Dopo l’EUBC Cup, il Montenegro ospita gli europei U22 e tornano i mondiali jr. in Armenia con l’IBA sponsor munifico.

Pubblicato il 18 ottobre 2023 alle 15:10
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

 

Dopo l’EUBC Cup, il Montenegro ospita gli europei U22 e tornano i mondiali jr. in Armenia con l’IBA sponsor munifico.

CIO: sospeso il Comitato russo dello sport. La posizione italiana

di Giuliano Orlando

Il pugilato dilettantistico sta attraversando il peggior periodo della sua storia ultracentenaria. Da una parte l’IBA l’ente mondiale presieduta dal russo Umar Kremler, che grazie alla Gazprom, può elargire premi in ogni torneo. Ai Mondiali maschili del 2024, ha messo a disposizione un montepremi stellare di quasi dieci milioni e mezzo di dollari, cifra che solleciterà la presenza di molti professionisti. Dall’altra la World Boxing, la nuova associazione nata sotto la spinta dell’olandese Boris van Der Verst, in contrapposizione all’IBA, di cui fanno parte 16 nazioni, al momento numero troppo esiguo secondo il CIO, per avere il riconoscimento ufficiale.  Anche se fra queste ci sono USA, Canada, Gran Bretagna, Filippine e Nuova Zelanda, il confronto con l’IBA è stridente, potendo contare al momento su oltre 190 nazioni, già inserite nell’AIBA. Al centro troviamo il CIO, al quale spettano le decisioni finali. La prima risulta negativa per la Wolrd Boxing, come ha sottolineato il presidente del CIO il tedesco Thomas Bach: “Alla World Boxing manca la copertura globale”. Dichiarazione che può essere interpretata in vari modi. A cominciare dalla sollecitazione a trovare uno sponsor e allargare il numero delle nazioni. Questo non mette a rischio la presenza della boxe ai Giochi di Los Angeles 2028, come il solito necroforo ha sottolineato. Il CIO nel recente congresso ha sospeso il Comitato Russo dello sport, per aver inserito nei suoi quadri le province conquistate nell’invasione ucraina. Una decisione clamorosa che esclude di fatto tutto lo sport russo dai Giochi. L’IBA ex AIBA è out dal 2019, ovvero non può allestire i tornei olimpici e quelli di recupero, privandola dell’evento quadriennale più importante. L’IBA per contro, forte del sostegno economico di Gazprom, una multinazionale russa produttrice di gas, della quale è socio anche Vladimir Putin, cerca di solidificare il potere nei vari continenti. Operazione riuscita in Asia, come largamente previsto, fallita in Africa e lo stesso destino dovrebbe avere nelle Americhe. Vedremo quanto sono sincere le dichiarazioni di amicizia, qualora in futuro la World Boxing ottenesse l’okay del CIO, al momento negato, ma questo non significa sia un no definitivo. Perché dico questo? Semplice, alle qualificazioni per i Giochi, sia in Africa che in Asia e in Europa e penso avverrà lo stesso nelle Americhe che in Oceania, hanno aderito in toto, anche se non c’erano premi in denaro, ma solo il traguardo di partecipare alle Olimpiadi. Alle quali Russia e Bielorussia sono escluse. Come già detto, la Russia è sospesa da tutte le discipline. Basteranno i dollari “russi” elargiti nei tornei continentali e mondiali a rinunciare ai Giochi? Personalmente dubito. Ma potrei anche sbagliare. In particolare se il prossimo 16 novembre a Losanna presso la Corte dell’arbitrato dello Sport (CAS) il ricorso dell’IBA di rientrare nel CIO venisse accolto. Ipotesi che porterebbe a conseguenze disastrose per lo stesso CIO che ha fissato il Congresso per il 24 e 25 novembre a Francoforte. In quell’occasione all’ordine del giorno i temi saranno numerosi e importanti, in particolare la posizione delle nazioni che prenderanno parte ai Giochi di Parigi. Al momento il CIO con la boxe non ha posto veti e non poteva fare altrimenti. Avendo disconosciuto l’IBA per i Giochi, ne ignora praticamente l’esistenza, creando confusione. Comunque per le nazioni iscritte a tale ente prendere parte ai vari tornei non comporta rischi di squalifiche. Al contrario di giudici e arbitri, che debbono scegliere da che parte stare.                                                                                                                                                                      

