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Conclusi gli europei U15 a Budva.

Pubblicato il 28 ottobre 2025 alle 19:10
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

 

Conclusi gli europei U15 a Budva.

Presenti 31 nazioni. Inghilterra, Ucraina, Irlanda, Georgia, Polonia e Azerbajan ai vertici. Italia in chiaro scuro (3 argenti e tre bronzi), politicamente ininfluente. 

di Giuliano Orlando

L’Italia rientra dagli europei U15, sotto l’egida della World Boxing, disputati a Budva nel Montenegro, con tre argenti e tre bronzi, tra maschi e femmine. Bilancio in chiaro scuro per diversi motivi. Su tutti la scarsissima esperienza degli azzurrini. La media maschile era attorno ai 15 incontri, quella femminile addirittura inferiore.  Per contro le nazioni che hanno raccolto il maggior numero di podi: Inghilterra (10-1-2), Ucraina (6-7-7), Irlanda (4-3-6), Georgia (3-4-2), Polonia (3-1-5) e Azerbajan (2-3-3), presentano una media di 30 e più incontri, alcune arrivano a sfiorare i 50 incontri nel settore maschile. Gli inglesi sembrano fatti con la stampino: alti, mobili e bene impostati per offendere e difendersi. Si sono presentati in nove maschi e sette atlete, contro gli undici maschi e le dieci azzurre. Il bilancio finale vede l’Inghilterra in vetta con ben dieci ori, sei ai maschi e quattro alle ragazze, oltre ad un argento e due bronzi.

Per non parlare dell’Ucraina la cui situazione interna, con la Russia che bombarda i centri abitati, è altamente drammatica, capace di arrivare a Budva a ranghi completi e portare sul podio ben 20 atleti: sei ori, sette ergenti e altrettanti bronzi. Assieme a loro l’Irlanda che conferma una scuola di alto livello, grazie a insegnanti che seguono i giovani a tempo pieno, quindi la Georgia, nazione con 5 milioni di abitanti, contro i 61 dell’Italia, dove la boxe rappresenta un riferimento importante tra i giovani e da qualche anno crescono anche le ragazze, come conferma l’oro e l’argento conquistato a Budva. La Polonia ha una base robusta da sempre, quella femminile superiore, comunque alla fine torna a casa con le medaglie. L’Azerbajan è un caso un po’ particolare, organicamente sono atleti forti, comprese le ragazze, ancora grezze tecnicamente ma dotate di resistenza e carattere battagliero. Sui maschi, osservandoli da vicino, stenti a credere abbiano solo 15 anni, semmai una ventina. Ipotesi avallata da altre nazioni. Questo il sestetto di vertice. A seguire la Turchia la cui base è in costante crescita e in questa occasione non è stata fortunata, anche se ha conquistato l’unico oro con la mancina Yurtsever nei 57 a spese della pugliese Melissa Cavaliere, allieva del glorioso gym Alfonso Taralli.

Basterebbe un particolare per giustificare la sconfitta, l’azzurra era al sesto match, la turca al 36°. Oltre che essere atleticamente più formata.  A seguire la classifica del medagliere vede Romania (1-3-3), Bulgaria (1-0-3), Spagna (1-0-1) e Scozia (1-0-1) presentatasi con due maschi e due ragazze e rientra con un oro un bronzo. L’Italia è al 12° posto, assieme a Ungheria, Lituania e Lettonia, nella parte bassa della classifica e non nella parte alta come ha dichiarato il responsabile degli insegnanti, che pare sia apparso a Budva nel giorno delle finali. Tra l’altro l’Italia non aveva il team leader e tantomeno il medico. Nel settore maschile il bilancio è stato salvato da Achille Vinciati (90) e Damiano Rizzo (+90). Entrambi hanno disputato tre incontri dando il meglio. L’udinese Vinciati allievo della Boxe Riviera Friulana, ha mostrato qualità tecniche notevoli oltre ad una struttura atletica ideale. Se politicamente l’Italia contasse qualcosa, avrebbe portato il titolo in Italia, come meritava. In finale, dopo un avvio prudente, contro il polacco Durys, prendeva l’iniziativa e nel terzo round teneva l’avversario sotto scacco, facendolo anche contare. Al termine dell’incontro quattro giudici avevano 28-28. Solitamente il vantaggio si assegna a chi finisce meglio.

