tempo pieno al pugilato, con ottimi riscontri. “Fu mio fratello David, quando avevo 8 anni a portarmi in palestra, anche se a quell’età è ancora tutto un gioco. I primi rudimenti li ho avuti col karate e qualche lezione di kungfu. Mi sono cimentato nel calcio e pure con le moto, ma senza innamorarmene”. La decisione di apprendere i fondamentali della noble art quando l’hai presa?“Verso i dodici anni, quando sono entrato nella palestra Samurai a Firenze. A quel punto ho capito che questo sport mi piaceva e mi ci sono buttato con passione ed entusiasmo. Nel frattempo facendo contenti i genitori ho preso il diploma di perito meccanico. Presente ai campionati italiani schoolboy nel 2018 arrivando secondo. Meritandomi la fiducia dei tecnici che mi portarono agli europei. Il confronto con altri pari età che sembravano ventenni, fu davvero difficile. Questo anche nel 2019, quando la rassegna europea riguardava gli jr. Nel 2020 sono passato ad un'altra palestra, il Boxing Club col maestro Alessio Vestrin. Alla mia prima presenza agli assoluti elitè a Chianciano ho vinto il titolo, forse inatteso anche per me, comunque una bella soddisfazione. Mi trovo molto bene in nazionale, dove i compagni più esperti mi danno una mano a capire certe sottigliezze e i tecnici sono prodighi di consigli per aiutare la mia crescita, sia tecnica che mentale. La convocazione per gli europei era una speranza, non una certezza. Averla ottenuta è stata una bella soddisfazione”. In famiglia cosa dicono? “Non è stata una sorpresa, considerato che prima di me, David ci aveva già provato. Papà è il mio primo tifoso, mamma ha solo paura che mi facci male. Anche se ha capito che il pugilato ha molti aspetti positivi e meno rischi di quello che temeva. Insomma è quasi convinta che ho fatto una buona scelta sportiva”. Come ti definiresti caratterialmente? “Direi una persona riservata ma non introverso o musone. Parlo con tutti, sono accomodante e amo molto l’ambiente della nazionale. So che devo imparare tanto e mi impegno per farlo”. I 71 sono una delle categorie più affollate con 25 iscritti. Si parte dai 16 e al debutto trova il turco Erdemir, che nelle giovanili sembrava un fenomeno, poi ha segnato il passo, anche se resta un ottimo elemento. A Rontani non si chiedono miracoli, ma di fare il suo match con serenità, acquisendo utile esperienza e magari farci una bella sorpresa. Alfred Cromwel è al secondo europeo, a quello di Yerevan ha sfiorato l’oro. A Belgrado ci riprova e appare in crescita di condizione. Ha già combattuto battendo l’ottimo turco Osmani, oggi trova il francese Cesar, un tipo più furbo che bravo, capace di imbrogliare le carte, con una boxe sparagnina che spesso gli regala la vittoria. A Belgrado da testa di serie n.  3, ha saltato il primo turno. La vittoria vale l’ingresso nei quarti, ad un passo dal podio. L’emiliano è motivatissimo e ci crede. Sta tornando il demolitore del 2023 e questo è un bel segnale.                                                                                                           

 Patrizio Oliva mi ha fatto notare con garbo, che aver indicato Jessica Galizia, preparata dal tecnico azzurro a questa rassegna con grande impegno, sfavorita nei confronti della turca Isildar non è stato un bene per l’atleta. Confesso che non pensavo di arrecare una conseguenza negativa e me ne dispiaccio sinceramente, Voglio aggiungere che ho grande stima di tutta la squadra dai tecnici agli atleti ai quali faccio i complimenti per come sono preparati e quanto danno sul ring. C’è grande armonia nella compagine, il clima ideale per ottenere il meglio. Per quanto riguarda la Galizia, il mio augurio è che scenda dal ring vittoriosa, e può farlo, perché nella boxe il verdetto non è mai scritto prima. Comunque, dopo il match, andremo insieme a berci un caffè all’italiana. Il torneo da oggi entra nel vivo con turni bi-giornalieri su due ring. Il primo alle 15, il secondo alle 17.45. Nonostante sia questo sia il terzo europeo ospitato a Belgrado, l’organizzazione non è delle migliori. Il Palazzo risulta parecchio lontano dagli alberghi e le navette sono poche molto distanziate negli orari, sempre stracariche. Anche la parte alimentare non brilla per varietà. Questa la situazione, che la squadra italiana accetta e assorbe senza fare una piega. Le donne entrano in scena lunedì 22 e tutte le nazioni giunte il 17, hanno tenuto ferme le atlete quasi una settimana. Per contro,in molte categorie, una volta iniziati gli incontri, dovranno combattere senza un giorno di sosta.  A questo punto la Commissione Tecnica non poteva farle iniziare uno o due giorni prima, per concedere alle atlete un turno di riposo tra una sfida e l’altra? Oltre al team tricolore, operano l’arbitro Vadilonga e il presidente onorario Vittorio Lai, con un compito di responsabilità in seno alla parte tecnica. A tutti e due l’augurio di buon lavoro.

Giuliano Orlando