   L’Europa negli ultimi tempi ha rafforzato i rapporti con l’IBA, come dimostrato all’EUBC Cup e in altri appuntamenti, in particolare ai prossimi europei U22 di novembre, ospitati a Budva in Montenegro, dove saranno presenti Russia e Bielorussia a pieno titolo. Il presidente europeo Ioannis Filippatos, ha ringraziato ancora una volta Umar Kremler per il pieno sostegno all’EUBC, aiutando notevolmente i nostri atleti a crescere. Stando al comunicato dell’EUBC, all’evento sono iscritte ben 38 nazioni, comprese Inghilterra e Irlanda, addirittura due squadre IBA di cui faranno parte olandesi a titolo personale. A partire dai pugili che arriveranno ai quarti, ci saranno premi in dollari, partendo dal minimo di 1000, fino agli 8000 per i vincitori. Ma la situazione potrebbe cambiare a Francoforte, qualora venisse presa in considerazione la compatibilità o meno delle nazioni che fanno parte dell’IBA. Posizione che comunque andrà chiarita trovando anche la soluzione meno onerosa e veloce per passare dall’IBA ad altro ente, compresi quelli continentali qualora nel avessero la veste giuridica. Prima che questo avvenga, l’attività prosegue, anche se la presenza di Russia e Bielorussia esclude l’Ucraina e questo non è bello e neppure corretto. Si è passati di fatto al rovesciamento della situazione. Dal 10 al 20 novembre per gli Europei U22, arriveranno in Montenegro 38 paesi: Albania, Armenia, Austria, Azerbaigian, Bielorussia, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Inghilterra, Estonia, Francia, Georgia, IBA-Germania, Grecia, Ungheria, IBA-Neutrale, Irlanda, Israele, Italia, Kosovo, Malta, Moldavia, Montenegro, IBA – Paesi Bassi, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Turchia e Galles. E se si fosse iscritta anche l’Ucraina cosa sarebbe successo? Di fatto l’Ucraina viene esclusa da tutti i tornei sotto l’egida dell’IBA. E’ giusto?                                                                                                                                                                       

    Nel calendario dell’IBA è tornato anche il campionato mondiale junior fermo dal 2015. Il torneo riservato ai giovani di 15 e 16 anni è stato programmato dal 21 novembre al 4 dicembre a Yerevan la capitale dell’Armenia, dove nel 2021 vennero allestiti gli europei assoluti. La rassegna per la prima volta sarà unificata, prenderanno parte maschi e femmine, mentre otto anni fa ebbero due sedi diverse. Il settore femminile venne ospitato a Taipei nell’isola di Formosa, quello maschile a San Pietroburgo in Russia.  E l’Italia come si comporta? Al momento la FPI fa come il pesce in barile, naviga a vista senza prendere posizione netta. D’altronde il suo è un destino obbligato. Basterebbe l’appuntamento di Busto Arsizio del prossimo marzo, dove avverrà la prima qualificazione di recupero dei Giochi di Parigi. Chi li ha assegnati? Questo per capire come andrà a finire. Il CONI dialoga col CIO da sempre e questo non lascia dubbi da che parte stia. La FPI sopravvive grazie ai contributi di enti interdipendenti dal CONI, senza i quali la Federboxe chiuderebbe bottega. Certo, se l’IBA potesse, ricoprirebbe di dollari sia l’Italia che altre nazioni, ma chiuderebbe alle stesse la porta dei Giochi olimpici.

Giuliano Orlando