Invece Montenegro, Ungheria, Azerbajan e Turchia all’unisono hanno scelto il polacco. L’eccezione è il lettone, che assegna 28-27 per l’azzurro. Un 4-1 significativo di quanto l’Italia non abbia peso politico. Tra l’altro il nostro sito dava 5-0 per Durys. Nel segno della trascuratezza abituale. L’altro argento per merito di Damiano Rizzo, proveniente dal gym di Cristian Abis a Ladispoli, che come riferito ha preso parte a questi europei, esordendo in assoluto. Ho parlato con i due maestri per conoscere meglio questi due giovani giganti che assieme alla tarantina Melissa Cavaliere hanno portato l’Italia in finale. Mauro Macor con la moglie Giulia Del Piccolo sono i fondatori della Boxe Riviera Friulana a Muzzana del Turgnano cittadina in provincia di Udine.

Era il 2008 e passo dopo passo, lavorando sodo, hanno creato i presupposti per diventare un punto di riferimento per tutto il circondario. “Cerchiamo di dare ai ragazzi certezze e fiducia attraverso gli sport da combattimento e in particolare il pugilato, coinvolgendo le famiglie, che debbono essere consapevoli come lo sport sia un veicolo importante nella crescita dei loro figli. Bianca Tessari e il fratello Federico, entrambi campioni italiani dilettanti si allenati a lungo nella nostra palestra. Bianca, ormai prossima alla conquista del tricolore da pro, mentre Federico anche lui a Bologna frequentando l’Università, dopo uno stop prolungato per un problema alla mano destra, sta recuperando e presto tornerà a combattere”.                                                                                                                                                                                              

Achille Vinciati la piacevole rivelazione agli europei U15 a Budva, vale la pena di conoscerlo meglio: “Il ragazzo, accompagnato dal papà imprenditore nel ramo della ristorazione, venne la prima volta in palestra a 8 anni, per fare ginnastica e vi restò una stagione. Si ripresentò tre anni dopo undicenne. In quel tempo era bassetto e cicciottello, dicendomi che voleva diventare un pugile. Gli spiegai chiaramente che solo con l’applicazione e il sacrifico ci sarebbe riuscito. Nel giro di tre anni ha compiuto una trasformazione impressionante sia nel fisico che nel carattere, facendomi capire che potevo contare su quel ragazzo di poche parole e molti fatti. Sempre presente agli allenamenti, attento ai consigli, cresceva in statura e come pugile.

Venne convocato in nazionale, disputò un minitorneo in Ungheria che vinse. Lo scorso anno ai campionati U15 giunse terzo e non fummo contenti. Al raduno di Latina con la nazionale polacca disputò due match contro Durys battendo entrambe le volte. La sera prima della finale, lo avvisai che avrebbe trovato un avversario ben diverso, più determinato a vincere. Infatti così è successo anche se il verdetto non mi ha convinto. Ma, questa è la realtà e dobbiamo accettarla. Quando è tornato in palestra gli ho fatto i complimenti perché un argento europeo di categoria è sempre un traguardo importante, avvisandolo che adesso doveva prepararsi per i campionati italiani a Roseto degli Abruzzi. Infatti il giorno dopo era in palestra, pronto a impegnarsi  “.                                                                                                                                

Il carattere di Achille?                                                                                                                                                                     

 “Il ragazzo che ogni genitore e maestro vorrebbe avere. Disciplinato e molto compreso, ambizioso sapendo che per salire in alto deve faticare giorno dopo giorno”.                                                                                                                  

Tecnicamente in cosa deve migliorare?                                                                                                                                                                                     

  “Ci mancherebbe che a 15 anni e 13 match all’attivo, fosse già completo. Al momento lavoriamo sull’attacco con tre colpi e non fermarsi dopo il destro, ma in particolare deve tenere la testa più incassata per offrire meno bersaglio”.                                                                                                                                                                        

  Da Muzzana del Turgnano (Udine) a Ladispoli, circa 41.000 abitanti, città metropolitana di Roma. Dove i gym degli sport da combattimento prolificano. Tra questi uno dei più attivi è l’Abis Boxing Team, diretto da Cristian Abis, ex pugile assieme ad altri due fratelli, giunti dalla Sardegna. Cristian è passato da atleta a insegnante con ottimo profitto. Damiano Rizzo, l’argento europeo U15 nei +90 a Budva è l’ultimo della serie. “Dando a Cesare quello che è di Cesare, quindi ad Angelo, il papà del ragazzo che lo ha guidato fin da piccolino, facendolo crescere a Civitavecchia, nel suo gym e dove ha fatto boxe light contact.  

