Delneri contro l\'ombra di Lippi

Pubblicato il 12 marzo 2011 alle 09:56:35
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

La voce ancora più bassa del solito. Lo sguardo un po' perso nel vuoto, quello di chi – Gigi Delneri – mai si sarebbe aspettato un tonfo così. Tristezza e malinconia sgradite e sgradevoli compagne. Sono le immagini dell’ultima conferenza prima di partire per Cesena dove, stasera, la Juve si gioca parecchio. La Champions League? No, quella è una storia difficile. La credibilità? Beh, l’ha già persa, affondando in una posizione di classifica che non potrebbe essere più anonima. Ma se la Juve sbanda e Delneri non si raccapezza, urge anticipare qualcosa che magari avrebbe fatto parte del futuro.

Più di una settimana fa vi abbiamo parlato in esclusiva della soluzione Lippi. Una soluzione rilanciata da alcuni quotidiani. Lippi traghettatore? Non sarebbe corretto definirlo così: per il suo passato da commissario tecnico padrone del mondo e per quanto ha dato al club in passato. Lippi ha offerto la disponibilità per un pronto intervento: adesso in panchina, domani nella stanza dei bottoni. Con un ruolo particolare e ben delineato: consulente di Andrea Agnelli, una specie di direttore tecnico. A quel punto si potrebbe ricomporre l’accoppiata che per un momento, soltanto per un momento, sembrava destinata al Milan: Lippi-Spalletti, a conferma di un rapporto consolidato.

Marcello e Luciano sono amici e non soffrirebbero di gelosie o invidie. Pensano allo stesso modo, hanno feeling, sono ambiziosi e non ci sarebbero fratture o interferenze. La Juve sta valutando, ma Delneri è ancora in tempo a far saltare tutto. Pur sapendo che l’anno prossimo difficilmente sarà in sella alla Juve, malgrado un contratto che – come qualsiasi foglio di carta – può essere stracciato in assenza di risultati. Certo, il difficile sarebbe andare a liberare Spalletti dallo Zenit: l’impegno con i russi, molto ben retribuito, non è in scadenza a giugno. Né il nuovo Zar alzerà la voce per farsi mandar via, anche se il mercato non è stato competitivo. Ma se la Juve forzasse, se scendesse in campo con argomenti convincenti, Spalletti non si metterebbe di traverso. La Juve è sempre la Juve, vuoi mettere?, per un allettante ritorno in Italia.

Questo è lo scenario, la prospettiva, l’ipotesi sullo sfondo. Ma prima tocca a Delneri, con quella voce bassa e lo sguardo perso abbastanza nel vuoto. La Juve a Cesena lo tradirà ancora?