Il ducato dei contrabbandieri. Veri i fatti, immaginari i personaggi

Pubblicato il 26 settembre 2023 alle 21:09
Categoria: Libri di Sport
Autore: Redazione Datasport.it


Il ducato dei contrabbandieri. Veri i fatti, immaginari i personaggi

Nell’incanto della Val d’Intelvi, l’eterna sfida tra spalloni e guardie di finanza con beffe e tradimenti - Giuseppe Valesi – Il ducato dei contrabbandieri. Veri i fatti, immaginari i personaggi - Editrice Lariologo - Pag. 515 - Euro 24,50.

di Giuliano Orlando

Leggendo il robusto tomo di Giuseppe Valesi, ti trovi immerso in un mondo dalle mille sfaccettature, dove l’Italia delle regioni gioca la propria parte su un palcoscenico particolare, legato alla sfida che in quegli anni rappresentava la sopravvivenza in un territorio che produceva poco o nulla e l’unica risorsa vera era il contrabbando, peraltro rischioso ma anche affascinante, perché metteva in gioco due ideologie contrapposte: la legalità e l’illegalità. L’Italia muoveva i primi passi come nazione ma pagava il prezzo salato della trasformazione, dopo secoli di separazioni nette, dall’Impero Romano in avanti, fino alle Signorie e alle Repubbliche Marinare, per arrivare all’epoca napoleonica, dove il conquistatore corso, nella sua follia colonialista, diede il via ad un orientamento nazionalista da parte delle nazioni occupate. L’ultimo scossone con le guerre d’Indipendenza e la consapevolezza che si può combattere e morire per un ideale. La stessa piccola ma non meno importante sfida tra contrabbandieri e Forze dell’Ordine, in questo caso la Guardia di Finanza, con l’appoggio degli Alpini, in rappresentanza della legalità, che la gente del posto capovolgeva in toto. In questo libro intrigante ci sono cento storie e altrettante situazioni che fotografano ambiente e mentalità. Le famiglie dei contrabbandieri, i loro amori e le loro debolezze, i Malamenti e i Maltagliati, figli e figlie da Giorgio il protagonista a sua insaputa, alle procaci Elena e Irene, disegnate dall’autore con nitida precisione sia caratteriale che culturale. In contrapposizione i loro avversari, dall’Ispettore Guglielmo Caruso al vertice della piramide ufficiale ai quadri più bassi con Gargiulo e Ferrante tra i tanti altri, nel ruolo di galoppini e informatori, nel contempo sensibili al fascino femminile. Un gioco scacchistico dove ogni mossa attendeva la risposta dell’avversario. Se debbo fare un paragone, la parte del contrabbandiere mi ricorda il romagnolo Stefano Pelloni, detto il Passator Cortese, che il grande poeta Giovanni Pascoli immortalò con versi indimenticabili, definendolo “re della strada e re della foresta”, tramutando il giovane, colpevole di piccoli furti, al ruolo di leggenda assoluta. Anche se Giorgio è onesto sottolinearlo, non ne ha le caratteristiche. Il libro di ampio respiro, illustra ambienti e situazioni in un contesto che coinvolge nobiltà e borghesia collegati con la politica nelle città attigue come Como e Lugano, dove gli intrighi e i servizi segreti hanno la loro base di lancio. Nobildonne e signori dai lombi altrettanto nobili, veleggiano nel racconto e fanno da sfondo agli eventi che si consumano nella Valli di frontiera. Fino alla resa dei conti, col conflitto a fuoco che rappresenta il punto centrale ma non certo la risoluzione del problema. In questa giostra di personaggi, quadretti imperdibili come i dialoghi tra Carmela bellezza locale e Giorgio e ancor più di Rosita, dagli occhi neri come il carbone e la lingua scolta nel dialetto siciliano, dal sangue caldo, rientrano nella narrazione come rivoli di grande freschezza. Romanzo importante per capire il cammino di una Valle che cresceva valicando conflitti non solo con le due forze contrapposte, ma attraverso l’inserimento dei “meridionali” in un contesto solo in apparenza invalicabile. Infatti, dopo la morte di un finanziere a Isola Comacina, la gente inizia a stare dalla parte della legge, anche se Giorgio tornato alla vecchia scelta del contrabbando gode sempre di quella simpatia popolare che non perderà mai. L’approdo a Milano prima e, successivamente, il lungo viaggio in Brasile di Dirce a Carmela, ultime presenze in vita, concludono una storia che va oltre gli accadimenti della Valle Comasca, ma scrive un capitolo importante della storia italiana.

Giuliano Orlando