Due mesi addietro è venuto a chiedendomi di valutare le potenzialità di un quindicenne alto 1,96, ma atleticamente da formare. L’esito è stato positivo in tutti i sensi, dalla dieta che lo ha portato a 101 per scendere ulteriormente e provare i primi guanti veri. Ne parlai con i responsabili della categoria che lo convocarono. In occasione di un dual match con la Polonia a Latina, disputa i primi due incontri sia pure in forma ufficiosa anche se portavano pugni veri. L’esame venne ritenuto sufficiente per metterlo in squadra agli europei a Budva nei +90, categoria non prevista in Italia”                                                                                                                                                 

Al torneo europeo U15, esordio ufficiale da pugile?                                                                                                             

 “Esatto, sperando che per il numero esiguo degli iscritti potesse passare in semifinale automaticamente. Invece il sorteggio gli ha imposto di combattere per arrivare sul podio. Prima ha superato l’israeliano Bagirov, un mancino scomodo, vincendo i tre round. Il giorno dopo trova l’ucraino Pikhur che si era sbarazzato dell’azero Mustafayev, dimostrando forza e mestiere. Sulla carta un match a perdere, invece Damiano ha mostrato coraggio e resistenza, recuperando dopo un avvio non facile. Con l’ucraino che puntava a vincere prima del limite. Invece dal secondo round è stato Damiano a farsi valere, tenendo l’iniziativa e vincendo tra la sorpresa generale. A quel punto ci voleva un giorno di riposo per recuperare. Tenendo conto che si trattava di un esordiente. In finale non ha vinto il bulgaro Genov, passato direttamente in semifinale, ma ha perso l’ombra di Damiano, che non aveva smaltito le tossine del match precedente. Pronto a scommettere che in un’ipotetica rivincita il nostro vincerebbe alla grande. Comunque, accettiamo l’argento e guardiamo al futuro. Per prima cosa deve fare esperienza combattendo. A dicembre lo porto in Polonia e poi ancora all’estero, per abituarlo ai confronti fuori casa”.                                                                                                                         

Pugilisticamente come descrive Damiano?                                                                                                                    

  “Partirei dal liceo, dove ottiene ottimi voti. Quando è arrivato pareva troppo remissivo e buono, ma dopo i tre match europei, ha mostrato più cattiveria e questo è sintomo incoraggiante. L’anno prossimo passerà U19 e sono certo che si farà rispettare. Non solo, essendo un diesel, il vero salto di rendimento lo compirà negli ex youth, sui tre minuti a ripresa”.                                                                                                                      

 Questi i due giovanotti che hanno salvato il bilancio maschile. L’inizio era stato disastroso. Alle soglie dei quarti perdiamo metà squadra maschile. Allarmante come perdono. Antimo Sassi (40) all’esordio sconfitto prima del limite dal bulgaro Kolev, uscito al match successivo contro l’ucraino Horvat. Flavio Grieco (42), subito fuori contro il lettone Hascenko (5-0) poi eliminato dall’irlandese Charles. Alessandro Falcone (50), dopo aver vinto il primo round, si lascia sorprendere dall’altro lettone Bigelis, subisce un kd. e l’arbitro finlandese lo ferma. Nei 52, Mattia Macchelli vince (3-2) all’esordio sul finnico Ristola, ma si ferma contro il georgiano Akhvlediatni (5-0) agli ottavi. Subito out Valentino Risoluti (57) battuto dal lituano Nikitinas.

I Paesi Baltici ci hanno asfaltato! Nazioni con una popolazione inferiore ai tre milioni di abitanti! Parte bene Cristian di Silvio (48) battendo il romeno Rosmalin, poi incappa nell’ucraino Vasylevych, che vincerà l’oro e pur perdendo non sfigura.  Anche l’emiliano Mattia Macchelli inizia bene, superando il finnico Ristola, dopo tre round equilibrati, ma nulla può contro il georgiano Akhvlediani, il migliore della categoria in assoluto. Rosario Simone (54) prodotto della FBF Fight Project di Giugliano, il comune più popolato nella provincia di Napoli, è stato vittima di giudici che hanno portato il montenegrino Ilic al successo, col giochino del 3-2 immeritato nei primi due round al locale, assegnando il 5-0 all’azzurro nel terzo round, assicurando il verdetto finale a Ilic a maggioranza. Una beffa per Simone che meritava la vittoria. Consapevoli dell’inferiorità di IIic, hanno dato forfait contro il georgiano Alikhanashvili, destinato all’oro della categoria.

Emblematica la convocazione del siciliano Pietro Guccione (70) delle Aquile Verdi di Augusta in Sicilia, scoperto all’ultimo momento, allievo di Valeria Calabrese, per anni insegnante titolare delle squadre giovanili, con risultati eccezionali. Nella legislatura attuale, non allineandosi alle richieste del presidente non è stata più convocata. Guccione faceva presente che solo con la sua insegnante avrebbe accettato l’invito. Stranamente la richiesta è stata accettata. Purtroppo esordio proibitivo per Guccione opposto all’inglese Ward, che ha dominato il torneo. L’azzurro era partito bene, vincendo il primo round 4-1, poi l’inglese ha reagito e la differenza d’esperienza e l’indubbia qualità tecnica, al primo momento difficile, l’arbitro ha dato lo stop. Il siciliano è da rivedere, essendo molto promettente.                                                                                                                                                             

A Budva si sono presentate 31 nazioni: Albania 3/0; Austria 4/0, Azerbajan 17/6; Belgio 2/1; Bulgaria 9/3, Croazia 8/3, Rep. Ceca 6/3, Inghilterra 9/7, Spagna 2/4, Estonia 7/2, Finlandia 4/0, Georgia 10/4, Germania 7/4, Grecia 7/2, Ungheria 13/7, Irlanda 10/9, Israele 15/2, Italia 11/10, Kosovo, 2/0, Lettonia 9/11, Lituania 11/1, Moldovia 1/0, Montenegro 5/2, Polonia 11/11, Romania12/14, Scozia 2/2, Slovenia 1/0, Slovacchia 2/0, Turchia 17/16, Ucraina 17/16. 31 nazioni. Maschi: 31 nazioni 235 iscritti. Femmine 23 nazioni 156 iscritte. Turchia e Ucraina al completo 17-16. Azerbajan 17 m. Assenti: Francia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda e Svizzera.  L’Italia a Budva con 11 maschi e 10 femmine. Questi i prescelti. 40 Sassi Antimo, 42: Grieco Flavio, 46: Viola Vincenzo, 48: Di Silvio Cristian, 50: Falcone Alessandro, 52: Macchelli Mattia, 54: Simone Rosario, 57: Risoluti Valentino; 70: Guccione Pietro; 90: Vinciati Achille; +90 Rizzo Damiano.                                                                                                                                                       Mi riservo di trattare il percorso delle atlete, parlando col responsabile delle azzurre Giulio Coletta. Al momento indico i loro nomi e i record personali. 42: Dispenza Erika 1-11-2011 Palermo Boxe Tranchina 7+3=1- 1° torneo Mura; 44 Barbato Serena Napoli, 5-10-2011, Gladiator Giugliano 5+; 46: Annunziata Maria 12-10-2011 Pompei (Na) Boxe Vesuviana 1° torneo Mura, 4+1-; 48: Prosperi Greta - Bentivoglio (Bo), Ferrara Boxe 5+2-1; 50: Sinagra Serena Alexandra 4-2-2011, Augusta (Siracusa) Lanza Boxe 14+3=3-; 1° torneo Ungheria, Bronzo europei schoolgirl 2024; 52: Pascali Chanel  28-6-2012 Galatina Lecce, Scuola di boxe team Zinfo 5+1=; 54: Fiorentino Kristal Roma, 4-3-2011, Phoenix gym Roma, 5-4-; 57: Cavaliere Melissa Foggia 3-1-2011, Pug. Taralli 4+; 60: Galesi Giulia - Cecina Livorno. 29-3-2011, 5+4-, 2° torneo Ungheria; 63: Campisi Nicol Chanel Siracusa 12-9-2011; Dugo Boxe, 4+, 1° torneo Mura.   

Giuliano Orlando